Inchiesta Covid, Conte e Speranza tra gli indagati per le misure attuate durante la pandemia. Andrea Crisanti, microbiologo all'Università di Padova e ora senatore del Pd, che ha firmato la maxi consulenza depositata ai pm di Bergamo nell'indagine sulla gestione del Covid nella Bergamasca, ha commentato così la vicenda: «La motivazione principale mia e della Procura è stata restituire agli italiani la verità su quelli che sono stati i processi decisionali che hanno portato a determinate scelte. Con la consulenza è stata fornita una mappa logica su quello che è successo».
Imbarazzo per la fuga di notizie
«Il primo commento», dopo che ieri - mentre l'inchiesta di Bergamo si avviava verso la chiusura - sono circolati i nomi degli indagati, «è che questa situazione mi trova in grave imbarazzo, perché è una fuga di notizie quando i destinatari degli ipotetici avvisi di garanzia non hanno ancora ricevuto nulla e sono in una situazione di attesa e vulnerabilità, e non si possono difendere», dice Andrea Crisanti, che ha firmato la super consulenza per la procura di Bergamo impegnata in questi 3 anni nella ricostruzione delle prime fasi della pandemia Covid, in una delle aree più colpite dal virus. «In una situazione di questo genere - commenta Crisanti - penso che la sobrietà sia la cosa più giusta.
L'inchiesta
A tre anni di distanza dallo scoppio della pandemia di Covid che, tra febbraio e aprile 2020, ha straziato la Bergamasca con oltre 6 mila morti in più rispetto alla media dell'anno precedente, è stata chiusa l'inchiesta per epidemia colposa con 19 indagati tra cui l'ex premier Giuseppe Conte, l'ex ministro della Salute Roberto Speranza, il Governatore della Lombardia Attilio Fontana e l'ex assessore della sanità lombardo Giulio Gallera. Il procuratore aggiunto di Bergamo Cristina Rota con i pm Silvia Marchina e Paolo Mandurino, sotto la super visione del Procuratore Antonio Chiappani, hanno tirato le somme di una indagine con cui si è cercato di far luce e individuare le responsabilità di quella tragedia che ha lasciato una profonda ferita, e di cui è ancora vivo il ricordo delle lunghe file di camion dell'esercito con sopra le bare delle vittime da trasportare fuori regione per essere cremate.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Marzo 2023, 15:03
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