LA STRAGE

Terremoto Marocco, oltre 2000 morti. La Farnesina: lì 400 italiani, stanno tutti bene. Mattarella: «Disponibili a contribuire ai soccorsi»

Una forte scossa di terremoto - magnitudo 7 della scala Richter - ha colpito la regione di Marrakech

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Sale a oltre 2000 il bilancio delle vittime

Il bilancio delle vittime del potente terremoto che ha colpito il Marocco è salito a 2.012. Lo ha riferito la televisione di Stato marocchina citando il ministero degli Interni. Il numero dei feriti è salito a 2.059, di cui 1.404 in condizioni critiche. Lo riporta Al Arabiya. Il bilancio precedente era di 1.305 morti.

Bilancio delle vittime sale a 1305

Continua a salire il bilancio delle vittime del devastante terremoto in Marrocco. Secondo quanto reso noto dal ministero dell'Interno, sono almeno 1305 le persone rimaste uccise nel sisma.

La Farnesina: 400 italiani in Marocco, stanno tutti bene

Sono 400 gli italiani attualmente in Marocco, colpito nella notte da un forte terremoto, e «stanno tutti bene». Lo ha reso noto il capo dell'Unità di crisi della Farnesina Nicola Minasi parlando a Rainews24. Oltre ai primi 200 italiani che erano già stati segnalati e contattati - ha spiegato il diplomatico - ce ne sono altri 200 che partecipavano a una convention aziendale. «Siamo in contatto con tutti», ha assicurato Minasi.

Il bilancio sale a 1.037 morti

È salito a 1.037 il mumero dei morti del sisma che ha colpito il Marocco. Lo riporta la tv marocchina citata da Sky News. I feriti sono 1.204, 721 dei quali in gravi condizioni

Mattarella: «Disponibili a contribuire ai soccorsi»

«La notizia del sisma che ha colpito questa notte il Marocco ha suscitato negli italiani tutti e in me personalmente immensa tristezza. In questa circostanza così dolorosa per l'amico popolo marocchino, desidero far pervenire a Vostra Maestà, al Governo e a tutte le famiglie di quanti hanno perso la vita le espressioni di profondo cordoglio dell'Italia e le mie sentite condoglianze». È quanto scrive il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato al re del Marocco Muhammad VI. «Vi siamo vicini con sentimenti di autentica solidarietà e auguriamo ai feriti un completo ristabilimento, manifestando disponibilità a contribuire ai complessi lavori di soccorso», conclude Mattarella.

Caritas: servono medicine e coperte, fate presto

«Servono medicine e coperte, bisogna fare presto. Noi le porteremo assieme a kit igienici, le coperte servono per il freddo che scende la sera». Lo dice Padre Oscar Arturo Garcia Padilla, direttore della Caritas di Rabat, la principale del Marocco che si sta dirigendo con una delegazione verso i luoghi del sisma vicino Marrakech per fornire aiuti di primo soccorso.

Ambasciatore a Rabat: nostro desk ad aeroporto Marrakech

È stato attivato all'aeroporto di Marrakech un desk della rappresentanza diplomatica italiana per assistere gli italiani. Lo ha confermato l'ambasciatore d'Italia a Rabat, Armando Barucco, parlando con RaiNews24. «Tutti i voli sono pieni, dopo lo spavento i turisti vogliono partire - ha spiegato -: quello che suggeriamo di fare è per chi ha già un biglietto da Marrakesh vada all' aeroporto dove noi abbiamo organizzato un desk. Per chi non ha ancora un biglietto prima di tutto ne cerchi uno ma non necessariamente da Marrakesh». Il diplomatico ha quindi ribadito che i numeri da contattare per indicazioni sono disponibili online.

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Ambasciatore a Rabat: contattati tutti i nomi segnalati

«Finora siamo riusciti ad entrare in contatto con tutte le segnalazioni» riguardo agli italiani in Marocco colpito nella notte da un forte sisma. Lo ha riferito l'ambasciatore d'Italia a Rabat, Armando Barucco, parlando con RaiNews24. Barucco ha quindi confermato che al momento non risultano italiani coinvolti: «Monitoriamo di ora in ora - ha detto - anche con le autorità marocchine»

Il dolore del Papa: «Profonda solidarietà»

«Appreso con dolore del terremoto che violentemente ha colpito il Marocco», papa Francesco esprime «la sua comunione nella preghiera di fronte a questo disastro naturale». «Triste per questo evento», si legge in un telegramma di cordoglio per le vittime inviato tramite il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, il Pontefice manifesta la sua «profonda solidarietà a coloro che sono toccati nella carne e nel cuore da questa tragedia»: prega «per il riposo dei defunti, per la guarigione dei feriti e per la consolazione di chi piange la perdita dei propri cari e della propria casa». Francesco chiede a«ll'Altissimo di sostenere i marocchini in questa prova e offre il suo incoraggiamento alle autorità civili e ai servizi di soccorso».

Il bilancio delle vittime sale a 820

Il bilancio delle vittime del violento terremoto che ha colpito il Marocco la notte scorsa è aumentato a quota 820: lo scrive il media marocchino Medias24 sul suo sito. I feriti, aggiunge, sono almeno 672, di cui 205 in gravi condizioni.

Terremoto, il punto alle 11.30

Sono 632 le vittime del terremoto in Marocco, o almeno questo è l'ultimo devastante bilancio, che rischia di aggravarsi, nella mattina che segue la notte di terrore tra i crolli e il panico per il sisma di magnitudo 7 che ha colpito una zona a circa 70 chilometri da Marrakesh. Al momento si contano 329 feriti, tra questi «nessun italiano» ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani che è in contatto costante con l'ambasciata a Rabat e il consolato a Marrakech per dare massima assistenza ai nostri connazionali: ne risultano circa 200 sul territorio nazionale. «La prima cosa importante è contattare tutti gli italiani. Seguiamo minuto per minuto l'evolversi per la situazione», ha sottolineato il titolare della Farnesina. Mentre la premier Giorgia Meloni ha garantito «la piena disponibilità dell'Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza». Una vicinanza a Rabat espressa da più parti, a partire dall'Ue che si dice pronta a fornire al Marocco «tutta l'assistenza necessaria». Le condoglianze arrivano da più parti, anche da Vladimir Putin che le ha rivolte al «popolo amico» del Marocco dopo il terremoto. E dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. I sismografi hanno registrato la scossa alle 23.11 di venerdì 8 settembre. L'epicentro è stato localizzato nel centro del Paese, a 16 chilometri del villaggio Tata N'Yaaqoub, nel municipio di Ighil, 72 chilometri a sud-ovest di Marrakesh. La scossa però è stata sentita lungo tutta la dorsale dell'Atlante, a Merzouga, una delle porte del deserto, Taroudant, Essaouira e Agadir e dall'altro versante della catena montuosa a Casablanca, fino a Rabat. Il movimento ondulatorio è durato circa 30 secondi. Poi la difficoltà nel raccogliere le informazioni dai territori più remoti, come i paesi che punteggiano l'Atlante che sono molto poveri, spesso senza collegamento internet, dove le case sono costruite con il caratteristico muro a pisé, realizzato in paglia, fango e sassi. Da subito poi grande paura nella medina di Marrakesh, dove le parti più fragili delle mura che circondano il centro storico sono crollate. Si segnalano danni anche nella kasbah e crolli di abitazioni nella zona a nord est. Nella città nuova ci sono crepe nel campanile della chiesa cattolica di Gueliz. Crolli di facciate a Essaouira, sull'Oceano atlantico e a Ouarzazate, nel centro Sud.

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Tajani: «Duecento italiani in quella zona, non abbiamo notizie di feriti»

«Il sisma è avvenuto nella zona di Marrakech. Sono circa 200 gli italiani che erano al momento della scossa in quella parte del Marocco. Al momento non abbiamo notizie di italiani feriti». Ad annunciarlo su Omnibus-La 7 è stato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. «La nostra ambasciata a Rabat, il nostro consolato a Casablanca, il nostro consolato onorario a Marrakesh si sono subito mobilitati», ha aggiunto. «Dall'unità di crisi del ministero degli esteri sono stati inviati messaggi a tutti gli italiani».

Il bilancio delle vittime si aggrava: 632 morti e 329 feriti

Si aggrava il bilancio del sisma che ha colpito il Marocco: le vittime sarebbero 632, 329 i feriti, stando al ministero dell'Interno di Rabat citato dall'emittente Al Aoula. Tra i feriti, ha precisato la Tv, 51 versano in gravi condizioni.

Lorenzo Fontana: «Profondo cordoglio per le vittime»

«Esprimo profondo cordoglio per il terremoto che ha colpito il Marocco. Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime, alle quali desidero rivolgere sentite condoglianze, ai feriti, alle istituzioni e al popolo marocchino». Lo dichiara il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, a margine del G7 dei Presidenti delle Camere Basse a Tokyo.

Centro ricerca di Rabat: scossa di magnitudo 7, la più grave nella storia

Il sisma che ha colpito il Marocco nella tarda serata di ieri ha avuto magnitudo 7 sulla scala Richter secondo il Centro nazionale per la ricerca scientifica e tecnica (Cnrst) di Rabat.

Si tratta del terremoto più grave che abbia mai colpito il paese, secondo i media. Secondo il Us Geological Survey la scossa ha avuto magnitudo 6,8 della scala Richter.

Meloni: «Italia disponibile a dare sostegno al Marocco»

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oggi a Nuova Delhi per il Vertice G20, ha appreso con dolore il tragico bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco». Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. «Meloni - si spiega - ha espresso vicinanza e solidarietà al Primo Ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la piena disponibilità dell'Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza».

Squadre di soccorso ostacolate dai blocchi lungo le strade

Le squadre di soccorso al lavoro in Marocco dal momento della scossa che ieri sera ha ucciso 296 persone hanno difficoltà a raggiungere le aree più colpite dal sisma a causa dei danni e dei blocchi presenti lungo le strade. A renderlo noto è stata l'emittente statale Al Aoula.

Il sisma ha danneggiato parte delle mura di Marrakech

Il potente sisma che ha colpito il Marocco facendo almeno 296 vittime ha danneggiato parte delle storiche mura della città di Marrakech. Erette intorno al 1120, per difendere la città dagli attacchi delle tribù berbere del sud, le mura sono lunghe 10 chilometri e contano 18 porte. A dare la notizia dei danni alle storiche mura è stata l'emittente televisiva statale Al Aoula.

Paura a Marrakech, il momento della scossa: crolla una palazzina

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Terremoto Marocco, cosa sappiamo fino ad ora

Secondo un rapporto preliminare del ministero degli Interni del Marocco, sono morte almeno 296 persone. Il potente terremoto è stato registrato con una magnitudo di 6,8 e il suo impatto è stato avvertito nelle città di tutto il Marocco. La scossa è avvenuta poco dopo le 23:00 ora locale (22:00 GMT) a una profondità ridotta, a circa 71 km (44 miglia) a sud-ovest di Marrakesh.

Marrakesh, città storica molto amata dai turisti, sembra essere stata duramente colpita, con immagini di macerie nelle strade e persone costrette ad accamparsi all'aperto. Ci sono state anche interruzioni di corrente. Si dice che le persone siano rimaste intrappolate sotto edifici in rovina e, secondo quanto riferito, gli ospedali locali hanno registrato un afflusso di arrivi.

 

Charles Michel: «Terribili notizie, Ue pronta ad aiutare»

L'Ue è pronta ad aiutare il Marocco, colpito da un devastante terremoto. Lo ha scritto su X da Nuova Delhi, dove si trova per il G20, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. «I miei pensieri sono con tutti quelli colpiti da questa tragedia e con i soccorritori coinvolti nelle operazioni di ricerca», ha detto Michel, definendo «terribili» le notizie sul sisma. «L'Ue è pronta a sostenere il Marocco in questi momenti difficili», ha assicurato.

 

Scholz: notizie terribili, i nostri pensieri vanno alle vittime del sisma

Con un post su X il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha commentato da Nuova Delhi, dove si trova per il G20, la notizia del terremoto che in Marocco ha provocato 296 vittime: «Queste sono notizie terribili in arrivo dal Marocco. In queste ore difficili, i nostri pensieri vanno alle vittime del devastante sisma, le nostre condoglianze a quanti sono stati colpiti da questo disastro naturale».

 

Modi: "Addolorato per la perdita di vite umane"

«Estremamente addolorato per la perdita di vite umane a causa del terremoto in Marocco. In quest'ora tragica, i miei pensieri vanno al popolo marocchino». Lo ha scritto su X il premier indiano Narendra Modi, dopo il sisma devastante che ha causato finora la morte di 296 persone. «L'India - ha assicurato - è pronta a offrire tutta l'assistenza possibile al Marocco in questo momento difficile».

 

 

Le vttime e i danni, primo bilancio del terremoto in Marocco

Il primo bilancio è stato fatto dal ministro dell'Interno marocchino. I sismografi hanno registrato la scossa alle 23.11 di venerdì 8 settembre. L'epicentro è stato localizzato al centro del paese, a 16 chilometri del villaggio Tata N'Yaaqoub, nel municipio di Ighil, 72 chilometri a sud-ovest di Marrakech. La scossa però è stata sentita lungo tutta la dorsale dell'Atlante, a Merzouga, una delle porte del deserto, Taroudant, Essaouira e Agadir e dall'altro versante della catena montuosa a Casablanca, fino a Rabat. Il movimento ondulatorio è durato circa 30 secondi.

 

 

Ingenti i danni materiali. Sono state mobilitate le forze dell'ordine, la protezione civile e il personale medico e paramedico per predisporre un eventuale piano di emergenza. Il bilancio del sisma si aggiorna di minuto in minuto, man mano che arrivano i dati dalle città e soprattutto dalle località di montagna vicine all'epicentro. I paesi che punteggiano l'Atlante sono molto poveri, spesso non hanno collegamento internet e le case sono costruite con il caratteristico muro a pisé, realizzato in paglia, fango e sassi. Grande paura soprattutto nella medina di Marrakech, dove le parti più fragili delle mura che circondano il centro storico sono crollate. Hanno ceduto alcune abitazioni, nella piazza Jamaa el Fna è crollato il minareto di una piccola moschea vicino allo storico 'Café de Francè. Si segnalano danni nella kasbah di Marrakech e crolli di abitazioni nella zona a nord est. In città nuova ci sono crepe nel campanile della chiesa cattolica di Gueliz. Crolli di facciate a Essaouira, sull'Oceano atlantico e a Ouarzazate, nel centro Sud. In migliaia si sono riversati per le strade della città nuova di Marrakech e nei vicoli della medina, in preda al panico. Elettricità e collegamento internet sono mancati a lungo. Il centralino dell'ambasciata italiana a Rabat ha ricevuto numerose chiamate soprattutto da parte di turisti che chiedono di rientrare a casa. Al momento gli aeroporti sono chiusi e riapriranno sabato mattina.

Una forte scossa di terremoto - magnitudo 7 della scala Richter - ha colpito la regione di Marrakech, in Marocco, provocando centinaia di morti.


Ultimo aggiornamento: Domenica 10 Settembre 2023, 09:50
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