IL GAMBERO
Una presa di posizione ripresa nel pomeriggio di ieri dalla pagina internet ufficiale del Gambero Rosso. «Venezia non può essere lasciata sola - è l'inizio del passaggio chiave del post - Diverso, però, ci sembra l'appello a contravvenire al sopraccitato buon senso: se è giusto non svuotare i ristoranti (di Venezia, come delle altre città d'Italia), è certamente meno prudente incentivare raduni di piazza e assembramenti al banco del bar proprio quando l'unica arma che abbiamo per ridurre l'impatto del contagio è minimizzare le relazioni sociali».
VUOTI
E Venezia? Ieri sera, alle 18, Piazza San Marco, quello che è uno dei salotti più belli del mondo, non brulicava. Sotto i portici delle Procuratie Vecchie circa duecento persone brindavano e chiacchieravano all'esterno e sui tavolini dei caffè Lavena e Quadri, di solito imbottiti di turisti da ogni parte del globo e svuotati della loro anima veneziana. La stessa che l'Associazione Piazza San Marco vuole ora recuperare. «Volete parlare di Burioni immagino» scherzano Claudio Vernier, presidente dell'Associazone e titolare del caffè Al Todaro e Raffaele Alajmo, titolare del Gran Caffè Quadri. Assieme, seduti al Quadri, alzano lo scudo a difesa dell'iniziativa. «Forse il professor Burioni si immaginava un rave party in Piazza San Marco - attacca Alajmo - Ci sono i tavoli pieni, ma non è un'idea lanciata per guadagnare: con il prezzo di un aperitivo se ne vendono due. La Piazza non è invasa da un assembramento di persone». «Bene, e se chiudessero i caffè di piazza allora? - si chiede Vernier - Noi rispettiamo le regole nell'alveo di quelle che ci sono state date. I tavoli sono a distanza, non serviamo al banco. Se cambiano ancora la normativa ci adegueremo. Siamo con gli occhi del mondo puntati addosso, non possiamo sbagliare, per noi è un momento importante e decisivo per rinascere».
Coronavirus, ecco le linee guida del ministero della Salute per contenere il contagio
Ecco le raccomandazioni dei ministero della Salute per contenere il contagio da Coronavirus: - Lavati spesso le mani con acqua e sapone o usa un gel a base alcolica.- Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani.- Evita le strette di mano e gli abbracci fino a quando questa emergenza sarà finita.
Poco più in là al caffè Lavena è lo stesso direttore Massimo Milanese a far rispettare il decreto del Consiglio dei ministri filtrando gli ingressi, come scritto sul cartello affisso alla porta. Si entra, quando un altro esce. «L'iniziativa va bene - commenta, mentre fa da usciere - Siamo sotto pressione perché lo è tutta la città. È un aperitivo per Venezia, questo il senso. Meno male che c'è questo». Di giorno i gran caffè sono vuoti. Ed è il senso ultimo della paura.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Marzo 2023, 00:27
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