Ristori, boom di domande nei primi minuti di apertura della procedura

Ristori, boom di domande nei primi minuti di apertura della procedura
(Teleborsa) - E' scattata la corsa per aggiudicarsi gli ultimi ristori targati Mario Draghi, il contributo a fondo perduto previsto per le partite IVA, che saranno accreditati direttamente sul conto corrente o portati in detrazione, a seconda della preferenza, prevedibilmente in tempi rapidi, secondo l'auspicio dell'esecutivo. In soli 10 minuti si è registrato già un boom di 2.000 domande.

Lo ha confermato la viceministra all'Economia, Laura Castelli, ricordando che "da questa mattina è possibile presentare le domande di contributo, previsto dal decreto Sostegni, per tutte le imprese che hanno avuto un calo di fatturato".

A dare il via all'iter di immissione delle domande, che si chiuderà il 28 maggio 2021, è stato il Direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, aprendo il canale "Fatture e corrispettivi" del sito dell'agenzia. La procedura è telematica ed avviene compilando online l'apposito modello ed utilizzando le credenziali Spid, Cie o Cns o quelle rilasciate dall'Agenzia, ma è anche possibile servirsi dei consueti intermediari quali commercialisti e CAF.

Va ricordato che il contributo a fondo perduto è riconosciuto ad imprese e professionisti con fatturato fino a 10 milioni, che abbiano subito un calo di almeno il 30% nel 2020. L'ammontare del contributo varia in base a 5 scaglioni: da un massimo del 60% per la classe di fatturato più bassa ad un minimo del 20% per l'ultima colasse fino a 10 milioni. Per coloro che hanno avessero aperto la partita IVA nel 2020, non esistendo un termine di paragone con il 2019, è stato riconosciuto un contributo minimo di 1.000 o 2.000 euro.

Per il calcolo del fatturato è necessario considerare tutte le fatture emesse dal 1° gennaio al 31 dicembre e calcolare il fatturato medio mensile, in modo da consentire il calcolo del fatturato medio mensile anche a chi ha aperto la partita IVA nel 2019 (in questo caso di esclude il mese in cui è stata avviata l'attività). E' escluso chi non aveva partita IVA alla data del 23 marzo 2021, quindi chi aveva già chiuso l'attività alla data di approvazione del Dl Sostegni.
Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Marzo 2021, 12:15
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