Il carrello della spesa sempre più vuoto, il portafoglio sempre più leggero e molte rinunce. Davanti ad un'inflazione da record che ha rincarato di oltre il 21% il costo dei beni alimentari e che non promette di arrestarsi prima dei prossimi due anni, gli italiani tagliano i consumi, a cominciare da quelli alimentari. Nel "Rapporto Coop 2023" su consumi e stili di vita, si calcola che le vendite siano scese del 3% nei primi sette mesi del 2023 e si stima che il 36% degli italiani intende ridurre i consumi nei prossimi mesi.
Meno 6.700 euro in due anni
Davanti agli scaffali le famiglie si fanno sempre più attente, si riduce la quantità acquistata, si privilegiano i discount e i prodotti non di marca.
Prezzi calmierati
Per questo il governo sta pensando di confermare il taglio del cuneo fiscale nella legge di bilancio e oggi è previsto un nuovo incontro al ministero delle Imprese con le associazioni dell'industria alimentare e dei beni di largo consumo per stringere un patto salva-spesa, un accordo che dal primo ottobre dovrebbe offrire un paniere di prodotti di prima necessità a prezzi calmierati nei negozi, super e ipermercati aderenti, contrassegnati da un bollino tricolore. Le associazioni dei consumatori restano scettiche.
Secondo Assoutenti «perché funzioni realmente, il paniere salva-spesa deve vedere seriamente impegnate tutte le parti in causa, dal commercio ai produttori, e deve portare ad un sensibile ribasso dei prezzi». Un ribasso del 10% sui prodotti del carrello della spesa, stima l'associazione, porterebbe a risparmi di 4 miliardi, pari a oltre 155 euro per la famiglia media nell'arco del trimestre.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Settembre 2023, 08:47
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