Quindicenne scomparsa da Capodanno, ritrovati teschio e ossa. La zia: «Potrebbe essere lei», e accusa il patrigno

La zia di Amy non sembra avere dubbi: "La sera di 15 anni fa è stato il compagno della madre a ucciderla"

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di Niccolò Dainelli

La zia di Amy Fitzpatrick non ha perso le speranze. La 15enne è scomparsa in Spagna la sera di Capodanno del 2008 e di lei ancora non ci sono tracce, almeno finora. Ma adesso il ritrovamento di un teschio, delle ossa e una valigia, infondono nella donna un convincimento: «Finalmente potremmo salutarla con un degno funerale», ha dichiarato la donna. 

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Scomparsa da 15 anni, la zia è sicura: «È suo lo scheletro»

La giovane Amy si trovava in vacanza con la mamma, il patrigno e il fratello - defunto successivamente - in Spagna a Mijas Costa, vicino a Fuengirola. Nella notte di Capodanno è svanita nel nulla: da quel momento di lei non si è saputo più niente. Ma potrebbe esserci una svolta nel caso.

Nella giornata di ieri, giovedì 11 maggio, infatti, è stato ritrovato parte di uno scheletro sulle colline vicine a Mijas e la zia non sembra avere dubbi: «Il corpo di Amy potrebbe essere stato lì per 15 anni», ha rivelato al Mirror Christine Kenny. «C'è la possibilità che possa essere Amy. Insieme ai resti del corpo, infatti, è stata ritrovata anche una borsa e Amy ne aveva una simile».

La polizia, però, non è dello stesso parere della donna. «Credono - racconta - che si tratti di una donna dai 25 ai 30 anni, a giudicare dalla struttura ossea.

Ma io non perdo la speranza». 

La ricerca continua

Zia Christine, qualora lo scheletro non sia di Amy, non ha alcuna intenzione di fermarsi. La donna è la sorella del papà di Amy e, nonostante il fratello si fosse separato dalla mamma della giovane, lei era molto legata a sua nipote. E la donna sembra avere anche pochi dubbi su chi la possa aver uccisa

Secondo la ricostruzione ufficiale di quella notte, Amy stava festeggiando in compagnia della sua amica Ashley e sua mamma Debbie, quando ha detto che doveva tornare per qualche minuto a casa sua, prima della mezzanotte del 1 gennaio 2008. 

Le accuse al patrigno

Da quel momento nessuno ha avuto sue notizie. L'amica e la madre hanno riferito che spesso parlava male del patrigno che odiava con tutta se stessa. «Probabilmente l'uomo era violento e quella notte è successo qualcosa quando l'ha vista rientrare a casa - confida la zia -. L'amica racconta che Amy aveva con sé il cellulare quella sera e poi dopo giorni è stato ritrovato in casa sua. Nessuno ha mai capito come sia stato possibile che il cellulare fosse rientrato in casa. La mamma, infatti, ha dichiarato che quella sera non l'ha più vista rincasare. Io continuo a pensare che il colpevole di tutto sia il patrigno di Amy, Dave Mahon».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Maggio 2023, 17:58
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