"Quel prete abusò di me", estorce soldi
al parroco: condannato un ragazzo di 21 anni

"Quel prete abusò di me", estorce soldi al parroco: condannato un ragazzo di 21 anni

di Gianluca Amadori
MARGHERA - Pesante condanna per Francesco Celeste, il ventunenne di Marghera tutt’ora in carcere con l’accusa di aver estorto somme di denaro a don Luca Biancafior, parroco della chiesa di Gesù Lavoratore, a Ca’ Emiliani, e di averlo calunniato: prima accusandolo di atti di pedofilia; poi cercando di trovare altri ragazzini pronti a confermare le false accuse.



Il gup Roberta Marchiori gli ha inflitto 5 anni di reclusione a conclusione di un processo celebrato con rito abbreviato, e dunque con lo sconto di un terzo della pena. Quattro anni di reclusione sono stati inflitti alla madre di Celeste, Rosaria Marigliano, 44 anni, di Marghera (tutt’ora ai domiciliari); 2 anni e 4 mesi al compagno della Marigliano, Antonio Firla, 53 anni, di Spinea, riconosciuti corresponsabili dell’episodio estorsivo del 5 novembre 2014, che costò l’arresto a tutti, quando Celeste si recò in chiesa a riscuotere la somma richiesta al parroco, 3mila euro, mentre gli altri lo aspettavano in auto. Soltanto a Firla (al quale è imposto l’obbligo di forma) il giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche.



Il parroco ha perdonato Francesco dopo aver ricevuto una sua lettera di scuse: il tutto è avvenuto prima di sapere che il giovane lo aveva accusato di pedofilia, cercando di trovare in carcere falsi testimoni contro di lui. Ciò nonostante don Luca ha ribadito il suo perdono al giovane...
Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Ottobre 2015, 09:05