Allenatore di calcio rapisce una bimba, la stupra e la uccide

Allenatore di calcio rapisce una bimba, la stupra e la uccide

di Federica Macagnone
La sua colpevolezza è talmente lampante che neanche il suo avvocato, ormai, tenta più di provarne l'innocenza. L'unica mossa disperata che gli rimane, ora che il processo è stato avviato, è cercare di evitargli la pena di morte e fargli ottenere l'ergastolo. Ma anche questo obiettivo non sarà facile da raggiungere: perché l'orrore di cui è stato capace Craig Wood, 49enne docente e allenatore di calcio nelle scuole medie di Springfield, negli Usa, non sembra avere scusanti. Era il 18 febbraio 2014 quando rapì in strada una bimba di 10 anni, Hailey Owens, la caricò in macchina e la portò a casa sua, dove la violentò e la uccise. Subito dopo, con estrema lucidità, per eliminare le tracce del delitto andò in un negozio per comprare candeggina e portò i suoi abiti in tintoria.

Tutto inutile: alcune ore dopo la polizia era già alla sua porta, allertata da alcuni testimoni che avevano tracciato l'identikit del rapitore e avevano annotato il numero di targa della sua vettura. Nello scantinato gli agenti trovarono il cadavere della piccola Hailey impacchettato in alcuni sacchi dei rifiuti: quella bimba, che tutti in città descrivevano come "un raggio di sole", per Wood era stata solo un oggetto da usare e poi gettare nella spazzatura. In camera sua, tanto per completare il quadro, c'era un vasto repertorio di foto pedopornografiche.

Ora, dopo che Wood è stato incriminato per omicidio di primo grado e l'accusa ha chiesto la pena di morte, l'avvocato difensore Patrick Berrigan, oltre a sostenere che ovviamente il suo assistito si è pentito, sta tentando di dimostrare che l'omicidio non è stato premeditato, ma scaturito da "impulsi repressi" e dall'uso di metanfetamine. Una mossa tutta tesa a far sì che la condanna per Wood sia l'ergastolo e che gli venga risparmiata la vita.
Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Ottobre 2017, 14:24
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