A caccia di oro e smeraldi a bordo del galeone San José

La Colombia: sì all’esplorazione del vascello affondato nel 1708 nel Mar dei Caraibi

A caccia di oro e smeraldi a bordo del galeone San José

di Mario Landi

Alla ricerca del tesoro sommerso, nelle acque del Mar dei Caraibi. È qui, al largo di Cartagena de Indias (Colombia) che il galeone spagnolo San José, venne affondato dai pirati inglesi nel giugno del 1708. Conteneva - secondo le cronache dell'epoca - oro, argento e smeraldi per un valore stimato in miliardi di dollari. Ora il governo colombiano di Gustavo Petro ha annunciato che «all'inizio del secondo semestre di quest'anno» inizierà l'esplorazione di uno dei vascelli più ricchi mai andati perduti nell'emisfero occidentale.

Secondo un comunicato ufficiale, l'indagine scientifica, che verrà condotta con un robot comandato da remoto a oltre 600 metri di profondità, costerà quasi 18 miliardi di pesos colombiani (circa 4,5 milioni di dollari) ed è stata presentata nell'ambito del simposio "Sfide e prospettive nell'investigazione del galeone San José" presso il Museo Navale dei Caraibi a Cartagena, dove sono stati affrontati temi legati alla gestione dei contesti archeologici in acque profonde, e alla conservazione del patrimonio culturale sommerso.

Dopo l'annuncio del ritrovamento del relitto, nel dicembre 2015, sono sorte controversie tra Colombia e Spagna poiché Madrid sostiene che, trattandosi di una nave battente la sua bandiera, è protetta dalle norme internazionali sulla proprietà. Il governo colombiano ha individuato la sua posizione precisa solo 8 anni fa: da allora e, per impedire possibili saccheggi, ha mantenuto il segreto sulla questione.

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Febbraio 2024, 06:45