Quando i ragazzini lo imploravano di smettere, lui non si è fermato. «Basta niente, vi devo ammazzare e vi lascio come dei cani». Sono le parole riportate agli atti dell'inchiesta a carico di un insegnate bresciano di 59 anni rinviato a giudizio con l'accusa di lesioni aggravate. Perché con una mazza da baseball ha colpito ripetutamente due 15enni rei di aver lanciato un anno fa alcuni petardi nel giardino della sua casa la sera di Carnevale in provincia di Brescia.
Le tesi della difesa
«Era esasperato. Non era il primo scherzo che subiva» è la tesi della difesa. «Non si giustifica il comportamento, ma la pressione esercitata ripetutamente da parte di minori che già dal periodo di lockdown uscivano di casa e compivano atti di bullismo nei confronti del professore hanno ha portato l'insegnante quella sera a perdere lucidità» hanno precisato i difensori Luca Broli e Michele Zerbio. Il referto medico di uno dei ragazzi finito al Pronto soccorso non lascia spazio a dubbi sulla violenza usata dall'insegnante. Il minore ha avuto infatti bisogno di 27 punti di sutura in testa. «Poteva ammazzarmi e ad un certo punto pensavo non si fermasse più», ha raccontato il ragazzino. «Quando ha smesso - si legge agli atti - si è allontanato verso la sua auto, ma ha fatto subito ritorno ricominciando a colpire me e il mio amico».
I 23 colpi sulla testa
Le mazzate - almeno 23 colpi sulla testa del minore, hanno stabilito i medici che per primi lo hanno preso in carica - sono state sferrate dopo un inseguimento da parte dell'insegnate.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Settembre 2022, 19:08
© RIPRODUZIONE RISERVATA