Amanda Knox chiede di annullare la condanna per calunnia, Patrick Lumumba: «No, la verità va rispettata»

L'americana, incinta per la seconda volta, farà presa su uno degli articoli introdotti dalla riforma Cartabia

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di Redazione Web

Amanda Knox, a un mese dalla notizia della seconda gravidanza, chiede che venga annullata la condanna. L'americana, che diventerà mamma per la seconda volta, era stata condannata (in via definitiva) a tre anni di reclusione per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba legata al processo per l'omicidio di Meredith Kercher (per il quale sono stati assolti lei e Raffaele Sollecito).

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Amanda Knox chiede l'annullamento della condanna

Lo ha fatto con un ricorso in Cassazione sulla base di uno degli articoli introdotti dalla riforma Cartabia e dopo che la Corte europea dei diritti dell'uomo ha riconosciuto la violazione dei suoi diritti di difesa nel corso dell'indagine. All'istanza si oppone però Lumumba costituito con l'avvocato Carlo Pacelli.

Knox ha presentato l'istanza in Cassazione tramite gli avvocati Carlo Dalla Vedova, suo legale storico, e Luca Luparia Donati.

Il ricorso sarà esaminato, in camera di consiglio e in forma «non partecipata», a inizio ottobre dalla quinta sezione della Cassazione.

Questa potrà respingere il ricorso dell'americana, revocare la sentenza di condanna per calunnia o disporre una rinnovazione del processo che in quel caso si terrebbe a Perugia. Possibilità ritenuta comunque molto remota dai legali di Knox. Anche sulla base della sentenza della Cassazione che ha assolto lei e Sollecito dall'accusa di omicidio.

Un'eventuale annullamento della condanna per calunnia non aprirebbe comunque la strada a una richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione da parte di Knox, essendo scaduti i termini, che potrebbe comunque avanzare una richiesta di danni.

Lumumba: «Non annullare per rispetto della verità»

Patrick Lumumba si oppone alla richiesta di Amanda Knox di annullare la condanna a proprio carico per calunnia nei suoi confronti «per rispetto della verità e della giustizia». «Soprattutto nella memoria di Meredith Kercher» ha sottolineato con il suo legale, l'avvocato Carlo Pacelli che lo rappresenterà anche in Cassazione.

«Lumumba si è costituito da subito parte civile nei confronti di Knox e tale rimane in ogni atto processuale» ha detto all'ANSA l'avvocato Pacelli. Lumumba fu arrestato per l'omicidio di Meredith Kercher compiuto a Perugia nel novembre del 2007 in base alle dichiarazioni iniziali di Knox ma dopo 14 giorni in cella venne scarcerato perché riconosciuto totalmente estraneo a quel delitto e subito prosciolto. Decisiva fu la testimonianza di un professore svizzero che aveva conservato lo scontrino della serata del delitto trascorsa nel pub che l'allora indagato gestiva nel centro di Perugia. Fu lui a dire agli inquirenti che in quel momento era al lavoro.


Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Settembre 2023, 14:10
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