Aggressioni ai prof in aumento:
vi ha assistito uno studente su 5

Il sondaggio alle superiori. Il presidente dei presidi: «Va potenziata l’assistenza piscologica»

Aggressioni ai prof in aumento: vi ha assistito uno studente su 5

di Lorena Loiacono

Offese e insulti ma anche vere e proprie aggressioni fisiche contro i docenti: alle superiori ne è stato testimone uno studente su 5 e c’è anche chi, non soddisfatto, mette tutto online. A rivelarlo è un sondaggio di skuola.net secondo cui il 18% degli intervistati ha assistito a un attacco, fisico o verbale, a un docente e in un caso su tre avviene anche di frequente.

In parlamento sono arrivate le norme anti-aggressione con l’inasprimento delle pene in caso di violenza contro il personale scolastico e le multe da 500 a 10mila euro da versare direttamente alla scuola. Ma secondo la maggior parte degli studenti non basta: solo un alunno su 4, infatti, pensa che questo giro di vite possa ridurre l’escalation. La colpa è anche delle famiglie visto che solo nel 22% dei casi i genitori si schierano a favore dell’insegnante, per uno su 2 la vicenda deve essere considerata caso per caso e addirittura nel 28% dei casi c’è chi difende sempre il proprio figlio. Fortunatamente in 3 casi su 4 l’aggressione è solo verbale e non sfocia nell’attacco fisico. Ma ad allarmare è anche il fatto che, secondo quanto riferito da un terzo degli intervistati, le aggressioni vengono puntualmente filmate e poi condivise sui social per farle diventare virali. Più di un terzo degli studenti, il 34%, riporta che c’è sempre o molto spesso almeno un compagno di classe che, quando c’è un’aggressione, la riprende con lo smartphone. Nel 34% dei casi il filmato finisce in chat, in 6 casi su 10 addirittura sui social network.

«È un ulteriore conferma di quanto sia deleteria la presenza dei telefonino in classe, senza uno scopo didattico - ha commentato Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi - considerando l’effetto emulazione sarebbe opportuno non dare troppo risalto a questi video. Ovviamente siamo d’accordo con l’inasprimento delle pene ma bisogna intervenire anche con un’azione educativa negli istituti, che vada verso il rispetto dell’altro, e con un costante sostegno psicologico nelle scuole: tutto questo ha un costo ma dobbiamo valutarlo, proprio alla luce di questi terribili episodi». Secondo il 77% dei ragazzi, spesso gli episodi di violenza vengono creati ad arte o addirittura ingigantiti proprio con l’intento di farsi riprendere in un video che possa piacere sui social.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Marzo 2024, 06:00