Il "segreto" di Cracco: "Ero grasso e avevo
sempre fame. Ho deciso di fare il cuoco..."

Il "segreto" di Cracco: "Ero grasso e avevo sempre fame. Ho deciso di fare il cuoco..."
MILANO - "A proposito: vuol sapere quando ho capito che il mio mondo era la cucina? Da bambino avevo sempre una fame boia. Allora in famiglia mi dissero: “Visto che ti piace mangiare, perché non impari a cucinare?”, Carlo Cracco racconta a "Grazia" i moti vi per cui ha scelto di fare il cuoco: "ero un bambino grassottello - ha fatto sapere - Oggi a tavola cerco di trattenermi e ho imparato che, se non mangio cose inutili, sto bene. Faccio una selezione: mangio solo ciò che vale la pena".

La cucina è un mondo che lo rilassa: "Per me è come ascoltare la musica: mi rilasso, penso, cerco dentro me stesso… Ritrovo quel mondo che oggi diamo per scontato, il gusto per le cose semplici. Prenda il sedano. Se trasformato bene, ridotto in succo, se fatto croccante, cotto o candito, assume ogni volta un aspetto diverso. E ogni volta è un mondo differente".

Considerato a Masterchef un giudice severo, quello che lo fa arrabbiare è "L’ignoranza. Quando un concorrente sbaglia nel presentarsi, già mi irrito. Se poi mi porta davanti un piatto mal rifinito, penso che sia cretino. Magari ci ha messo un’ora per farlo e in due secondi lo butta lì: significa che non ha testa. Se fai qualcosa, devi farla bene. Ecco che cosa mi fa perdere la brocca: la scarsa cultura e la mancanza d’amore per ciò che si fa".
Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Febbraio 2014, 09:47
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