«Grande ondata in arrivo, se non annegano in mare»

Agli atti dell'indagine c'è un'intercettazione chiave in cui i profughi siriani sono piazzati ai trafficanti prima ancora di mettere piede sul territorio italiano. I due al telefono - un siriano e il presunto capo dell'organizzazione - parlano di uomini come se fossero al mercato delle vacche.
«Non c'è ancora niente, giuro, ma dicono che domani o oggi arriva una grande ondata dalla Sicilia», dice il 4 ottobre del 2014 il siriano all'egiziano Ramy Abdelnabby Farag. «Arrivano dalla Sicilia o Bari, dicono che vengono su circa 100 persone. Questi sono nel mare ma non so se sono arrivati in Sicilia. Tra poco arrivano. Domani lo so». Il siriano ritenuto un «cercatore di persone» conclude: «Ce ne sono meno, e anche quelli che vengono muoiono, ma sai quante navi sono affondate il mese scorso, giuro che sono affondate circa sette navi. In un mese sette navi sono affondate, c'erano a bordo quatto o cinquecento siriani, e anche di più».

Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Luglio 2016, 05:00