Nessun condono nella Manovra per il premier. «Abbiamo in mente uno Stato alleato delle imprese e dei lavoratori, ma anche uno Stato amico di famiglie e cittadini», dice la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un videomessaggio all'assemblea di Confesercenti. Parla del taglio del cuneo e prosegue sul «pacchetto di norme denominato tregua fiscale. Anche qui, si sono dette e scritte tantissime cose su questa scelta. La verità è molto più semplice di quella che spesso viene raccontata - sottolinea - nessun condono o colpo di spugna, nella manovra ci sono norme di buon senso, vantaggiose per lo Stato, per le famiglie e per le imprese» e «sostegno all'economia reale».
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La tregua fiscale
«Le cartelle inferiori a mille euro notificate fino al 2015 -ha spiegato la premier- vengono stralciate, banalmente perchè il costo della riscossione sarebbe più alto rispetto a quello che si incasserebbe. Per tutte le altre cartelle si paga il dovuto, con una piccola maggiorazione e dando una maggiore possibilità di rateizzazione, ma tutti pagheranno il dovuto».
Il taglio del cuneo fiscale
«Abbiamo confermato il taglio del cuneo fiscale al 2 per cento per i redditi fino a 35mila euro, ma abbiamo anche portato il taglio del cuneo al 3 per cento per i redditi fino a 20mila euro.
L'aumento delle pensioni minime
«Il problema è già stato evidenziato. Ci vuole una copertura pari a un miliardo di euro. Si sta valutando di far decorrere questa misura da una certa età, cioè 75 anni». Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei Deputati, parlando dell'ipotesi di innalzare le pensioni minime ai microfoni di Agorà Rai Tre.
Ultimo aggiornamento: Martedì 13 Dicembre 2022, 19:17
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