MONDIALI 2010, INGHILTERRA: ROSA,
QUOTE, NEWS, ULTIMISSIME, RISULTATI

MONDIALI 2010, INGHILTERRA: ROSA, QUOTE, NEWS, ULTIMISSIME, RISULTATI
Potrebbe davvero essere la volta buona per la nazionale inglese: dopo deludenti apparizioni in cui i Leoni sono sempre apparsi decisamente al di sotto delle proprie possibilit, la speranza ora si chiama Fabio Capello. L'allenatore di Pieris, ora ct inglese, ha ridato fiducia ad una squadra di campioni, che ha poi espresso un bel gioco e fatto dimenticare ai tifosi d'Oltremanica la delusione per la mancata qualificazione a Euro 2008. Ora l'Inghilterra fa sul serio: prima c'erano solo grandi giocatori, ora c'è, finalmente, anche un grande tecnico. Per questo va considerata come una delle strafavorite per la vittoria finale.



LE ULTIMISSIME:



Il futuro di Capello: spaccatura nella FA tra favorevoli e contrari (30 giugno) 
La federazione inglese è spaccata sul futuro di Fabio Capello: se l'opinione pubblica, fomentata dai tabloid, continua a spingere per il suo immediato licenziamento, tra i dirigenti inglesi si solleva la prima - inattesa - voce in difesa del tecnico italiano. Rientrato martedì in Inghilterra, Capello è rimasto poco più di due ore a Londra: il tempo necessario per fare le valigie e ripartire, in compagnia dalla moglie Laura, per la Svizzera dove trascorrerà le vacanze. Con la Fa l'appuntamento è tra due settimane, subito dopo la finale di Johnnesburg, quando finalmente la federazione comunicherà le proprie intenzioni. All'indomani della sconfitta contro la Germania le possibilità che Capello restasse fino alla scadenza del suo contratto (Euro 2012) erano sembrate limitate. Non solo per la sconcertante prestazione dei Tre Leoni in Sudafrica, ridimensionati ai limiti dell'umiliazione dai tedeschi, ma anche perchè Sir Dave Richards, presidente del Club England, aveva preferito non sbilanciarsi sulla sua conferma. Una cautela sospetta, come se avesse voluto prendere tempo nella speranza di trovare con il tecnico un'intesa economica per la rescissione del contratto. Ma di fronte alla ferma intenzione di Capello di restare, smanioso di riscattare la fallimentare spedizione sudafricana, la Fa ha preferito rimandare ogni decisione al consiglio direttivo. Di cui fa parte anche Phil Gartside, presidente del Bolton, uno dei 13 membri chiamato a decidere le sorti dell'ex tecnico di Juventus e Roma. E che senza indugi ne ha preso le difese. «Non penso che sia colpa di Capello - le parole di Gartside -. Lui ha fatto la sua parte. Penso che in questo momento dobbiamo restare forti e uniti, e confermare il nostro sostegno a Capello. Non è una questione di soldi. Spero che resti e penso anche che alla fine resterà». Anche perchè all'orizzonte non ci sono alternative così prestigiose. David Beckham è poco più di una provocazione della stampa popolare, Roy Hodgson è ad un passo dalla panchina del Liverpool, mentre Harry Redknapp, manager del Tottenham, non ha certo il curriculum internazionale dell'italiano. Senza trascurare il fatto che un divorzio costerebbe tantissimo alla Fa, almeno sei milioni di euro, l'equivalente di un anno di stipendio di Capello. Così, un pò per convenienza (economica) un pò per convinzione, le prime indicazioni provenienti da Londra suggeriscono che sarà ancora Capello a guidare la nazionale inglese nelle qualificazioni a Euro 2012.



Tifoso negli spogliatoio, arrestato giornalista del "Sunday Mirror" (29 giugno) 
Un giornalista britannico è stato arrestato dalla polizia sudafricana che lo ha accusato di aver orchestrato l'irruzione alcuni giorni fa di un tifoso negli spogliatoi della nazionale inglese nello stadio di Cape Town. Lo hanno detto oggi media online sudafricani. Il giornalista, Simon Wright del Sunday Mirror, è accusato di aver organizzato l'intrusione del tifoso, il britannico Pavlos Joseph, avvenuta il 18 giugno. Oggi il capo della polizia nazionale Bheki Cele in una conferenza stampa a Pretoria ha detto che da quanto emerge dalle indagini e da registrazioni delle videocamere di sorveglianza, «diverse persone sono coinvolte» nell'incidente. Cele ha detto che Wright ha prenotato gli alberghi per Joseph sotto falso nome e poi lo ha ospitato e intervistato per sette giorni dopo che aveva fatto notizia. Secondo Cele, l'obiettivo di Wright era quello di gettare una cattiva luce sull'organizzazione della sicurezza dei Mondiali. Il capo della polizia ha preannunciato altri arresti. Wright ha scritto diversi articoli nell'imminenza della Coppa del Mondo in cui criticava la sicurezza in Sudafrica e sconsigliava di recarsi nel Paese a causa della criminalità.



Blatter chiede scusa e apre alla tecnologia (29 giugno) 
Il presidente della Fifa Joseph Blatter ha chiesto scusa all'Inghilterra e al Messico per «gli evidenti errori» degli arbitri che le hanno danneggiate negli ottavi di finale del Mondiale sudafricano. Blatter ha detto che «serve un nuovo approccio» e che l'uso della tecnologia a supporto degli arbitri, in particolare «sulla linea di porta», sarà di nuovo all'attenzione della Federazione internazionale a luglio a Cardiff.



La nazionale torna a casa (29 giugno) 
La nazionale inglese è rientrata stamani a Londra dal Sudafrica dopo l'eliminazione per mano della Germania negli ottavi di finale del Mondiale di calcio. Facce scure dei giocatori al loro arrivo all'aeroporto di Heathrow: il primo ad uscire dall'aereo è stato David Beckham, che non ha partecipato alla Coppa del Mondo per un infortunio, ma ha accompagnato la squadra. Dopo di lui sono apparsi Jamie Carragher e Michael Carrick, quindi tutti gli altri. La maggior parte indossavano la divisa ufficiale. I nazionali inglesi sono stati accolti sulla pista da mogli, compagne e figli. La pesante sconfitta con la Germania mette in forte dubbio la permanenza di Fabio Capello sulla panchina dell'Inghilterra. Il ct italiano non ha intenzione di dimettersi e ha detto che parlerà con la Federazione per sapere se ha ancora fiducia in lui.



I media inglesi criticano la squadra e danno poca importanza al gol-fantasma (27 giugno) 
Al fischio finale di Germania- Inghilterra i siti internet dei maggiori quotidiani inglesi sottolineano l'ennesima sconfitta dei 'bianchì contro la nazionale tedesca ai Mondiali e non calcano troppo la mano sul gol negato a Lampard sull'1-2, che avrebbe dato il temporaneo pareggio agli uomini di Capello. Curioso come l'atteggiamento della stampa si rispecchi nelle dichiarazioni del capitano dei 'Tre Leonì, Steven Gerrard, il quale ha detto che la Germania ha dominato e il gol negato non cancella la prestazione negativa della squadra. La Bbc dà la parola a Fabio Capello, il quale invece commenta:«Non capisco perchè in quest'epoca di tanta tecnologia, stiamo ancora a parlare di un gol dubbio. Abbiamo fatto degli errori, ma l'arbitro ha fatto il più grande». Il Guardian - che nei giorni scorsi aveva scritto: «Una buona notizia, l'Inghilterra è qualificata. Una cattiva notizia: l'avversario è la Germania» - non fa alcun accenno al clamoroso gol negato a Lampard, e scrive sul suo sito: «Finiscono le speranze dell'Inghilterra mentre la Germania veleggia verso la vittoria». Poi all'interno pubblica una foto relativa a una vittoria dell'allora Germania Ovest a Londra nel 1972 commentando nella didascalia che in quella partita i tedeschi conquistarono il «vantaggio psicologico» nelle sfide tra le due squadre, che non hanno più ceduto. La Cnn scrive nel titolo che la Germania «spazza via» l'Inghilterra, ma ricorda nel sommario che a Frank Lampard è stato negato il pareggio per l'Inghilterra a causa di un errore di arbitro e guardalinee, i quali non hanno visto il pallone che aveva superato la linea di porta. Il richiamo nella prima pagina web del New York Times afferma che la Germania ha ottenuto «una vittoria decisiva» sull'Inghilterra e si è qualificata ai quarti di finale dei Mondiali. All'interno precisa che lA Nazionale di Fabio Capello è entrata nei «ranghi del disonore» con Francia e Italia. La Germania «smonta» l'Inghilterra per il Wall Street Journal, mentre il Financial Times, ricordando che al G-20 Angela Merkel e David Cameron hanno visto la partita assieme, condanna gli inglesi a una sconfitta per 4-0, dimenticando il gol inglese, ricordato invece correttamente all'interno. Il Telegraph infine sottolinea che la Germania ha smascherato la «fragilità difensiva» inglese. Se la stampa inglese di qualità non dà giustificazioni a Capello e alla squadra, non ne mancano invece da parte della stampa popolare: «Una nazione in lutto dopo la demolizione dell'Inghilterra», titola il Sun, per poi proseguire all'interno:«Una povera Inghilterra fuori dai Mondiali a causa di un vergognoso errore della terna arbitrale che non ha visto il pareggio di Lampard». Il Daily Mirror aggiunge: «I Tre Leoni travolti dalla Germania e dall'arbitro». Ironico il Daily Mail, che scrive:«Almeno il sole splende ancora! La Germania demolisce l'Inghilterra col grande aiuto di un guardalinee uruguaiano». Quindi prosegue: «Milioni di tifosi inglesi questo pomeriggio hanno visto sfumare il sogno mondiale dopo una sconfitta cocente e molto controversa per mano del vecchio nemico».



Capitan Gerrard: "L'errore arbitrale cambia poco, Capello resti con noi" (27 giugno) 
Il gol non concesso all'Inghilterra è un errore clamoroso ma non avrebbe cambiato il risultato della partita. E dopo questa eliminazione Fabio Capello deve restare al suo posto. A dirlo è il capitano della nazionale inglese Steve Gerrard. «Ero sulla linea - ha detto Gerrard, ai microfoni di Sky Sport, parlando del gol non concesso a Lampard - e ho visto che era gol. Sono rimasto molto deluso però non possiamo usare questa come scusa per la nostra sconfitta di oggi. La Germania comunque ci ha dominato ed è stata migliore». Cosa manca a livello di Nazionale per una grande generazione di giocatori come la vostra? «C'è sempre questa grande pressione in Inghilterra - ha risposto il centrocampista del Liverpool -. È veramente una grande delusione per noi. Nessun dubbio sul destino di Capello: »Io voglio che Capello rimanga, ho molto rispetto per lui, è un grande allenatore però le sue decisioni spettano a lui«.



Capello: "Non mi dimetto" (27 giugno)
«Non prendo assolutamente in considerazione le dimissioni». Lo ha detto Fabio Capello durante la conferenza stampa dopo la partita con la Germania. «C'è tempo per decidere se continuerò a fare l'allenatore - ha aggiunto - devo parlare con il presidente, ma non prendo in considerazione le dimissioni. Voglio sapere se presidente ha fiducia in me».



Capello: "L'errore arbitrale ci ha impedito di andare avanti" (27 giugno) 
«Il grande errore dell'arbitro non ci ha permesso di andare avanti nel mondiale». Il ct dell'Inghilterra Fabio Capello ha individuato nel gol annullato a Lampard il motivo principale dell'eliminazione dei suoi. «Siamo arrivati a fine stagione un pò stanchi - ha ammesso - però dopo la partita contro la Slovenia le cose sono un pò migliorate: abbiamo sofferto per la velocità dei tedeschi, ma il grande errore dell'arbitro non ci ha permesso di andare avanti».



Capello: "Oggi paghiamo noi l'assenza della tecnologia" (27 giugno) 
Il gol di Lampard, non visto dalla terna arbitrale di Germania-Inghilterra, ha cambiato la storia dell'incontro. «Sarebbe stata un'altra partita - si rammarica Fabio Capello, ct degli inglesi, alla fine sconfitti 4-1, parlando al microfono di Sky -. È sorprendente che ai giorni nostri in un Mondiale non ci sia la tecnologia per vedere i gol dubbi, né un arbitro dietro la porta. Purtroppo qualcuno deve pagare prima che si ponga rimedio ed oggi è toccato a noi». Capello ha ammesso peraltro che la Germania «è stata molto brava a ripartire in contropiede».



Il "gol-fantasma" di Lampard vendica quello di Hurst del 1966 (27 giugno) 
Quarantaquattro anni dopo la storia presenta il conto e la Germania consuma la sua vendetta calcistica sulla "perfida Albione". Era il 30 luglio 1966, finale mondiale, quando a Wembley davanti alla regina Elisabetta si consumò una delle più grandi ingiustizie della storia del calcio. Un tiro di Geoff Hurts colse la traversa. Palla dentro? Per il guardalinee sì, per tutto il resto del mondo (inglesi esclusi, of course) no. Anche e soprattutto grazie a quel gol finì 4-2 per l'Inghilterra che vinse il suo unico titolo mondiale accompagnata dal cappellino della regina insolitamente ballerino sulle regale testa. Quarantaquattro anni dopo (e a pensarci bene per le vendette della storia non è neanche un lasso di tempo così ampio. . . ): 27 giugno 2010, ottavi di finale. Ancora Inghilterra-Germania, la sfida dell'ultimo secolo e anche più, e non solo sui campi di pallone. Stavolta è il tiro di Frank Lampard a cogliere la faccia inferiore della traversa e rimbalzare mezzo metro oltre la linea, ma l'arbitro non se ne accorge. Sarebbe il gol del 2-2, invece i tedeschi vinceranno 4-1. Ma, oggi come allora, l'episodio resta, un macigno sulla credibilità della partita. "Gol fantasma", li chiamano. Hanno deciso Mondiali e scudetti. L'ultimo International Board della Fifa, subito prima del Mondiale, ha bocciato per l'ennesima volta l'innovazione tecnologica ideato da una ditta italiana e caldeggiato dalla Figc, che avrebbe potuto mettere fine ai gol dubbi. Così, come dimostra lo scippo subito da Gerrard, l'epica dei gol-fantasma continuerà a riempire i libri. Già solo restando in Italia, sono tanti gli episodi clamorosi. Dal pallone entrato in porta da un buco nella rete (Lazio-Napoli 1962, 0-0) con l'arbitro Rigato che prima convalidò e poi s'accorse dell'errore, al "piedino" di un raccattapalle che ributtò fuori un gol di Savoldi in Ascoli-Bologna del 1975 (1-3). Poi c'è il Lazio-Juventus del 1966-67 (0-0): un tiro dello juventino De Paoli rimbalza fuori dopo aver oltrepassato la linea, ma l'arbitro De Marchi non vede. Anche il derby milanese della stagione successiva ha un gol fantasma: una staffilata di Rivera picchia contro la traversa e batte sulla riga. Per l'arbitro D'Agostini è gol, ma le riprese tv lo smentiscono. E Sampdoria-Torino del 1971-72: Agroppi di testa, Lippi ricaccia fuori la palla già dentro, l'arbitro Barbaresco non concede il gol. Ancora una stracittadina di Milano. Stagione 1988-89, Ancelotti come Rivera: gran tiro traversa-linea, ma con risultato opposto. L'arbitro Magni nega il gol che stavolta c'era. Nel 1994 è la Juve ad essere penalizzata da Rodomonti che con il Genoa (1-1) convalida un gol di Galante respinto da Sousa e Peruzzi quando il pallone è ancora decisamente al di qua della linea. In compenso nel campionato '97-'98, il 26/o scudetto bianconero è condito di polemiche per due diversi gol fantasma. Con l'Udinese Ferrara respinge dopo che era entrata in porta una palla calciata dall'udinese Bierhoff. L'arbitro Cesari non assegna il gol: la partita finisce 4-1 per la Juventus (ma l'episodio era avvenuto sull'1-1). Per tornare in Inghilterra, nel maggio 2005 il Liverpool raggiunge la finale di Champions League grazie a un gol fantasma. Neppure le diverse inquadrature televisive hanno chiarito se la conclusione di Luis Garcia, dopo appena 4' della semifinale tra Liverpool e Chelsea, abbia superato la linea di porta. Ma il direttore di gara Lubos Michel e il suo assistente Roman Slysko non hanno avuto dubbi nell'accordare il gol, che ha riportato i Reds in finale di Champions.



Brutta sconfitta con la Germania, ma che furto il gol-fantasma di Lampard! (27 giugno) 
Il gol fantasma di Lampard resterà per sempre a macchiare la lezione di calcio che i giovani tedeschi hanno inflitto alla 'golden generation' inglese che a Bloemfontein ha detto addio alla sua grande occasione di riportare l'Inghilterra sul tetto del mondo del calcio. La sfida eterna fra Inghilterra e Germania, della quale memorie ed almanacchi sono pieni zeppi di aneddoti, casi storici e ricordi (puntualmente rievocati in questi giorni) si è arricchita in Sudafrica di un'altra pagina che rimarrà: al 38' del primo tempo l'Inghilterra aveva appena accorciato le distanze quando la sventola di Frankie Lampard è finita sulla traversa, poi almeno un metro oltre la linea di porta: per tutto il mondo, tranne che per l'arbitro uruguaiano Larrionda e per il suo assistente. Inglesi imbufaliti, increduli, inebetiti. La partita si è come cristallizzata in quel punto esatto, come un contrappasso storico, a distanza di 44 anni, dal gol di Hurst che nella finale dei mondiali del 1966 venne convalidato pur non essendo entrato in porta, consentendo all'Inghilterra di vincere in finale contro la Germania. Ma delle centinaia di telecamere che punteggiano gli stadi del mondiale, neanche una è a disposizione degli arbitri: mentre il dibattito sull'impiego della moviola e delle tecnologie in campo è pronto a riaprirsi con violenza, rischia di passare in secondo piano quello che ha fatto la Germania, che è volata ai quarti di finale, dimostrando peraltro di avere un gioco divertente ed efficace. Ovvio, il gol di Lampard, se convalidato, avrebbe cambiato tutta la storia. Ma la storia è quella che è successa: ovvero che la Germania ha trafitto per quattro volte l'Inghilterra, l'ha sverniciata sulla corsa, l'ha imbavagliata nella ricerca delle conclusioni. Gli inglesi oltre che con l'arbitro possono prendersela anche con le proprie disattenzioni: come quando, al 20' i centrali difensivi si sono fatti infilare da Klose (12 reti al mondiale come Pelè) addirittura su un rinvio del portiere. O come quando, 14 minuti dopo, Ozil, Klose e Mueller hanno fatto un triangolo di prima che ha mandato in porta Podolski per il raddoppio. L'Inghilterra ha giocato benissimo solo per una decina di minuti durante i quali ha trovato il pareggio e, un minuto dopo, il gol 'fantasmà. Nella ripresa la squadra di Capello è tornata ad attaccare, ma l'unica vera occasione si è stampata sulla traversa (stavolta piena) sempre con Lampard. Rooney, il giocatore più atteso alla vigilia, ha fatto un gran movimento, ma ha trovato in Firederich e in Mertesacker due domatori che non gli hanno lasciato spazio e in Defoe un partner d'attacco non all'altezza. Se ne torna così a casa senza gol, simbolo triste di questa Inghilterra delusa e arrabbiata. La Germania, poi, ha trovato anche il tempo e il modo di infierire: nel cuore della ripresa due contropiedi hanno spedito in porta Mueller che ha così segnato due gol. Il primo, nato addirittura da una ribattuta della barriera di una punizione, ha lanciato la corsa di Schweinsteiger (recuperato da Loew all'ultimo momento dopo le sue noie muscolari) il secondo ha visto Ozil (il più fantasioso del ricco e variegato attacco tedesco) bersi Berry prima dell'assist. Quattro gol sono stati alla fine un passivo anche troppo pesante, un'onta per l'Inghilterra arrivata in Sudafrica da potenziale vincitrice e rispedita a casa senza avere mai convinto e con un pesantissimo errore arbitrale come souvenir. La Germania bella, rapida e fortunata vola ai quarti di finale. Chi vorrà vincere il campionato del mondo dovrà fare, come sempre, i conti con i tedeschi.

Questo il tabellino completo del match:

Germania (4-2-3-1): Neuer, Lahm, Friederich, Mertesacker, Boateng, Schweinsteiger, Khedira, Mueller (27' st Trochowski), Ozil (38' st Kiessling), Podolski, Klose (27' st Gomez). (12 Wiese, 22 Butt, 2 Jansen, 4 Aogo, 14 Badstuber, 5 Tasci, 18 Kroos, 21 Marin, 19 Cacau). All. : Loew.

Inghilterra (4-4-2): James, Johnson (42' st Wright-Phillips), Upson, Terry, A. Cole, Milner (19' st J. Cole), Lambard, Barry, Gerrard, Defoe (26' st Heskey), Rooney. (12 Green, 23 Hart, 5 Dawson, 13 Warnock, 18 Carragher, 20 King, 7 Lennon, 22 Carrick, 9 Crouch). All. : Capello.

Arbitro: Larrionda (Uruguay).

Marcatori: nel pt 20' Klose, 34' Podolski, 37' Upson; nel st 22' e 25' Mueller.

Ammoniti: Friederich e Johnson per gioco scorretto.

Angoli: 6-4 per l'Inghilterra. Recupero: 1' e 2'. Spettatori: 40. 510.



La grande sfida calcistica anglosassone propone ora una possibile rivincita (23 giugno) 
Tutta l'Inghilterra lo sapeva, sulla strada della vittoria - prima o poi - ci sarebbe stata per forza la Germania, e la nuova sfida del 26 a Bloemfontein sarà valida per gli ottavi del mondiale sudafricano. Se gli uomini di Fabio Capello vogliono provare a rivincere quella coppa che soltanto 44 anni riuscirono a portar via - ma allora giocavano in casa - è proprio con i tedeschi, avversari di quella storica finale del 1966 a Wembley, che dovranno fare i conti. Lo scontro è arrivato troppo presto, addirittura agli ottavi, ma quando c'è da andare in guerra sul serio è meglio rompere gli indugi. In quella finale entrata di diritto negli annali, 4-2 per l'Inghilterra con contestatissimo gol-fantasma di Hurst, c'erano personaggi storici in campo. Fra gli altri quel Franz Beckenbauer che non deve ancora aver digerito quella difficilissima serata, dal momento che non ha perso occasione per attaccare di recente gli inglesi e il gioco di Fabio Capello. Dalla casa dei Tre Leoni, le repliche non si sono fatte attendere. La disfida Londra-Berlino ultima edizione è partita da alcune dichiarazioni del difensore Jamie Carragher, che oggi ha scontato una giornata di squalifica e quindi negli ottavi sarà disponibile a rientrare accanto a John Terry. Carragher aveva accusato la Germania di aver avuto un vantaggio non indifferente in questo torneo, dal momento che i suoi giocatori hanno potuto prendere a calci il famigerato pallone «Jabulani» da dicembre in campionato. Abituandosi così ai suoi strani rimbalzi e alle bizzarre traiettorie. Franz Beckenbauer, a stretto giro di posta, gli aveva riposto piccato. Arricchendo la replica di commenti poco lusinghieri sul gioco dell'Inghilterra di Fabio Capello: praticamente il vecchio «palla avanti e pedalare», secondo il Kaiser Franz. Il ct friulano, uno che non incassa in silenzio, aveva a sua volta reagito pubblicamente: «sono sorpreso da questi commenti, Beckenbauer dovrebbe rispettare l'Inghilterra. È facile parlare dalla tribuna». E Rooney, uno che se c'è da giocare duro non si tira indietro, gli aveva fatto eco: «‚ stato un mito, può dire quello che vuole. Ma noi non lo ascoltiamo. E ci sarà più gusto a battere i tedeschi». Infine, di nuovo, Capello. Il quale ripete di non volersi pronunciare sulle altre squadre, ma quando si tratta di Germania non si fa pregare: contro l'Australia «è stata troppo facile - ha dichiarato il ct commentando la prima vittoria per 4-0 dei tedeschi - poi c'era un rigore e un'espulsione per gli australiani, non so come sarebbe andata a finire». Infine, sempre Capello, se l'è presa con gli australiani che hanno spalancato le porte agli attaccanti tedeschi «sbagliando tre volte il fuorigioco». E ora l'ottavo di Bloemfontein si annuncia una grande battaglia sportiva.



Ottavi di finale: c'è la Germania! (23 giugno)
L'Inghilterra, giunta seconda nel gruppo C, affronterà nei quarti la Germania, capolista del girone D. La gara sarà disputata a Bloemfontein il 26 giugno.



Capello: "Stasera birra? Noi anche ieri sera. . . " (23 giugno) 
«Stasera farà bere una birra ai ragazzi?». A questa domanda che gli è stata posta in conferenza stampa dopo la qualificazione agli ottavi - con evidente riferimento alle lamentele di John Terry sulla noia in ritiro - il ct dell'Inghilterra, Fabio Capello, ha replicato: «veramente una birra ce la siamo bevuta anche ieri sera. È il nostro segreto. Provate a chiederlo ai giocatori. . . ».



Defoe parte titolare e regala gli ottavi a Capello (23 giugno) 
Viaggio all'inferno e ritorno. I bianchi di Fabio Capello diventano rossi e, pur senza risolvere tutti i problemi, almeno si sbloccano e vincono, scacciando l'incubo eliminazione. Uno a zero, il minimo, contro gli sloveni, che vengono eliminati in extremis dagli Stati Uniti. L'Inghilterra è seconda e sfiderà la prima del gruppo D. Prima del Mondiale, il passaggio agli ottavi sembrava il minimo, oggi è stato festeggiato come una liberazione e adesso i tifosi - che avevano fischiato la squadra contro l'Algeria - tornano a sognare. Non è stato risolto molto sul piano del gioco, ancora non convincente, ma la squadra ha superato quella paura che la bloccava nei primi due match e qualche aggiustamento operato da Capello ha dato i suoi frutti. Primo fra tutti, la rinuncia ad Heskey, il gigante d'area che il ct friulano vorrebbe sempre nelle sue squadre, e l'inserimento di Defoe, autore del gol. Poi il miglioramento nella posizione in campo di Gerrard e Lampard. C'è ancora da lavorare invece per Rooney, che ha corso tantissimo ma ha sbagliato altrettanto, compreso il gol del raddoppio, solo davanti alla porta avversaria. Dopo due partite in bianco, inglesi in campo con la maglia rossa e la squadra appare subito diversa. Nei primi minuti c'è ancora la ruggine e qualche rimasuglio di paura, ma Rooney è finalmente combattivo, anche se molto impreciso, Gerrard in ripresa sulla fascia sinistra e soprattutto Lampard, al centro, si afferma come il fulcro del gioco di Capello. Tutti i palloni passano da lui. In attacco si gioca finalmente in velocità con l'agile Defoe che dà tutt'altra incisività rispetto a Heskey. Già al 10' Gerrard è anticipato d'un soffio su cross di Rooney in area, poi la pressione sale e Lampard, poi ancora Rooney ci provano, ma le conclusioni vengono deviate. Al 20' si affaccia in avanti la Slovenia e Terry compie un salvataggio su Ljubijankic lanciato a rete. È il preludio al gol, confezionato dai due «piccoletti» mandati in campo oggi da Capello al posto dei deludenti Lennon ed Heskey. È infatti Milner ad andarsene sulla destra, alza la testa e vede Defoe al centro. Il centravanti del Tottenham anticipa Brecko e inganna Handanovic. Per i tifosi inglesi è una liberazione e Capello rivede lo «spirito» della sua squadra, tante volte evocato invano. Al 26 Lampard si mangia il raddoppio dopo una respinta di Handanovic. Sale la pressione dei rossi, che al 30' raggiunge il culmine, con il portiere dell'Udinese alla ribalta per una doppia prodezza, prima su Defoe, poi su Gerrard. Al rientro sul terreno, subito arrabbiatura per Capello, perchè nella prima azione Defoe, solo di spalle al portiere, si mangia un gol fatto. In campo c'è quasi solo Inghilterra, al 12' Terry su angolo di Barry schiaccia di testa a botta sicura ma il portiere dell'Udinese fa un altro miracolo. Un minuto dopo, tutto il Nelson Mandela Bay Stadium è per Rooney, che non riesce a sbloccarsi e, da solo, coglie il palo alla destra del portiere calciando a botta sicura. Ora l'Inghilterra è una furia, ma dopo 20', fisiologico, arriva il calo. La Slovenia comincia a crederci, ha passato indenne la bufera e si affaccia in avanti, prima timidamente, poi con una doppia occasione in cui Terry è costretto a gettarsi a corpo morto sul tiro a botta sicura di Novakovic, imitato sulla respinta da Johnson, che neutralizza Birsa. Ricomincia la tremarella inglese, Capello manda in campo Joe Cole, sponsorizzato da Terry e dallo spogliatoio, ma fa uscire Rooney che ha corso e sprecato tanto. Gli inglesi superano il momento critico, domano il ritorno della Slovenia e scacciano i fantasmi, inchiodando il pallone fra i piedi di Milner e Gerrard per gli ultimi minuti. Il triplice fischio finale del tedesco Stark è una liberazione, i tifosi cantano l'inno, Terry - che ha smaltito le tensioni dei giorni scorsi - chiama al centro del campo i compagni come fosse ancora lui il capitano e c'è l'abbraccio liberatorio con Fabio Capello. Dagli ottavi in poi, anche se si giocherà a Bloemfontein contro i primi del girone D e non nella base amica di Rustenburg contro i secondi, sarà un Mondiale tutto nuovo per gli inglesi. Lacrime amare per gli sloveni, che avevano ben impressionato contro gli Stati Uniti ma che oggi hanno provato soltanto a sorprendere gli avversari durante una decina di minuti del secondo tempo. Troppo poco per garantire l'ennesima sorpresa di un Mondiale ancora tutto da decifrare.

Questo il tabellino completo del match:

Slovenia (4-4-2): 1 S. Handanovic, 2 Brecko, 4 Suler, 5 Cesar, 13 Jokic, 10 Birsa, 8 Koren, 18 Radosavljevic, 17 Kirm, 9 Ljubijankic (62' 14 Dedic), 11 Novakovic (79' 23 Matavz). (12 J. Handanovic; 16 Seliga, 6 Ilic, 22 Mavric, 19 Filekovic, 3 Dzinic, 20 Komac, 21 Stevanovic, 15 Krhin, 23 Matavz, 14 Dedic). All. : Kek.

Inghilterra (4-4-2): 1 James, 2 Johnson, 6 Terry, 15 Upson, 3 A. Cole, 16 Milner, 8 Lampard, 14 Barry, 4 Gerrard, 19 Defoe (86' 21 Heskey), 10 Rooney (72' 11 J. Cole). (12 Green; 23 Hart, 5 Dawson, 13 Warnock, 22 Carrick, 7 Lennon, 9 Crouch, 17 Wright-Phillips, 11 J. Cole, 21 Heskey). All. : Capello.

Arbitro: Stark (Ger).

Reti: 22' Defoe (I).

Ammoniti: Jokic (S), Johnson (I), Birsa (S), Dedic (S).



Indiscrezione: Defoe accanto a Rooney? (23 giugno)
Fabio Capello cambia formazione e per lo spareggio dentro-fuori contro la Slovenia schiera Jermain Defoe in attacco al posto di Emile Heskey. Come sua consuetudine il tecnico italiano non ha voluto anticipare l'11 che questo pomeriggio a Port Elizabeth scenderà in campo per conquistare la qualificazione agli ottavi. Ma secondo le indiscrezioni trapelate dal ritiro inglese, puntualmente raccolte dalla stampa britannica, è molto probabile che sarà il centravanti del Tottenham ad affiancare Wayne Rooney al centro dell'attacco dei Tre Leoni. Dopo essere partito titolare sia contro Stati Uniti che Algeria, Heskey - 7 gol in 60 presenze in nazionale - è destinato alla panchina, mentre Aaron Lennon dovrebbe conservare il suo posto sulla destra. Capello ha però resistito alla tentazione di cambiare modulo: niente 4-5-1 con Rooney solo in attacco, e Steve Gerrard alle sue spalle. Confermato duqnue il 4-4-2, con Joe Cole ancora in panchina, nella speranza che Defoe - 11 reti in 41 presenze ma in questo mondiale solo 16' in campo - possa assicurare un miglior contributo sotto-porta. Per il resto, nessun dubbio. Scontato l'inserimento al centro della difesa di Matthew Upson, in coppia di John Terry, dopo gli infortuni di Rio Ferdinand e Ledley King, e la squalifica di Jamie Carragher. Tra i pali fiducia rinnovata a David James.



Slovenia-Inghilterra, probabili formazioni (22 giugno) 
Queste le probabili formazioni di Slovenia-Inghilterra, in programma domani a Port Elizabeth alle 16. 00 e valida per il gruppo C dei Mondiali:

Slovenia (4-4-2): 1 S. Handanovic, 2 Brecko, 4 Suler, 5 Cesar, 13 Jokic, 10 Birsa, 8 Koren, 18 Radosavljevic, 17 Kirm, 14 Dedic, 11 Novakovic. (12 J. Handanovic; 16 Seliga, 6 Ilic, 22 Mavric, 19 Filekovic, 3 Dzinic, 20 Komac, 21 Stevanovic, 15 Krhin, 9 Ljubijankic, 23 Matavz). All. : Kek.

Inghilterra (4-4-2): 1 James, 2 Johnson, 6 Terry, 15 Upson, 3 A. Cole, 7 Lennon, 8 Lampard, 14 Barry, 11 J. Cole, 4 Gerrard, 10 Rooney. (12 Green; 23 Hart, 5 Dawson, 13 Warnock, 22 Carrick, 16 Milner, 9 Crouch, 17 Wright-Phillips, 19 Defoe, 21 Heskey). All. : Capello.

Arbitro: Stark (Ger).



Troppa tensione: Sir Alex Ferguson tranquillizza Rooney (22 giugno) 
Alex Ferguson corre in soccorso del suo pupillo Wayne Rooney consigliandogli di scacciare le tensioni e godersi l'esperienza della Coppa del Mondo, anche se rivela che il ritiro inglese è imbrigliato da troppe tensioni. Finora il centravanti del Manchester United ha vissuto un mondiale da comprimario, mai decisivo per i Tre Leoni. Un periodo di scarsa forma, e probabilmente anche di non perfette condizioni fisiche, che dura ormai da quando si è infortunato alla caviglia nei quarti di finale di Champions League contro il Bayern Monaco lo scorso marzo. Ferguson ha dichiarato al Daily Mail di aver parlato con il suo centravanti e di aver saputo che ci sono problemi nel ritiro dell'Inghilterra. «Ho la sensazioni che le enormi attese stanno disturbando i giocatori - le parole di Ferguson -. Certe volte le attese possono essere destabilizzanti. Ho parlato con Wayne Rooney la scorsa settimana e gli ho detto di rilassarsi e godersi questo momento. Avverto una certa tensione all'interno del ritiro». Secondo il manager scozzese parte delle difficoltà che sta incontrando l'Inghilterra in questo mondiale devono essere attribuite alla mancanza di una pausa invernale nel calendario del calcio d'Oltremanica. «È veramente difficile pretendere che i giocatori siano il meglio della condizione dopo una stagione in Inghilterra. La Germania per esempio si ferma sempre almeno per un mese in inverno». Anche a proposito dell'ammutinamento nel ritiro della Francia, Ferguson sembra avere le idee chiare: «Non è stato opportuno comunicare la partenza di Raymond Domenech prima del mondiale. Sarebbe stato opportuno che il suo successore, Laurent Blanc, venisse coinvolto come assistente nello staff tecnico».



Capello: "Sono io l'allenatore". E Terry si scusa (21 giugno) 
Fabio Capello si riprende l'Inghilterra. Svaniscono fischi e crisi, complotti e spaccature. Nel ritiro inglese non c'è nessuna rivolta - come aveva lasciato intendere ieri John Terry, ex capitano - sono tutti «dalla stessa parte», giocatori e tecnico, come assicura Frank Lampard smentendo le parole dello stesso Terry. Che si prende anche una secca reprimenda del commissario tecnico italiano. «Ha commesso un grave errore, quando si parla si deve parlare in privato. E, se si ha qualcosa da dire, bisogna rivolgersi a me oppure ai compagni di squadra. », ha detto Capello ad una tv britannica. La tanto attesa riunione di crisi di ieri sera è stata un modo per esaminare gli errori e ripartire verso l'obiettivo unico, vincere contro la Slovenia. E Capello, che appare oggi ancora saldamente al timone della nave con i Tre Leoni, ritiene quella di dopodomani a Port Elizabeth «una delle partite più importanti» della sua carriera. Insomma non c'è niente di strano al Royal Bafokeng Sports Centre, ritiro dell'Inghilterra nel deserto del nord-ovest sudafricano. Nè ribelli, nè malcontento diffuso fra i giocatori tanto da chiedere l'assemblea a Capello, nè la «banda dei nove» evocata da Terry, un gruppo di nove giocatori che - andando a bere una birra venerdì sera - si sarebbe messo in testa di rivoltare tattica e strategia della squadra a proprio piacimento. «Questo è John - ha detto oggi Lampard smentendo il compagno ma provando a scusarlo - parla più con il cuore che con la testa, è un passionale. Ma non c'è niente, è stato solo un incontro come altri, ne abbiamo tre o quattro a settimana. Il tecnico ha parlato, poi abbiamo visto il video della partita con l'Algeria. Tutto il resto, tutto quello che è stato scritto è la solita esagerazione dei giornali, che amano ingigantire». Insomma, tutto ok, la noia di ore in hotel di cui parlava Terry e il desiderio degli anziani di rimettere in squadra Joe Cole: «Sentite - ha detto Lampard - in quel gruppo di nove giocatori di cui ha parlato Terry c'ero anch'io. E non penso di essere un ribelle. Tutt'altro. Solo un gruppo di giocatori attorno al tavolo a parlare della partita». Capello in discussione? «Personalmente lo ritengo un allenatore straordinario, ma per lui parlando anche i suoi risultati, i suoi record. È uno che ama esercitare una fortissima leadership, ma rispetta i giocatori e noi rispettiamo lui». Per il centrocampista del Chelsea, per ora fra i giocatori più in ombra della sua nazionale, si tratta soltanto di ritrovarsi e vincere: «Altre grandi nazionali sono in difficoltà - ha detto Lampard - il Brasile ha giocato benissimo e le sudamericane vanno bene, ma noi non dobbiamo imitare loro. Dobbiamo ritrovare il nostro approccio, fatto di passione e velocità». Insomma, a due giorni dal match decisivo, tutto sembra rientrato nei ranghi in casa inglese, anzi. Secondo la stampa sarebbe ora Terry nell'occhio del ciclone, preso di mira dai compagni per aver portato in piazza fatti interni allo spogliatoio e aver messo in qualche modo in discussione Capello. Al quale, azzarda qualcuno, non avrebbe ancora perdonato di avergli tolto la fascia di capitano per le vicende rosa che lo hanno coinvolto. Quanto al ct friulano, non ha usato oggi mezze parole parlando con la BBC: «Quella contro la Slovenia è una delle partite più importanti della mia carriera», ha detto. E il problema della sua nazionale è «decisamente mentale. Quando sei sotto pressione, sotto forte pressione - ha insistito - talvolta le gambe non girano normalmente». Stavolta, però, la pressione sarà ancora più forte. Come reagiranno i suoi giocatori? «È l'ultima possibilità, dopo non ce ne sono altre. Dobbiamo vincere» è stata la sintetica risposta. Nemmeno si parla dell'eventualità di qualificarsi con un pareggio facendo tre gol e sperando che gli Usa facciano 0-0 con l'Algeria. Solo la vittoria garantisce l'Inghilterra e Capello lo sa. Lo consola soltanto il fatto che, finora, la «sua» Inghilterra non si sarebbe vista: «i risultati non sono stati positivi - ha ammesso - ma non visto in campo lo spirito che voglio per 90 minuti, c'è stato soltanto per cinque o sei minuti». Il ct ha confermato in pieno la versione-Lampard sulla riunione di ieri sera: «abbiamo visto il video della partita contro l'Algeria, gli errori, e non abbiamo fatto commenti». Ribellione di gruppi di giocatori? «il clima nel nostro ritiro e al campo di allenamento è fantastico, è incredibile. I giocatori si allenano benissimo, ridono e scherzano insieme, ogni cosa è per loro il momento più bello della vita. Ma voglio vedere questo in partita e non solo in allenamento». E nemmeno si annoiano in assenza della Wags? «abbiamo preparato tutto alla perfezione per loro - asserisce Capello, possono nuotare, andare in palestra e allenarsi. Sono liberi e possono andare dove vogliono. Diciamo che è tutto più o meno perfetto. E d'altra parte, siamo qui per giocare la Coppa del mondo e non in vacanza».

John Terry si è scusato con Fabio Capello. Il difensore del Chelsea e della nazionale, davanti ai giornalisti aveva accusato apertamente la gestione tecnica del ct italiano. «Sono andato in conferenza stampa con l'intenzione di essere onesto su Joe Cole e forse sono andato troppo oltre - ha detto in un'intervista al Daily Mail - Ma non ho mai avuto l'intenzione di offendere il ct o i giocatori e se questo è il caso allora mi scuso». Terry aveva criticato Capello per aver escluso dalla formazione Cole, ma aveva per il suo carattere un pò ruvido aggiungendo che era sua intenzione di dirlo anche al ct: «Se questo non gli piace allora ho voglia di dirgli 'E allora?»'. «Ho detto al mio allenatore che ha il mio totale completo sostegno e vorrei insistere sul fatto che non credo di aver turbato il gruppo» ha continuato Terry, che «vuole mettersi l'episodio alle spalle» per «concentrarsi» sulla partita con la Slovenia, decisiva per la qualificazione degli inglesi.



Terry: "Siamo con Capello, ma non vogliamo tornare a casa mercoledì" (20 giugno) 
«Siamo tutti con l'allenatore». John Terry prende la parola per una pubblica manifestazione di fiducia nei confronti di Fabio Capello. L'Inghilterra crede nel proprio ct, anche se l'avventura ai Mondiali è cominciata con 2 deludenti pareggi e rischia di finire mercoledì: per passare agli ottavi di finale bisogna battere la Slovenia. «Sono venuto qui per vincere il titolo e non voglio tornare a casa mercoledì», dice Terry. Il difensore del Chelsea ha perso la fascia da capitano durante l'avvicinamento ai Mondiali. Colpa della relazione coniugale con l'ex compagna di Wayne Bridge, difensore del Manchester City. Con l'immagine irrimediabilmente macchiata, Terry è stato degradato da Capello. «Non mi siederò qui per mettere in discussione il tecnico -dice Terry in conferenza stampa-. A nome dei giocatori, sono qui per dire che siamo tutti con lui. Tutti mantengono un atteggiamento positivo». La stampa inglese è in pressing sul ct, che rischia di chiudere l'avventura in Sudafrica dopo appena 3 partite. Abbondano gli articoli che ipotizzano le dimissioni di Capello in caso di flop e si sprecano le ricostruzioni secondo cui il clima, nel ritiro, sarebbe elettrico. «Non c'è assolutamente agitazione. Ho letto qualcosa, ma qui non c'è nulla».



Tifoso negli spogliatoi: "Cercavo solo il bagno. . . " (20 giugno) «È una vergogna»: così Pavlos Joseph, il tifoso inglese che è entrato negli spogliatoi dell'Inghilterra subito dopo il pareggio della nazionale di Capello contro l'Algeria. Il tifoso ha raccontato al Sunday Mirror di essere entrato negli spogliatoi dell'Inghilterra mentre era alla ricerca di un bagno all'interno dello stadio di Città del Capo dopo Inghilterra-Algeria. «Stavo camminando attorno allo stadio per incontrare i miei due cugini e il loro papà, che erano dall'altra parte del campo. Dopo mezz'ora, non erano ancora arrivati e io avevo bisogno di un bagno. Ho trovato una guardia di sicurezza che mi ha rispedito indietro, in direzione del tunnel usato dei giocatori e mi ha spiegato che da quelle parti c'erano i bagni». «Ho attraversato il campo di gioco fino al tunnel - le parole del tifoso riportate dal tabloid - Prima che me ne rendessi conto, ero nello spogliatoio. Non c'era nemmeno la porta». Pavlos ha raccontato di essersi ritrovato a tu per tu con David Beckham. «Chi è lei?», è stata la domanda che Beckham ha rivolto al tifoso il quale ha raccontato al tabloid di essersi presentato: «Sono Pavlos Joseph e sto cercando un bagno». Il tifoso ha poi raccontato di essere rimasto per un attimo in silenzio poi dopo essersi reso conto che si trovava nello spogliatoio dell'Inghilterra ha deciso di dire quello che pensava: «Ho visto Joe Cole uscire dalla doccia nudo. Mi ha lanciato una occhiata. Poi ho guardato Beckham negli occhi - le parole del tifoso inglese - e gli ho detto: David, abbiamo speso un sacco di soldi per essere qui. È una disgrazia, cosa pensate di fare?». L'intrusione del tifoso inglese ha suscitato polemiche: Pavlos è entrato nello spogliatoi appena dieci minuti dopo la visita dei principi William e Harry e la cosa ha provocato le proteste della federcalcio inglese nei confronti degli organizzatori.



Tifoso inviperito negli spogliatoi, la FA protesta con la FIFA (18 giugno) 
La Federazione calcistica inglese (Fa) si è lamentata presso la Fifa per l'intrusione di un tifoso furioso nello spogliatoio dei giocatori dell'Inghilterra al termine del deludente pari 0-0 con l'Algeria ai Mondiali in Sudafrica. «Un tifoso ha colto di sorpresa la sicurezza della Fifa. Noi abbiamo indirizzato una protesta formale alla Fifa dopo il match alla quale farà seguito uno lettera. Non è accettabile», ha dichiarato un portavoce della Fa. Il supporter furioso se l'è presa con i giocatori inglesi. Secondo i media britannici, ha fatto irruzione nello spogliatoio poco prima che i principi William e Harry fossero andati via. Dopo un acceso alterco con David Beckham, che pur infortunato fa parte del gruppo, è stato bloccato e portato via dal servizio di sicurezza della Nazionale di Fabio Capello.



Stampa inglese senza pietà: "Squadra mediocre" (18 giugno) 
È un'Inghilterra «noiosa» e «mediocre» quella che stasera non è riuscita ad andare oltre lo 0-0 contro l'Algeria: i 'medià inglesi online trasudano delusione e non lesinano critiche alla scialba prestazione della squadra di Fabio Capello. «È stata una brutta partita conclusasi con un deludente pareggio, è stato un match con poche occasioni, con un'Inghilterra nervosa che non è mai riuscita a creare un momento di gioco importantè», scrive il sito di SkyNews in un commento a caldo. «I sogni mondiali dell'Inghilterra corrono stasera sul filo del rasoio dopo un mediocre pareggio contro il 'pesciolinò Algeria - aggiunge il tabloid Sun sul suo sito web - i 'Tre Leonì sono apparsi privi di idee e di creatività, con 'l'horrow show' sudafricano proseguito al Green Point Stadium». I bianchi, secondo il Daily Mail, sono a terra ma non ancora fuori. «Ma per continuare dovranno battere la Slovenia e migliorare drasticamente la prestazione di stasera». Il prestigioso Times parla di gara «deprimente» e per molti giocatori la responsabilità di indossare la maglia della nazionale deve sembrare eccessiva. Un anno e mezzo fa, quando Capello assunse la guida della squadra, disse appunto che per alcuni la casacca bianca era troppo pesante. «Nell'osceno pareggio a reti bianche contro l'Algeria - scrive il giornale sul suo sito - quella maglia sembrava diventata di piombo».



Gerrard: "Non abbiamo scuse" (18 giugno) 
«Per noi non ci sono scuse. Certo, la pressione c'è stata, ma quando si gioca a questi livelli, bisogna saperla gestire. Non ci sono alibi. Non siamo stati abbastanza bravi, nè agguerriti. Ora dobbiamo capire»: Steven Gerrard commenta così, a Sky-Mondiale 1, la deludente prestazione dell'Inghilterra contro l'Algeria.



Rooney stizzito: "Carini, quei fischi" (18 giugno) 
Wayne Rooney ha commentato con sarcasmo la contestazione di cui è stato oggetto da parte dei tifosi inglesi per la sua scialba prestazione nel pareggio a reti bianche di stasera tra Inghilterra e Algeria. «È davvero carino sentire i propri tifosi che ti fischiano», ha esclamato l'attaccante del Manchester United ai microfoni della Itv, la rete delle Tv commerciali del Regno Unito, stando a quanto riporta il sito del Daily Mirror.



Per Capello già si parla di dimissioni (18 giugno)
Sono arrivate le prime domande sull'eventualità di dimissioni per Fabio Capello qualora l'Inghilterra non ce la faccia ad andare avanti in questi Mondiali: «Andate troppo veloce, è presto», ha risposto, con un sorriso amaro, il tecnico friulano, che certo avrebbe preferito festeggiare in modo diverso dal deludente 0-0 con l'Algeria i 64 anni compiuti proprio oggi. Poche battute in conferenza stampa per un Capello serio, che soltanto alla fine ha scherzato sui fischi piovuti al termine del match sulla sua squadra: «Non so se fossero fischi o vuvuzelas», ha detto. «Abbiamo fatto una buona partita - ha rilevato il tecnico - abbiamo sprecato molte occasioni, sbagliato tutti i passaggi, perso le occasioni di tirare in porta. Ma il peggio è che non ho visto lo spirito della squadra che mi aspetto. Loro hanno giocato con una sola punta, tutti a centrocampo e in difesa. e in queste condizioni non è stato facile trovare spazi per attaccare». Rooney fuori forma? «Preferisco non parlare dei singoli- ha risposto il ct - certo che Rooney non ha giocato da Rooney. . . ma non è questo il problema. Evidentemente sentono troppo la pressione della Coppa del mondo, perchè questi stessi giocatori li vedo allenarsi benissimo, vanno veloci, poi in partita non sono gli stessi. Ma hanno la fortuna di avere una grande occasione per andare avanti e mercoledì devono approfittarne». «Ho detto ai giocatori che non hanno disputato una buona gara, ma siamo fortunati perchè abbiamo ancora una partita da giocare e io ho sempre fiducia nella mia squadra», ha insistito. Contro la Slovenia, «spero di vedere la vera Inghilterra, che non è questa, spero che dimenticheremo queste due prestazioni e giocheremo senza paura, con fiducia - ha proseguito Capello - ho visto errori incredibili da parte di questi giocatori, hanno sbagliato tutti i passaggi e non è possibile visto il loro livello». «Ai miei giocatori ho detto solo di concentrarsi e di pensare alla prossima partita», ha sottolineato.



Deludente pareggio con l'Algeria: ora sono guai (18 giugno) 
Altro che regalo per i 64 anni: per Fabio Capello e la sua Nazionale sono piovute le prime bordate di fischi dalle tribune del Green Point Stadium. Il resto arriverà dalla critica inglese nei prossimi giorni, che non saranno facili per questa squadra deludentissima e per il suo tecnico che era già considerato un'icona. Stavolta non si tratta di moduli o papere, ormai l'Inghilterra che si candidava al titolo rischia addirittura di non arrivare agli ottavi. È costretta a vincere contro la Slovenia, apparsa oggi la squadra più in forma del gruppo C. Capello si era risentito con Franz Beckenbauer che aveva descritto il gioco inglese del friulano come «palla avanti e pedalare». A giudicare da stasera, il Kaiser è stato anche generoso, perchè in tutto il primo tempo la palla avanti non è andata quasi mai e, quanto a pedalare, i centrocampisti inglesi si sono fatti surclassare dagli algerini. Fuori i portieri-paperoni della prima giornata, Green e Chaouchi, dentro James - che ad agosto compie 40 anni - e Mbolhi. Si parte, per una volta, con poche vuvuzelas e niente freddo, ma evidentemente per l'Inghilterra non erano quelli i problemi. Il primo tempo è da dimenticare, l'Algeria gioca meglio, il rientro di Barry davanti alla difesa non giova nè a Gerrard nè a Lampard, mentre Rooney va a sprazzi. La difesa, in Carragher e Johnson, appare a volte lenta di fronte alle folate avversarie sulle fasce. L'Algeria non incanta. ma arriva prima sulla maggior parte dei palloni, Ziani inventa e Boudebouz con Matmour lo coadiuvano. Ottimo il difensore Belhadj anche nelle incursioni in attacco, Kadir sulla fascia destra è più veloce degli avversari, una volta prende due metri a Rooney lanciato, Yebda dà ordine al centrocampo. Il meglio gli algerini lo fanno vedere nella fase centrale del tempo, pur senza creare gravi pericoli a James; mentre per gli inglesi bisogna aspettare, alla mezz'ora, un tiro da lontano di Gerrard, che tenta di svegliare tutti dal letargo. Unica vera occasione, al 3', per Lampard, che spara a botta sicura su una respinta di testa della difesa ma MBolhi, portiere dello Slavia Sofia, respinge. Due minuti dopo, destro di Ziani a fil di palo. Nella seconda frazione il ritmo aumenta un pò e i limiti degli inglesi vengono fuori ancora più evidenti: Heskey è inguardabile, dopo 10' cicca incredibilmente un cross e Capello comincia finalmente a far scaldare Defoe. Gerrard, che ha sbagliato una quantità impressionante di passaggi, lo imita un minuto più tardi regalando il pallone agli algerini con gli inglesi in vantaggio numerico. Ai Bianchi svogliati del primo tempo si aggiunge soltanto un pò di precipitazione in attacco. E i guai per Capello non finiscono mai, perchè Carragher si fa ammonire e salterà la decisiva partita contro gli sloveni. Il suo compagno di reparto, John Terry, è apparso a volte insicuro e con il contropiede della Slovenia ammirato oggi c'è poco da scherzare. Heskey spazientisce tutti facendosi parare l'ennesimo tiraccio e Capello lo sostituisce con Defoe, a furor di popolo. Ma l'Inghilterra non c'è, Rooney con il passare dei minuti dà nettamente la sensazione di non star bene fisicamente, il gioco è farraginoso. Onesta e combattiva l'Algeria, che comunque, pur non creando grossi pericoli alla porta di James, è apparsa più in palla e reattiva degli avversari. Adesso, questo Mondiale che sembra divertirsi come lo Jabulani a fare scherzi alle grandi, potrebbe riservare una sorpresa gigante proprio nel gruppo C, dove anche l'Algeria può ancora sperare di fare l'insperato colpaccio e passare incredibilmente agli ottavi.

Questo il tabellino completo della gara:

Inghilterra (4-4-2): James 6, Johnson 5. 5, Carragher 6, Terry 5. 5, Cole 6, Lennon 5 (18' st Wright-Phillips 6), Gerrard 5, Lampard 5, Barry 5 (38' st Crouch), Heskey 4. 5 (28' st Defoe), Rooney 5. (12 Green, 23 Hart, 5 Dawson, 15 Upson, 13 Warnock, 22 Carrick, 11 Joe Cole, 16 Milner, 9 Crouch). All. : Capello 5.

Algeria (4-4-2): Mbolhi 6. 5, Bougherra 6, Halliche 6, Yahia 6, Belhadj 6. 5, Yebda 6. 5 (44' st Mesbah), Lacen 5. 5, Boudebouz 6 (28' st Abdoun), Ziani 6. 5 (36' st Guedioura), Kadir 6, Matmour 6. (1 Gaouaaoui, 11 Djebbour, 14 Laifaoui, 16 Chaouchi,18 Medjani, 6 Mansouri, 12 Belaid, 10 Saiifi). All. : Saadane 6. 5.

Arbitro: Irmatov (Uzbekistan) 6. 5.

Angoli: 10-3 per l'Inghilterra.

Recupero: 1' e 3'.

Ammoniti: Carragher e Lacen per gioco falloso.

Spettatori: 64. 100.



Indiscrezioni dell'ultim'ora: Green fuori? (18 giugno) 
Retromarcia di Fabio Capello: sarà David James, e non Robert Green, a difendere la porta dell'Inghilterra, questa sera contro l'Algeria. La decisione del tecnico italiano, rimbalzata sui media inglesi ma non confermata dall'interessato, arriva ad una settimana dalla "papera" di Green che aveva regalato il gol del pareggio agli Stati Uniti. Nel corso degli ultimi allenamenti il portiere del West Ham sembrava però aver recuperato pienamente dall'esordio-shock facendo pensare ad una sua probabile conferma. Capello ha sempre detto che avrebbe deciso solo poche ore prima della partita, dopo aver parlato anche con il giocatore. A favorire l'opzione Green anche le condizioni psico-fisiche di James, ancora alle prese con qualche acciacco e piuttosto nervoso per l'esclusione nella gara d'esordio. Ma a poche ore dal calcio d'inizio Capello sembra aver sparigliato le carte e cambiato nuovamente le gerarchie. Una scelta controcorrente anche rispetto alle qualificazioni perchè Green è partito titolare in 9 delle ultime 12 gare dell'Inghilterra, James una sola volta.



Inghilterra-Algeria: le probabili formazioni (17 giugno)
Queste le probabili formazioni di Inghilterra-Algeria, in programma domani sera al Green Point Stadium di Città del Capo (ore 20. 30) per il gruppo C:

Inghilterra (4-4-2): 12 Green, 2 Johnson, 18 Carragher, 6 Terry, 3 Cole, 7 Lennon, 4 Gerrard, 8 Lampard, 14 Barry, 21 Heskey, 10 Rooney. (1 James, 23 Hart, 5 Dawson, 15 Upson, 13 Warnock, 22 Carrick, 11 Joe Cole, 16 Milner, 17 Wright-Phillips, 19 Defoe, 9 Crouch). All. : Capello.

Algeria (4-4-2): 16 Chaouchi, 2 Bougherra, 5 Halliche, 4 Yahia, 3 Belhadj, 13 Matmour, 19 Yebda, 8 Lacen, 15 Ziani, 21 Kadir, 11 Djebbour. (1 Gaouaoui, 7 Boudebouz, 17 Guedioura, 14 Laifaoui, 18 Medjani, 6 Mansouri, 12 Belaid, 22 Abdoun, 20 Mesbah, 23 Mbouli, 10 Saifi). All. : Saadane.

Arbitro: Irmatov (Uzbekistan).



Capello difende Green: "Tutti sbagliano" (17 giugno) 
«Ho scelto Green contro gli Stati Uniti perchè fino a quel momento era stato il migliore. Ma tutti sbagliano, i portieri fanno degli errori, a volte i rimbalzi del pallone possono ingannare»: lo ha detto il ct dell'Inghilterra, Fabio Capello, alla vigilia del match contro l'Algeria, senza rivelare le sue intenzioni sul numero 1. «Il risultato contro gli Stati Uniti è stato buono - ha detto il tecnico - perchè in questo genere di partite quando fai un errore così poi perdi». «Accetto le critiche sulla prestazione», ha continuato Capello, sottolineando che «l'Inghilterra ha giocato bene, creato molte occasioni, e subito gol su uno sbaglio».



Stampa Gb: Capello verso la conferma di Green (17 giugno) 
Uno, forse due cambi, ma non il più atteso, perchè Robert Green è destinato a conservare il posto da titolare, nell'Inghilterra che domani affronta l'Algeria. Come da abitudine, Fabio Capello non ha dato nessuna indicazione specifica, e comunicherà ai giocatori la formazione anti-Algeria solo due ore prima del fischio d'inizio. Ma secondo la stampa inglese le indicazioni emerse dagli ultimi allenamenti nel ritiro di Rustenburg sono abbastanza chiare. La più attesa dice che Green resterà tra i pali nonostante la papera contro gli Stati Uniti. Capello parlerà con il portiere del West Ham tra oggi e domani per accertarsi che abbia pienamente recuperato psicologicamente, ma dopo una settimana di allenamenti intensi, le indicazioni dal campo pendono per la conferma. Anche perchè nel frattempo i rapporti con David James, la prima alternativa, si sono irrimediabilmente deteriorati e il giovane Joe Hart appare un azzardo troppo rischioso. Scontato, viceversa, il ritorno dal primo minuto di Gareth Barry, completamente recuperato dall'infortunio alla caviglia, destinato a stazionare davanti alla difesa. A lui il compito di dare i tempi alla manovra inglese, rallentando e accelerando a seconda delle esigenze del momento. Al suo fianco Frank Lampard, con Steven Gerrard spostato sulla sinistra. Si torna dunque al modulo delle qualificazioni, il più collaudato. In attesa di novità sulle condizioni di Ledley King, che Capello spera di poter ritrovare in tempo per gli eventuali quarti di finale, sarà ancora Jamie Carragher, preferito a Matthew Upson, a far coppia con John Terry. Per il resto, nessuna altra novità. Nell'ultimo allenamento prima della partenza per Città del Capo, Capello, che ha risposto seccamente alle critiche di Franz Beckenbauer, ha anche provato Jermain Defoe in coppia con Wayne Rooney. Una soluzione che potrebbe essere adottata nel corso della partita ma difficilmente dal primo minuto. La prestazione contro gli Usa di Emile Heskey, che pure una volta di più ha confermato la sua scarsa vena realizzativa, è stata valutata positivamente. Ma se nel corso della partita Capello volesse giocare di più 'palla a terrà, anche per minimizzare le imprevedibili traietto
Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Luglio 2010, 10:05
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