F1, Gp di Gran Bretagna: trionfa Hamilton,
secondo a sorpresa Bottas. Alonso solo quinto
di Piergiorgio Bruni
A Silverstone, nessuna doppietta (Rosberg fermato per un problema al cambio mentre dominava incontrastato) ma, ancora una volta, una sostanziosa e determinata prova di forza della casa tedesca. Giornata in chiaroscuro per le Ferrari: fuori Raikkonen dopo appena un giro a causa di un “lungo” in entrata di curva (qualche escoriazione e una botta alla caviglia sinistra), sesto il compagno di squadra Alonso. E' lo spagnolo, però, a catalizzare l'interesse di una gara iniziata, sospesa alla seconda tornata per circa un'ora dopo l'incidente della Rossa, e nuovamente ripresa in regime di safety car.
Splendido, seppur perdente, il suo duello con Vettel. Un duello rusticano a colpi di sorpassi, controsorpassi e cosiddette porte chiuse in faccia. Un barlume di dignità prestazionale per la Ferrari all'interno di una stagione costellata di brutte figure, scelte strategiche errate (come le prove ufficiali di sabato scorso) e costanti delusioni per i tifosi. Abbastanza soddisfatto, comunque, Fernando Alonso.
Consapevole che l'attuale annata potrà regalare solamente qualche sporadico episodio favorevole. «Abbiamo fatto una bella lotta – ha spiegato il pilota – ma nel finale avevo dei problemi e stavo per chiedere al team se stavamo per ritirarci. Era la tempesta perfetta e ci è arrivato Vettel alle spalle: l'ho tenuto dietro per molti giri per lo show, ma poi è passato».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Luglio 2014, 12:10
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