La riapparizione di Kim ha marcato la difficoltà nel capire le vicende interne dello Stato eremita, a partire dalle sorti della leadership, considerando che l'ultima apparizione di Kim era dell'11 aprile, a capo del Politburo del Partito dei Lavoratori. Le foto, tra l'altro, lo hanno mostrato mentre parla con i funzionari della fabbrica e, sempre sorridente, ispeziona l'impianto, facendo cadere le voci che lo davano come incapace di camminare. Con lui una serie di funzionari di vertice: la sorella Kim Yo-jong, e poi Pak Pong-ju, vicepresidente del Comitato centrale del Partito e il premier Kim Jae-ryong. Assente il numero due della nomenclatura, Choe Ryong-hae.
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Kim e i funzionari non indossano le mascherine di protezione anti-coronavirus, a differenza di quanto fatto da tutti i lavoratori dell'impianto schierati di fronte al palco delle autorità.
Non è raro che Kim scompaia dagli occhi del pubblico. Dopo la sua apparizione a un concerto del 25 gennaio a Pyongyang per celebrare il Capodanno lunare, il supremo comandante è stato assente per tre settimane fino a quando i media statali hanno conto della sua visita al Palazzo del Sole della capitale per commemorare il compleanno del 16 febbraio del padre Kim Jong-il, morto a dicembre 2011. La sua più lunga è avvenuta a settembre del 2014, quando scomparve per 40 giorni e tornò zoppicante e accompagnandosi con un bastone. L'intelligence di Seul appurò che si sottopose alla rimossa una ciste dalla caviglia.
Ultimo aggiornamento: Sabato 2 Maggio 2020, 07:30
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