Arisa posta gli insulti degli hater: «Brutta», «c**o al vento», «può fare la pornostar». E risponde così

«E il fatto che alcune delle offese che si leggono provengano da donne come me mi dice che siamo messe male», scrive la cantante

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«Hai una carriera da pornostar», si legge tra i post di Arisa. La cantante genovese ha pubblicato su Instagram alcuni esempi di messaggi pieni di insulti e odio che ogni giorno riceve sui social. Arisa non ci sta, e in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne ha deciso di pubblicare tutte le offese senza nascondere i nomi degli hater che da mesi sputano veleno sotto le sue foto. 

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«Certe cose non mi feriscono più»

«Volgarotta da quattro soldi», scrive un utente. «Brutta era e brutta è rimasta nonostante i ritocchi», scrive qualcun altro. «Se non si hanno più meriti professionali, si mette il c**o a vento», è uno dei tanti commenti che ha spinto la cantante a rispondere. Ma Arisa lo ha fatto a modo suo.

A corredo degli screenshot ha pubblicato un duro sfogo contro gli hater che continuano a bersagliarla sui suoi profili ufficiali: «Bando ai vittimismi, certe cose non mi feriscono più», esordisce la cantante giustificando la sua scelta di pubblicare questi insulti.

Poi lancia il messaggio più importante: «Ma esco allo scoperto volentieri volendo dare il mio contributo per combattere questo atteggiamento di odio che imperversa sui social senza alcuna censura. Sono davvero brutte le cose che scrivete, ma ancora più brutto è che voi le pensiate. Se chiunque scrivesse cose così pesanti a vostra figlia, a vostra madre, a un’amica a cui tenete, come reagireste? Ve lo dico io, molto male. E qualcuno potrebbe rispondere: “ma mia figlia non si mette con le chiappe al vento sui social”... Può darsi. Ma il diritto di offesa che pensate di avere a ragion veduta ha lo stesso principio di chi, ad esempio, esercita violenza fisica contro una donna vestita in minigonna. E il fatto che alcune delle offese che si leggono provengano da donne come me mi dice che siamo messe male. Peccato, la strada per la libertà è ancora lunga forse perchè non sappiamo ancora bene che cos’è, o forse alcuni di noi non hanno ancora il coraggio di essere davvero liberi».

 

Ultimo aggiornamento: Domenica 27 Novembre 2022, 15:57
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