Spesso usavano i loro bambini per nascondere la cocaina durante gli spostamenti tra Frosinone, Campobasso e Isernia: si tratta di due coppie di coniugi di etnia rom che hanno messo in piedi un’organizzazione criminale dalla quale si rifornivano centinaia di clienti. I quattro sono stati arrestati all’alba quando è scattata l’operazione antidroga dei carabinieri denominata ‘Friends’.
I militari di Campobasso insieme allo Squadrone Cacciatori Puglia, intervenuto per la prima volta in Molise, e con i cani antidroga della Finanza e un elicottero partito da Pescara, hanno effettuato anche molte perquisizioni nelle case dei 20 indagati complessivi operando non solo a Campobasso, ma anche a Isernia e Frosinone. Il luogo di rifornimento della cocaina era infatti il basso Lazio dove vivono alcuni parenti stretti degli arrestati. Nel corso di una conferenza stampa il comandante provinciale dell’Arma Luigi Dellegrazie e il colonnello Alfredo Zerella hanno fornito i dettagli dell’inchiesta coordinata dal procuratore Nicola D’Angelo e dal sostituto Elisa Sabusco.
I quattro arrestati, che hanno tra 37 e 55 anni, utilizzavano al telefono nomi in codice per indicare la droga da consegnare cioè «polli», «birre» o «pacchetti di sigarette», ma molto spesso anche il termine «amici», da qui il nome in inglese dell’operazione «Friends».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Maggio 2023, 14:55
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