Sempre più politicamente isolato, sempre più criticato dall’opinione pubblica. Ma il war chief Benyamin Netanyahu non molla. Anzi rilancia: «senza il rilascio dei nostri ostaggi» per la Striscia di Gaza non ci sarà nessun il cessate il fuoco che invocano anche i suoi alleati, Stati Uniti in testa. E a cose fatte - l’eliminazione totale di Hamas - le gestione della Striscia non sarà affidata all’autorità nazionale palestinese. «Ce ne occuperemo noi». Un punto fermo della sua visione del futuro che va in netta collisione con la tela che da settimane il segretario di Stato americano Antony Blinken sta tessendo con i leader dei Paesi del Medio Oriente per evitare un’escalation del conflitto e trovare una soluzione condivisa per il futuro assetto dell’area.
In un’intervista rilasciata alla tv americana Abc News, il premier israeliano ha annunciato che il suo Paese avrà «la responsabilità generale della sicurezza della Striscia di Gaza per un periodo indefinito» una volta terminata la guerra con Hamas. «Perché abbiamo visto cosa succede quando non ce l'abbiamo. Quando non abbiamo questa responsabilità in materia di sicurezza, vediamo l'esplosione del terrore di Hamas su una scala che non potevamo immaginare», ha spiegato.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Novembre 2023, 06:00
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