Frosinone, il sindaco Mastrangeli promette: «Piano assunzioni e nuovi cantieri»

Frosinone, il sindaco Mastrangeli promette: «Piano assunzioni e nuovi cantieri»

di Gianpaolo Russo

Il 2023 sarà il primo anno vero e pieno dell'amministrazione a guida Riccardo Mastrangeli. Vediamo cosa deve attendersi Frosinone.

Sette mesi fa il trionfo e la nomina a primo cittadino del capoluogo. Intanto com'è fare il sindaco della propria città? E' pentito della scelta fatta o soddisfatto?
«Determinare il futuro della città, dei nostri figli e del vivere comune è qualcosa di estremamente affascinante. È un lavoro faticoso che prende molto tempo ma molto soddisfacente. Dalla mia ho anche una squadra ed una giunta che lavora bene. Anche l'opposizione partecipa attivamente anche se alcune volte prevale il populismo ma fa parte del gioco».

Il 2023 si è aperto con l'emergenza smog a Frosinone. Evitare inutili disagi ai cittadini oppure affrontare il problema con maggiore determinazione?
«L'emergenza è stata affrontata secondo le indicazioni del piano regionale. L'ordinanza prodotta domenica è quella di agire con immediatezza. Succederà anche in futuro. Domani (oggi, ndr) interverremo sia sull'ordinario che sullo straordinario a seconda del livello di emergenza che si raggiunge. Questo per il rispetto della legge e per la responsabilità che abbiamo sulla salute dei cittadini».

Frosinone continua a perdere abitanti. Sempre più lontani dai 50 mila e sempre più vicini ai 40. Cosa fare?
«Il calo demografico è nazionale e in linea con altri paesi della Ciociaria anzi per noi è inferiore alla media. Non è una situazione ascrivibile alle politiche che mettono in atto le amministrazioni. Se lo scorso anno ci sono state 526 nascite ed i morti sono nettamente superiori difficile intervenire. Noi possiamo frenare la tendenza attraverso l'introduzione di politiche abitative importanti. I 1200 allacci delle fogne hanno sbloccato 300 unità abitative che aspettavano di essere consegnate da anni. L'alta velocità è da potenziare. Perseverò sulla strada tracciata dal mio predecessore per ottenere un incremento di maggiori fermate ed un collegamento veloce con la Capitale anche sollecitando la realizzazione della fermata Tav a Supino. Così aumenteremo l'appetibilità del territorio: recarsi a Roma da Frosinone sarà più veloce e conveniente che se lo si fa ad esempio da Trigoria dove le case costano molto di più».

Intanto l'amministrazione continua a perdere personale che va in pensione e non viene sostituito. Difficile portare avanti progetti e programmi senza avere il personale a disposizione. Il 2023 registrerà un'inversione di tendenza?
«È un dei miei asset più importanti della campagna elettorale. Il personale ha avuto uno scarso incremento per i parametri molto restrittivi della Corte dei Conti e per molte persone andate in pensione con quota 100.

Noi vogliamo agire subito per tradurre in realizzazione il programma che abbiamo impostato in campagna elettorale. Questo primo anno pieno dell'amministrazione Mastrangeli sarà improntato ad un incremento sensibile del personale. Assumeremo almeno 15 unità con figure tipo geometri o ragionieri da inserire nei servizi tecnici ed amministrativi».

Lei ha dichiarato che finito il debito avrà maggiori disponibilità economiche per la manutenzione delle strade. A Frosinone vanno rifatte quasi tutte. Quando si inizia?
«Circa un milione l'anno verranno investiti nel decoro urbano e nella manutenzione delle strade. Da maggio-giugno i primi interventi».

L'ascensore inclinato è ormai fermo da due anni. Quando lo rivedremo in funzione?
«C'è un contenzioso aperto tra comune e gestore del trasporto pubblico locale che riguarda l'ascensore inclinato: abbiamo prodotto una diffida per farlo ripartire. Poi abbiamo denari già assegnati per costruire una nuova linea. L'obiettivo è realizzare un nuovo ascensore il prima possibile perché con la lievitazione dei costi delle materie prime i 3,5 milioni di euro devono essere investiti subito prima che la spesa diventi maggiore».

E la metropolitana leggera?
«Stiamo andando avanti. Ne abbiamo parlato proprio stamattina (ieri, ndr): abbiamo sette milioni e mezzo di cui 2,5 per l'adeguamento delle strade e 5 per l'acquisto dei bus. I progetti sono in fase di elaborazione».

Quale sarà la novità del nuovo anno?
«Ho preso l'impegno di fare una buona manutenzione della città e del decoro. Ma ci sono tanti cantieri già in corso ed altri pronti ad aprire: Selva Piana, Parco Fontanelle, Teatro Vittoria, i Piloni che partiranno tra una decina di giorni, Largo Turriziani (cantiere dopo il carnevale), l'ampliamento del museo Archeologico, via Saragat in via di ultimazione, la piazza nuova dello scalo. Ed ancora il piano delle periferie per interventi a Corso Lazio. Le novità dell'ultima ora sono che dalla prossima settimana rifaremo la rotatoria davanti l'ospedale e poi ci dedicheremo a quelle di De Matthaeis ad iniziare da quella all'incrocio tra via Cicerone e via De Matthaeis».

A livello politico le frizioni emerse con Fdi durante le Provinciali sono rimandate a dopo le Regionali?
«Con Fratelli D'Italia nessun problema anche perché nelle ultime elezioni provinciali mi hanno sostenuto come candidato a presidente sia i consiglieri che gli assessori di Fdi».

Che Frosinone si immagina di lasciare nel 2027?
«Il mio sogno non è legato ad una sola iniziativa. Vorrei lasciare una città più moderna, più funzionale, più ecosostenibile, più evoluta ed europea». 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Gennaio 2023, 08:55
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