Nozze gay all'estero, bocciato Alfano

Due anni fa l'allora sindaco Giuliano Pisapia aveva fatto trascrivere nel registro Anagrafe di Milano i matrimoni gay celebrati all'estero. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano aveva ordinato ai prefetti di annullare quelle trascrizioni.
Ieri il Consiglio di Stato ha ritenuto «illegittimi, per incompetenza, i decreti dei prefetti che nel 2014 hanno annullato gli atti con cui i sindaci di Milano e di Udine avevano trascritto nei registri dello stato civile tredici matrimoni contratti all'estero da persone dello stesso sesso». È quanto è stato stabilito dalla Terza sezione con due sentenze (n. 5047 e 5048), pubblicate questa mattina. Il Consiglio di Stato ha ritenuto fondati i ricorsi proposti dagli interessati e dal Comune di Milano, spiega una nota. Rilevando che «solo il Consiglio dei Ministri, e non anche il prefetto, può esaminare la legittimità degli atti emessi dai sindaci quali ufficiali di stato civile e disporne l'annullamento, se essi risultano illegittimi». La Terza Sezione, «per ragioni di carattere processuale, non si è invece occupata della questione sostanziale» se i «sindaci possano o meno disporre la trascrizione nei registri dello stato civile dei matrimoni contratti all'estero da persone dello stesso sesso».

Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Dicembre 2016, 05:00