«Preparati, ti interrogo»: docente accoltellata dallo studente 16enne

Choc all’Itis di Abbiategrasso. La prof è fuori pericolo, l’adolescente ricoverato in neuropsichiatria

«Preparati, ti interrogo»: docente accoltellata dallo studente 16enne

di Giammarco Oberto

Qui non è l’America. Ma quando alle 8,25 arriva la chiamata al 112 - «spari in una scuola» - ad Abbiategrasso, hinterland di Milano, si materializza lo spettro di quelle stragi di massa con cui la società Usa è costretta a fare i conti. «Sembrava un film americano» raccontano i ragazzi.

GIUBBOTTI ANTIPROIETTILE

I carabinieri entrano nella II A dell’Itis Alessandrini con le pistole armate e i giubbotti antiproiettile. E seduto in terra sul fondo dell’aula, tra i banchi a gambe all’aria, un ragazzino accovacciato, tutto sporco di sangue, la testa tra le mani. Il sangue è suo: ha delle ferite autoinflitte alle braccia e una dietro la testa. Ma c’è anche un’altra grande pozza di sangue: quello versato dalla professoressa d’italiano. Appoggiate su un banco, una pistola - una riproduzione ad aria compressa - e un coltellaccio da caccia con la lama seghettata. Quello di Rambo. Il vicebrigadiere Francesco Stranieri, 43 anni, e la carabiniera scelta Marianna Angelicchia, 34, del nucleo radiomobile della Compagnia di Abbiategrasso, entrano circospetti, gli parlano, lo fanno sdraiare a terra, lo ammanettano. «Non ha parlato, era collaborativo», raccontano. Lo portano sul piazzale, dove gli studenti sono radunati, lo caricano sulla gazzella, lo portano all’ospedale San Carlo per essere medicato. Poi al San Paolo, dove il 16enne viene ricoverato nel reparto di neuropsichiatria dell’età adolescenziale.

LA PROFESSORESSA

Si chiama Elisabetta Condò, ha 51 anni, insegna italiano e storia. È ricoverata all’ospedale di Legnano, in codice giallo.

Ha una ferita da taglio a un avambraccio e una più superficiale alla testa. Non è grave, ma è sotto choc. È stata colpita di sorpresa, alle spalle, mentre camminava tra i banchi. Pochi istanti prima aveva detto al ragazzo: «Tra 10 minuti ti interrogo in storia, così recuperi l’insufficienza». Poi l’attacco con il coltellaccio. È riuscita a divincolarsi, a correre via dall’aula, lasciando una scia di sangue, a rifugiarsi in un bagno. La sua vita non sarà mai più la stessa. Nel pomeriggio riceve la visita del ministro dell’Istruzione. «La professoressa ha fatto in modo esemplare il suo dovere», dice Valditara.

PANICO

Nella II A, al secondo piano dell’Itis Emilio Alessandrini, in via Einaudi ad Abbiategrasso, la lezione era cominciata da venti minuti. I ragazzi sono divisi in gruppi. «Tra poco ti interrogo». I compagni sentono il 16enne dire: «Ragazzi, mi dispiace». Apre lo zaino, tira fuori una pistola e il coltellaccio, attacca l’insegnante. Senza manifestare un’emozione, raccontano. Come un automa. Nell’aula è il panico. Pensano che la pistola sia vera. Qualcuno ribalta i banchi per crearsi un riparo. Ma il compagno non sembra neppure vederli, e tutti scappano fuori dalla scuola. Lui si siede in terra, solo con il suo abisso.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Maggio 2023, 06:00
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