Coronavirus, via al rimpatrio dei 67 italiani da Wuhan: zona rossa sull'aereo
di Giuseppe Scarpa
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L'OPERAZIONE
L'operazione è stata calcolata in un massimo di 31 ore. E già lunedì i nostri connazionali atterreranno a Pratica di Mare per poi essere scortati, da un cordone di polizia e carabinieri, all'interno della città militare della Cecchignola, alla periferia sud di Roma. Qui trascorreranno i 14 giorni della quarantena.
È un dispositivo studiato nei minimi dettagli, quello coordinato dalla ministero della Difesa guidato da Lorenzo Guerini. L'aereo del 14° Stormo dell'Aeronautica Militare, partirà con i serbatoi pieni: 160mila libbre di Jp8 (Jet Propellant 8), il carburante utilizzato per i velivoli militari. Undici ore di volo prima di atterrare in Cina. Un doppio equipaggio, di 2 piloti, si dovrà alternare alla barra di comando. Mentre il primo gruppo manovrerà il Boeing, gli altri dovranno dormire nelle cuccette alle spalle della cabina. Il resto dell'aereo, per tutti loro, è off limits. Il kc 767 infatti, per motivi di sicurezza, è stato configurato appositamente per l'intervento: diviso in tre aeree, verde, gialla e rossa. In quest'ultima verranno ospitati gli italiani di Wuhan. Si trova nella coda all'areo ed è dotata di un sistema di areazione autonomo, per evitare contaminazioni con il resto dell'equipaggio. Il personale sanitario è invece collocato alle spalle della cabina di pilotaggio.
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La zona verde. Mentre la parte centrale, la gialla, è dedicata alla vestizione e decontaminazione di medici e infermieri che dovranno prendersi cura dei 67. L'equipaggiamento garantirà la sicurezza del personale sanitario: doppi guanti in nitrile o lattice, una tuta tyvek con il cappuccio, calzari, un maschera ffp3 e gli occhiali protettivi.
A Wuhan l'aereo riposerà per quasi tre ore. I bagagli degli italiani, avvolti in buste nere, verranno collocati nella pancia del velivolo. E mentre il kc 767 farà il pieno di carburante i medici visiteranno gli italiani. Se qualcuno di loro dovesse avere la febbre non verrà fatto salire a bordo. Il volo di rientro è invece stimato in 13 ore. Più dell'andata. La possibilità, con il vento contrario, che i due propulsori general electric del Boeing divorino il carburante è elevato. Perciò sui cieli dell'Adriatico un altro 767 avrà il compito di rifornire l'areo gemello con 20mila libbre di Jp8.
L'ATTERRAGGIO
All'atterraggio un altro dispositivo è stato messo a punto. Nella palestra dell'aeroporto, sotto la lente di altri medici, sfileranno i 67 italiani. Chi sarà sospettato di aver contratto il coronavirus verrà temporaneamente collocato all'interno di una sorta di incubatrice a pressione negativa. Una stanza in pvc alimentata con aria continuamente filtrata. Gli altri, invece, prenderanno la strada della Cecchignola scortati da un imponente dispositivo di carabinieri e polizia.
Ultimo aggiornamento: Domenica 2 Febbraio 2020, 12:11
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