Nadef, deficit sale al 5,3% a causa del superbonus. Meloni: «Nella manovra basta sprechi del passato»

Lo rilevano fonti di palazzo Chigi, dove è in corso il Consiglio dei ministri

Nadef, deficit sale al 5,3% a causa del superbonus. Meloni: «Nella manovra basta sprechi del passato»

Il deficit/pil nel 2023 sale dal 4,3% al 5,3% «interamente per l'effetto del superbonus 110%». Lo rilevano fonti di palazzo Chigi, dove è in corso il Consiglio dei ministri che deve varare la Nota di aggiornamento al Def. Ieri Eurostat ha classificato il superbonus pagabile per il 2023, con la conseguenza che le spese verranno tutte conteggiate nel deficit di quest'anno, portando all'incremento indicato nella Nadef.

La nota

«I bonus edilizi avranno un impatto negativo sui conti pubblici», spiega palazzo Chigi. «In assenza di questi, il debito sarebbe sceso di un punto percentuale all'anno. I bonus edilizi comportano un sostanziale incremento del fabbisogno pubblico nel corso dell'intera legislatura, riducendo gli spazi di manovra per finanziare interventi a favore dell'economia reale e delle famiglie». Con l'approvazione della Nadef, secondo quanto si apprende, il governo prevede «l'avvio dell'applicazione della delega fiscale per proseguire nella politica di riduzione delle tasse».

Meloni: basta sprechi del passato

«Abbiamo varato la Nadef, ovvero la cornice che definisce la prossima legge di bilancio.

Stiamo lavorando per scrivere una manovra economica all'insegna della serietà e del buon senso. E che mantenga gli impegni che abbiamo preso con gli italiani: basta con gli sprechi del passato, tutte le risorse disponibili destinate a sostenere i redditi più bassi, tagliare le tasse e aiutare le famiglie». Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni parlando di «alcuni importanti provvedimenti» approvati oggi dal Consiglio dei ministri.

Giorgetti: fatto le cose giuste

«Riteniamo di aver fatto le cose giuste con grande responsabilità«. Lo afferma il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, nella conferenza stampa che si tiene a palazzo Chigi dopo l'approvazione della Nadef da parte del Consiglio dei ministri. Il quadro generale di finanza pubblica »si ispira a una principio di serietà, responsabilità, si inserisce in un quadro più complessivo di ridiscussione delle regole del patto di stabilità, che in questo momento è in corso in sede europea, in cui l'Italia ha una posizione chiara di tipo negoziale«, aggiunge.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Settembre 2023, 21:23
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