Schiaffo Usa a Netanyahu:
«Non rioccupate la Striscia»

La sfida del premier israeliano: «Prenderemo noi il controllo»

Schiaffo Usa a Netanyahu: «Non rioccupate la Striscia»

di Giammarco Oberto

Sempre più politicamente isolato, sempre più criticato dall’opinione pubblica. Ma il war chief Benyamin Netanyahu non molla. Anzi rilancia: «senza il rilascio dei nostri ostaggi» per la Striscia di Gaza non ci sarà nessun il cessate il fuoco che invocano anche i suoi alleati, Stati Uniti in testa. E a cose fatte - l’eliminazione totale di Hamas - le gestione della Striscia non sarà affidata all’autorità nazionale palestinese. «Ce ne occuperemo noi». Un punto fermo della sua visione del futuro che va in netta collisione con la tela che da settimane il segretario di Stato americano Antony Blinken sta tessendo con i leader dei Paesi del Medio Oriente per evitare un’escalation del conflitto e trovare una soluzione condivisa per il futuro assetto dell’area.

In un’intervista rilasciata alla tv americana Abc News, il premier israeliano ha annunciato che il suo Paese avrà «la responsabilità generale della sicurezza della Striscia di Gaza per un periodo indefinito» una volta terminata la guerra con Hamas. «Perché abbiamo visto cosa succede quando non ce l'abbiamo. Quando non abbiamo questa responsabilità in materia di sicurezza, vediamo l'esplosione del terrore di Hamas su una scala che non potevamo immaginare», ha spiegato.

Un messaggio che sembra indirizzato al presidente dell’autorità palestinese, Abu Mazen, che domenica scorsa a Ramallah stringendo la mano a Blinken si è detto pronto ad assumere la gestione politica della Striscia. Ed un messaggio anche per Joe Biden, che preme affinché la Striscia ritorni sotto il controllo di Abu Mazen o del suo successore, all’interno di una soluzione di pace complessiva che comprenda anche la Cisgiordania: i due territori, divisi politicamente dal 2007 (quando Hamas prese il potere a Gaza con le armi), sarebbero di nuovo amministrati da una sola entità. Una soluzione che per Netanyahu semplicemente non esiste: gli israeliani rimarranno nella Striscia purgata da Hamas «per un periodo indefinito». Un punto su cui ormai lo scontro con gli Stati Uniti è aperto. In serata il Dipartimento di Stato Usa ha gelato Bibi: «Gaza è terra palestinese e rimarrà terra palestinese. In generale, noi non sosteniamo la rioccupazione di Gaza» ha detto il viceportavoce Vedant Patel.

riproduzione riservata ®


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Novembre 2023, 06:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA