LA GIORNATA

Guerra Ucraina, Mosca: ricevuti dalla Wagner 2mila equipaggiamenti militari. Meloni: «Kiev nella Nato quando ci saranno le condizioni»

Le ultime notizie sul conflitto nel cuore dell'Europa

La stampa russa: "Prigozhin e Wagner riabilitati"

Evgheny Prigozhin e la sua Wagner sono stati riabilitati da Vladimir Putin, scrive il quotidiano russo Nezavissima Gazeta secondo cui quello che era stato presentato come un ammutinamento armato viene ora descritto, dai commentatori filo Cremlino, come una umile richiesta in forma di ammutinamento. Ma materiale compromettente su Prigozhin viene presentato in diversi servizi delle televisioni pubbliche. E questo segnala uno scontro fra le elite.

Prigozhin «curato per un tumore all'addome», la stanza anti-Covid e la dieta rigorosa del capo della Wagner: cosa sappiamo

Mosca: Wagner ci ha consegnato 2mila equipaggiamenti militari

Il Gruppo Wagner ha consegnato alle forze armate russe oltre 2mila pezzi di equipaggiamento militare e armi. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo citato da Interfax. Secondo quanto riportato, nell'arsenale si troverebbero carri armati, Mlrs, sistemi di difesa aerea e obici, oltre a 2.500 tonnellate di munizioni e circa 20 mila armi leggere. Le armi consegnate dalla Wagner saranno stoccate per la manutenzione, riporta la Tass, che aggiunge anche come siano stati consegnati anche equipaggiamenti mai utilizzati in battaglia.

Nato, Meloni: "Lavoriamo tutti insieme"

«Il vertice si tiene in un momento storico eccezionale, non poteva non prendere decisioni connesse a questo momento. La guerra in Ucraina ha avuto pesanti ripercussioni soprattutto sui Paesi in via di sviluppo. Torno all’Africa, non perche abbiamo un’ossessione, ma perche e uno dei quadranti su cui si vedono le conseguenze della guerra e tutto si ripercuote anche sull’Europa. Viviamo in un contesto nel quale essendo il mondo e interconnesso, va vista la scacchiera nel suo complesso. Bisogna tenere conto del tema delle catene di approvvigionamento strategico, un tema su cui dobbiamo lavorare insieme». Lo dice la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa al termine del vertice Nato a Vilnius.

Meloni: "Ucraina nella Nato quando ci saranno le condizioni"

«Passi in avanti importanti per il futuro accesso dell'Ucraina nella Nato. È stato snellito il percorso di adesione, pur ribadendo che l'Ucraina entrerà nella Nato quando le condizioni lo permetteranno». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa al termine del vertice Nato a Vilnius.

Meloni: "L'Italia rivendica il suo ruolo nella Nato"

«L'Italia sostiene gli adattamenti in corso della Nato come confermato dagli importanti contributi nel fianco orientale e nel Mediterraneo. Abbiamo rivendicato il nostro ruolo nell'Alleanza e l'attenzione che va data al fianco orientale ma chiesto anche maggiore attenzione al fianco sud». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa al termine del vertice Nato a Vilnius.

Zelensky: "Garanzie di sicurezza dal G7"

Ottenendo garanzie di sicurezza dal G7 «sulla via verso la Nato, la delegazione ucraina porta a casa una significativa vittoria per l'Ucraina, per il nostro Paese, per il nostro popolo, per i nostri figli. Apre per noi opportunità di sicurezza assolutamente nuove; ringrazio tutti quelli che lo hanno reso possibile». Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a Vilnius al termine del primo Consiglio Nato-Ucraina.

G7: "Se Mosca attaccherà, aiuteremo Kiev"

«In caso di un futuro attacco armato russo, intendiamo consultarci immediatamente con l'Ucraina per determinare le azioni successive più appropriate. Intendiamo, in conformità con i nostri rispettivi requisiti legali e costituzionali, fornire all' Ucraina un'assistenza rapida e prolungata in materia di sicurezza, equipaggiamenti militari moderni nei domini terrestre, marittimo e aereo e assistenza economica, imporre alla Russia costi economici e di altro tipo». Lo si legge nella dichiarazione del G7 vista dall'ANSA.

G7, l'Ucraina si impegna ad attuare riforme

Da parte sua l'Ucraina si impegna a «contribuire positivamente alla sicurezza dei partner e rafforzare le misure di trasparenza e responsabilità per quanto riguarda l'assistenza dei partner». Lo si legge nella dichiarazione del G7 sulla garanzie di sicurezza, nel quale figura un capitolo dedicato alle responsabilità previste da Kiev. I Paesi del G7 indicano che è necessario «proseguire l'attuazione delle riforme delle forze dell'ordine, del sistema giudiziario, della lotta alla corruzione, della governance aziendale, dell'economia, del settore della sicurezza e della gestione dello Stato, che sottolineano l'impegno del Paese nei confronti della democrazia, dello Stato di diritto, del rispetto dei diritti umani e della libertà dei mezzi di comunicazione, e che portano l'economia del Paese su un percorso sostenibile». Servirà poi «promuovere le riforme e la modernizzazione della difesa, anche rafforzando il controllo civile democratico delle forze armate e migliorando l'efficienza e la trasparenza delle istituzioni e dell'industria della difesa ucraina».

«L'Ue e i suoi Stati membri sono pronti a contribuire a questo sforzo e prenderanno rapidamente in considerazione le modalità di tale contributo; questo sforzo sarà portato avanti mentre l' Ucraina persegue un percorso verso la futura adesione alla comunità euro-atlantica. «Altri Paesi che desiderano contribuire a questo sforzo per garantire un' Ucraina libera, forte, indipendente e sovrana possono aderire alla presente Dichiarazione congiunta in qualsiasi momento».

Il G7: "Fornitura a Kiev di jet e altre armi"

«Ciascuno di noi lavorerà con l'Ucraina su impegni e accordi di sicurezza specifici, bilaterali e a lungo termine». Lo si legge nel documento del G7 per l'Ucraina, visto dall'ANSA. L'obiettivo è garantire che Kiev possa «difendersi oggi» e «scoraggiare l'aggressione russa in futuro» attraverso la fornitura continua di «equipaggiamento militare moderno, nei domini terrestre, aereo e marittimo, dando priorità alla difesa aerea, all'artiglieria e al fuoco a lungo raggio, ai veicoli blindati e ad altre capacità chiave, come l'aviazione da combattimento - e promuovendo una maggiore interoperabilità con i partner euro-atlantici».

«Oggi stiamo avviando negoziati con l'Ucraina per formalizzare - attraverso impegni e accordi di sicurezza bilaterali allineati a questo quadro multilaterale, in conformità con i nostri rispettivi requisiti legali e costituzionali - il nostro sostegno duraturo all' Ucraina mentre difende la sua sovranità e integrità territoriale, ricostruisce la sua economia, protegge i suoi cittadini e persegue l'integrazione nella comunità euro-atlantica. Daremo ordine ai nostri team di iniziare immediatamente queste discussioni», si legge nel testo.

Zelensky: "Pronti ad entrare nella Nato dopo la guerra"

«Dai colloqui di oggi capisco che le condizioni necessarie per l'ingresso nella Nato saranno raggiunte quando ci sarà la pace in Ucraina». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. «Capiamo che alcuni hanno paura di parlare di membership ora perché nessuno vuole una guerra mondiale ed è comprensibile.

Ma abbiamo bisogno di avere segnali», ha aggiunto Zelensky.

Sunak d'accordo con Zelensky: le garanzie G7 non bastano

Le garanzie di sicurezza promesse dal G7 all'Ucraina a margine del vertice Nato di Vilnius sono «importanti», ma «non possono sostituire» l'adesione di Kiev all'Alleanza Atlantica. È l'opinione concorde di Volodymyr Zelensky e del primo ministro britannico Rishi Sunak, certificata da una nota di Downing Street diffusa oggi dopo un faccia a faccia. Nell'incontro si è parlato di «progressi nella controffensiva» contro le forze russe e del «nuovo pacchetto» di aiuti militari annunciati da Londra. Quanto alle garanzie del G7, i due leader le hanno citate come un punto di partenza su cui «costruire» altro «quanto prima possibile».

Stoltenberg, Ucraina vicina alla Nato mai come ora

«Caro Volodymr, è un onore averti qui al summit Nato: quando Putin ha invaso l'Ucraina ha sottostimato il coraggio del popolo ucraino e la determinazione della leadership ucraina, ma anche l'unità della Nato. Il summit di Vilnius marca l'inizio di una nuova relazione con l'Ucraina. L'Ucraina è vicina alla Nato come mai prima d'ora». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Kiev: sconosciute le condizioni per aderire alla Nato

«Le condizioni per l'adesione dell'Ucraina alla Nato sono sconosciute. Non sappiamo quali siano. Non ce ne sono. Questo è il problema. Cioè, quando saranno soddisfatte le condizioni? Quali sono le condizioni? Chi dovrebbe formularle? Quali sono?», ha dichiarato il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, come riportano i media ucraini.

Spari e un incendio a Sebastopoli

Esplosioni e sparatorie in contemporanea in diverse zone di Sebastopoli, città della Crimea, la penisola annessa unilateralmente dalla Russia nel 2014. Lo riporta Rbc-Ucraina citando il canale Telegram Chp/Sevastopol che riferisce anche di un incendio scoppiato in mattinata.

Zelensky: discutere di garanzie prima che di Nato

«Voglio discutere con i partner della Nato delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina nel suo cammino verso la Nato». Lo ha detto il presiente ucraino Volodymyr Zelensky arrivando al summit di Vilnius

Tajani: adesione dell'Ucraina alla Nato di fatto c'è

«La decisione di far entrare l' Ucraina nella Nato di fatto c'è, il punto è quando. Non certamente durante la guerra per i rischi di escalation: abbiamo tutti pensato di far aderire Kiev dopo la fine della guerra. Stiamo aiutando Kiev a difendere la propria indipendenza, il proprio territorio. La pace non può prescindere dal fatto che i soldati russi lascino l' Ucraina. Sulla fine della guerra, è difficile capire che cosa intenda fare Mosca. Noi vogliamo che gli ucraini riescano a riconquistare parti importanti del loro territorio». Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rtl in diretta da Vilnius

Kishida: Giappone e Nato approfondiscano legami

«Il Giappone e la Nato condividono valori e obiettivi strategici e devono approfondire i legami. Vedo dunque con favore il nostro recente accordo di cooperazione: oggi vogliamo avere discussioni approfondite sull'Indopacifico». Lo ha detto il premier giapponese Fumio Kishida arrivando al summit della Nato a Vilnius

Lavrov: la guerra non si fermerà, Occidente rinunci ai suoi piani

Lo scontro armato in Ucraina continuerà fino a quando l'Occidente non rinuncerà ai piani per dominare e sconfiggere Mosca, ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in un'intervista al quotidiano indonesiano Kompas. L'obiettivo dell'«Occidente guidato dagli Stati Uniti» è rafforzare la sua egemonia globale, ha dichiarato Lavrov, arrivato a Jakarta per partecipare al vertice dell'Asia orientale e al forum regionale dell'Asean. «Perché lo scontro armato in Ucraina non finisce? La risposta è molto semplice: continuerà fino a quando l'Occidente non rinuncerà ai suoi piani per preservare il suo dominio e superare il suo desiderio ossessivo di infliggere alla Russia una sconfitta strategica per mano dei suoi burattini di Kiev», si legge nella trascrizione dell'intervista pubblicata sul sito del ministero degli Esteri russo. «Per il momento, non ci sono segnali di cambiamento in questa posizione», ha concluso Lavrov.

Londra: oggi le garanzie di sicurezza del G7 per l'Ucraina

Oggi, a margine del vertice Nato, i partner del G7 dovrebbero concordare un importante quadro internazionale per gli accordi di sicurezza a lungo termine dell'Ucraina. Lo fa sapere Downing Street in una nota. La dichiarazione congiunta, che dovrebbe essere firmata da tutti i membri del G7, stabilirà come gli alleati sosterranno l'Ucraina nei prossimi anni per porre fine alla guerra e per scoraggiare e rispondere a qualsiasi attacco futuro. «È la prima volta che un numero così elevato di Paesi concorda un accordo di sicurezza globale a lungo termine di questo tipo con un altro Paese», si legge. I firmatari della Dichiarazione congiunta assumeranno impegni bilaterali di sicurezza a lungo termine per l'Ucraina, con l'obiettivo di costruire un'Ucraina in grado di difendere la propria sovranità territoriale oggi e in futuro. «Mentre l'Ucraina compie progressi strategici nella sua controffensiva e il degrado delle forze russe inizia a infettare la prima linea di Putin, stiamo intensificando i nostri accordi formali per proteggere l'Ucraina a lungo termine», sostiene il premier britannico Rishi Sunak

Nyt: Usa discute invio missili Atacms a Kiev

Discussioni segrete sono in corso nell'amministrazione statunitense riguardo al possibile invio di missili a lungo raggio Atacms in Ucraina: lo riporta il New York Times (Nyt), che cita due funzionari americani e uno europeo. I funzionari americani hanno avvertito che il loro arsenale Atacms è relativamente piccolo e che questi missili sono destinati ad altri piani militari del Pentagono, inclusa la penisola coreana, scrive il giornale. Secondo una portavoce della Lockheed Martin, solo circa 4.000 Atacms sono stati prodotti da quando il missile è stato sviluppato negli anni '80. Il Regno Unito ha inviato i missili da crociera a lungo raggio 'Storm Shadow' in Ucraina a maggio e la Francia ha promesso a Kiev gli stessi missili, che chiama Scalp, ricorda l'Nyt. I missili Atacms hanno una gittata di circa 300 km, sufficiente per colpire dal territorio ucraino anche obiettivi russi molto dietro le linee del fronte.

Attacco aereo su Kiev: distrutti tutti i droni russi

Le forze di Mosca hanno lanciato nella notte un attacco con droni kamikaze sulla città di Kiev e l'omonima regione: le forze di difesa aerea ucraine hanno distrutto tutti i velivoli russi nell'area della capitale. Lo ha reso noto l'Amministrazione militare di Kiev, come riporta Rbc- Ucraina. «Il nemico ha effettuato un altro attacco aereo sulla capitale. Secondo le informazioni preliminari, ha utilizzato nuovamente munizioni di sbarramento di tipo Shahed. Dopo più di una settimana di pausa, il nemico ha lanciato droni iraniani contro Kiev per il secondo giorno consecutivo. Il raid aereo è durato più di 2 ore», si legge nel messaggio dell'Amministrazione militare. Tutti gli obiettivi russi nello spazio aereo intorno a Kiev sono stati rilevati e distrutti dalle forze di difesa aerea di Kiev. Non ci sono ancora notizie di vittime o danni.

La Nato non dovrebbe tenere «l'intera situazione e l'Ucraina in un limbo quando si tratta di adesione»: lo ha detto ieri il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un'intervista a Bloomberg Television. Il commento segue la dichiarazione del Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine del primo giorno del vertice di Vilnius, secondo cui la Nato estenderà all' Ucraina l'invito ad entrare nell'Alleanza quando gli alleati saranno d'accordo e «le condizioni saranno soddisfatte». Kuleba ha sottolineato che c'erano già tutte le condizioni per far sì che l' Ucraina ricevesse un invito formale dagli alleati della Nato durante il vertice di Vilnius
Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Luglio 2023, 07:25
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