L'idea di estendere a 10 anni il periodo per consentire ai privati di recuperare in detrazione le spese del superbonus 110 non sarà inclusa nel pacchetto di emendamenti riformulati al decreto superbonus. Questa ipotesi era stata presa in considerazione con l'obiettivo di aiutare coloro che hanno redditi più bassi, ma non verrà implementata. Tuttavia, sarà garantita la possibilità di utilizzare i crediti non ancora utilizzati in 10 rate annuali per le banche e le imprese che li hanno acquistati. Questa opportunità era già prevista dall'Aiuti quater.
Superbonus 110, il dettaglio della misura
L'emendamento relativo a banche e imprese parte da una misura introdotta dal decreto Aiuti quater che consentiva la fruizione in 10 anni (anziché in 4) dei crediti d'imposta derivanti dalle comunicazioni di cessione o di sconto in fattura non ancora utilizzati. L'Aiuti quater limitava questa possibilità ai crediti comunicati all'Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2022: ora l'emendamento estende questo termine fino al 31 marzo 2023. Viene inoltre esteso l'ambito dei lavori cui i crediti sono legati: non più solo quelli del superbonus 110%, ma anche quelli per il superamento e l'eliminazione di barriere architettoniche, misure antisismiche e ristrutturazioni edilizie.
#urso: «80% #incentivi auto andato a quelle prodotte all’estero. Vanno calibrati meglio per promuovere produzione in Italia» https://t.co/qLCVWvoRZd
— Il Messaggero (@ilmessaggeroit) March 26, 2023
Il Superbonus e le case popolari dimenticate
Superbonus, verso scudo rafforzato
Si va verso un ulteriore allargamento dell'esclusione dalla responsabilità in solido nell'acquisto dei crediti del superbonus, comprendendo tutti i cessionari che acquistano da una banca.
Ultimo aggiornamento: Domenica 26 Marzo 2023, 18:40
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