Bankitalia, Visco: "Crisi senza precedenti e forte incertezza. Ma ce la faremo"
La crisi causata dal coronavirus - esordisce - è "senza precedenti nella storia recente", l'incertezza sulla ripresa "è forte" e quest'anno il PIL italiano potrebbe subire una contrazione tra il -9% e il -13%.
L'impatto della recessione e delle misure messe in campo per contenerne le conseguenze è forte sulle finanze pubbliche, ha proseguito, ricordando che nel quadro macroeconomico del Governo si prevede per il 2020 un disavanzo del 10,4% del PIL e un aumento del peso del debito pubblico sul prodotto di 21 punti percentuali, al 156 per cento. "Nel primo trimestre - ha chiarito- il PIL ha registrato una flessione dell'ordine del 5%" e gli indicatori disponibili ne segnalano una caduta ancora più marcata nel secondo".
Visco ha anche ricordato che la recessione legata alla pandemia da Covid-19 "avrà significative ripercussioni sul mercato del lavoro". Rispetto ad altri paesi gli effetti sull'occupazione sono contenuti in Italia dalla sospensione dei licenziamenti e dall'ampio ricorso alla Cassa integrazione guadagni, che ha finora coinvolto circa sette milioni di lavoratori, quasi la metà dell'occupazione privata alle dipendenze". "La partecipazione al mercato del lavoro è caduta di quasi 300.000 unità, scoraggiata dal peggioramento delle prospettive economiche e dalle limitazioni alla mobilità e alle attività produttive che persistono in alcuni settori", dice.
Ruolo centrale quello giocato dalla Banca centrale europea, il cui consiglio "è intervenuto con immediatezza" e soltanto a marzo e aprile ha portato a 10 miliardi il ritmo d'investimento in Btp e affini del primo programma di acquisti, a cui "si sono aggiunti ulteriori interventi, di ammontare anche più alto, nel contesto del nuovo programma di acquisti" denominato Pepp. La discesa dello spread Btp-Bund nelle ultime settimane "è confortante; riflette l'azione della politica monetaria e le iniziative europee per il sostegno dell'attività produttiva e il lavoro e per il rilancio degli investimenti". Ma il differenziale "è ancora quasi il doppio di quelli di Spagna e Portogallo, su valori che non trovano giustificazione nei fondamentali della nostra economia".
Non solo: l'esito della crisi nel quale il Paese, con il resto del mondo, è stato gettato dal coronavirus rischia di ampliare le forbici tra chi possiede di più e chi di meno. Nella relazione di via Nazionale si stima che la crisi economica porterà a una riduzione del reddito che per il 20% di famiglie con redditi inferiori ("il quinto più basso della distribuzione") sarà "due volte più ampia di quella subita dalle famiglie appartenenti al quinto più elevato" ovvero al 20% che ha redditi maggiori.
Un quadro dominato dall'incertezza, ma "l'economia italiana deve trovare la forza di rompere le inerzie del passato e recuperare una capacità di crescere che si è da troppo tempo appannata. Nonostante le profonde ferite della crisi e le scorie non ancora assorbite di quelle precedenti, le opportunità in prospettiva non mancano; il Paese ha i mezzi per coglierle". L'incertezza oggi è forte" ma - sottolinea il Governatore, "'oggi da più parti si dice si dice "insieme ce la faremo". Lo diciamo anche noi".
Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Maggio 2020, 11:15
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