Mattarella: «La Costituzione è figlia dell’antifascismo»

Il presidente a Boves, teatro del primo eccidio di civili: «Resistenza ora e sempre». Meloni: «Libertà e democrazia patrimonio comune»

Mattarella: «La Costituzione è figlia dell’antifascismo»

di Alessandra Severini

Le radici della Repubblica e le parole di Calamandrei, l’omaggio ai martiri degli eccidi nazisti e la frase senza ambiguità «Ora e sempre Resistenza». È forte la voce del presidente della Repubblica nel 78° anniversario della Liberazione, quel 25 aprile su cui, quest’anno come non mai, si sono appuntate polemiche e distinguo.

MATTARELLA

Il capo dello Stato celebra il 25 aprile in Piemonte, prima a Cuneo poi a Borgo San Dalmazzo da cui furono deportati 355 ebrei e a Boves, prima città martire della Resistenza. Le sue parole scansano ogni polemica e risuonano chiare: il nostro Paese è «una Repubblica fondata sulla Costituzione, figlia della lotta antifascista». Usando le stesse parole di Piero Calamandrei ai giovani, Mattarella ha rivolto l’invito ad «andare nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati» perché è «lì che è nata la nostra Costituzione». Non ha dubbi il presidente su cosa sia la Resistenza e le sue parole la proteggono da qualsiasi rilettura o rivisitazione: «Fu anzitutto rivolta morale di patrioti contro il fascismo per il riscatto nazionale. Un moto di popolo che coinvolse la vecchia generazione degli antifascisti». Fu da questa lotta, a cui contribuirono diverse culture politiche, che nacque «una nuova Italia».

LA PREMIER

Giorgia Meloni partecipa alla cerimonia all’altare della Patria con le più alte cariche dello Stato.

Il suo pensiero sul 25 aprile lo ha affidato ad una lettera pubblicata sul Corriere della Sera, dove respinge le divisioni e invita a vivere la festa della Liberazione come un momento di “concordia nazionale”. La premier sembra parlare anche ai suoi quando scrive che «la destra di oggi è incompatibile con qualsiasi nostalgia del ventennio fascista». Le opposizioni però non sono soddisfatte e rimproverano alla presidente del Consiglio di non aver mai usato l’aggettivo “antifascista”.

LA RUSSA

Al centro delle polemiche dei giorni scorsi il presidente del Senato è volato a Praga dove ha reso omaggio a Jan Palach, giovane suicida contro l’occupazione sovietica della Cecoslovacchia e visitato il campo di concentramento di Terezin.

BERLUSCONI

Rompe il silenzio imposto dalla malattia per ricordare in una nota la Resistenza come «pagina straordinaria» della storia italiana e il 25 aprile come «festa della libertà, della pace e della democrazia».

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Aprile 2023, 06:00
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