La Russia minaccia ancora: «Guerra nucleare se l'Ucraina attacca la Crimea». Kiev: «Ignorateli, la libereremo»

La risposta di Mosca agli attacchi di Kiev alla Crimea o a qualsiasi altra regione russa «profonda» sarà dura e convincente, ha detto l'ex presidente Medvedev

La Russia minaccia ancora: «Guerra nucleare se l'Ucraina attacca la Crimea». Kiev: «Ignorateli, la libereremo»

Il fantasma della guerra nucleare continua a togliere il sonno all'Europa. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitrij Medvedev, in un'intervista ripresa dalla Tass, minaccia l'uso di armi nucleari contro l'Ucraina se Kiev dovesse attaccare regioni russe: la risposta di Mosca agli attacchi di Kiev alla Crimea o a qualsiasi altra regione russa «profonda» sarà dura e convincente, ha detto.

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Russia: useremo armi nucleari contro Kiev

Le parole di Medvedev, ex presidente della Russia negli anni in cui Putin non poteva ricandidarsi per legge (ma restò comunque capo del governo), fanno venire i brividi. «Secondo la nostra dottrina nucleare, la Russia può usare armi nucleari se armi nucleari o di altro tipo di distruzione di massa vengono usate contro la Russia o i suoi alleati, se riceve informazioni verificate sull'avvio di missili balistici per attaccare la Russia o i suoi alleati, in caso di aggressione convenzionale se l'esistenza dello Stato è in pericolo». 

Medvedev ha spiegato che la Russia non si pone restrizioni e, a seconda della natura delle minacce, può usare tutti i tipi di armi, «in conformità con i nostri documenti dottrinali, compresi i Principi fondamentali della deterrenza nucleare». «Posso assicurarvi che la risposta sarà rapida, dura e convincente», ha aggiunto. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo ha poi definito errata l'opinione dei politici occidentali, che ritengono che il trasferimento di armi in Ucraina per attacchi sul territorio russo contribuirà a una soluzione diplomatica della situazione: «Il risultato sarà esattamente l'opposto. In questo caso, non ci saranno negoziati, ci saranno solo attacchi di rappresaglia. Tutta l'Ucraina rimasta sotto il dominio di Kiev brucerà», ha detto.

Kiev: ignoratelo, libereremo la Crimea

«La legge internazionale parla chiaro. L'Ucraina può liberare i suoi territori utilizzando qualsiasi strumento. La Crimea è Ucraina. Pertanto, le minacce da parte dei funzionari russi con »attacchi di rappresaglia« sono solo una conferma dell'intenzione di commettere omicidi di massa e un tentativo di spaventare nello stile tradizionale russo.

Ignorate sempre Medvedev». Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mikhaylo Podolyak, dopo le parole del funzionario russo secondo cui Mosca «può usare armi nucleari se armi nucleari o di altro tipo di distruzione di massa vengono usate contro la Russia o i suoi alleati».

Germania: abbiamo prove di crimini di guerra

La Germania ha raccolto prove di crimini di guerra in Ucraina: lo ha detto il procuratore generale Peter Frank al quotidiano Welt am Sonntag, aggiungendo di vedere la necessità di un processo a livello internazionale. «Attualmente, ci stiamo concentrando sulle uccisioni di massa a Bucha o sugli attacchi contro le infrastrutture civili ucraine», ha dichiarato Frank, aggiungendo che finora i procuratori dispongono di prove «a tre cifre». Alla domanda su chi dovrebbe essere processato, Frank ha risposto: i leader della Russia e coloro che attuano le decisioni al più alto livello militare dovrebbero essere chiamati a rispondere.

«Ci stiamo preparando per un eventuale successivo processo giudiziario, sia noi in Germania, sia con i nostri partner stranieri, sia davanti a un tribunale internazionale», ha affermato il procuratore generale tedesco. La Germania ha iniziato a raccogliere prove nel marzo 2022 per perseguire possibili crimini di guerra, anche intervistando i rifugiati ucraini e valutando le informazioni disponibili pubblicamente, ha spiegato, aggiungendo che i procuratori tedeschi non stavano ancora indagando su individui specifici.

L'Ucraina e i suoi alleati occidentali hanno accusato le forze russe di aver commesso atrocità a Bucha, una città satellite di Kiev, subito dopo l'invasione dello scorso febbraio. Mosca ha negato l'accusa. La Russia ha anche preso di mira infrastrutture chiave in Ucraina, ma nega di aver deliberatamente colpito i civili. Kiev sta spingendo per la creazione di un tribunale speciale per perseguire i leader militari e politici russi che ritiene responsabili dell'inizio della guerra. La Corte penale internazionale ha avviato una propria indagine su presunti crimini contro l'umanità e crimini di guerra pochi giorni dopo l'invasione di Mosca del 24 febbraio, ma non ha la giurisdizione per perseguire l'aggressione in Ucraina. Il capo della Commissione europea Ursula von der Leyen, in visita a Kiev, ha dichiarato giovedì che un centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione in Ucraina dovrebbe sorgere all'Aia.


Ultimo aggiornamento: Sabato 4 Febbraio 2023, 15:10
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