L'industria della cosiddetta “caccia in scatola” (canned hunting) sembra finalmente avere i giorni contati. Lo ha confermato ieri il Ministro dell'Ambiente sudafricano Barbara Creecy nel corso della conferenza stampa dedicata alla fauna selvatica del Paese. Già, ma cos'è la caccia in scatola? Il “canned hunting” è il termine con il quale si intende la caccia che deriva da prede, in questo caso leoni, frutto di allevamento. Forse non tutti sanno che, in Sudafrica, centinaia di pseudo fattorie allevano migliaia di leoni. Animali spesso detenuti in condizioni tremende con i cuccioli che, strappati in tenera età alle madri, prima sono “venduti” alle fotocamere dei turisti in cerca di tenerezza e poi, una volta adulti, quindi meno carini, vengono destinati ad essere sparati dai fucili di grosso calibro di cacciatori senza scrupoli alla ricerca di facili trofei.
Triste e barbara consuetudine che nel corso degli anni, ha anche significato il macabro commercio delle ossa dei felini trucidati o morti di stenti, destinate alla medicina tradizionale orientale.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Maggio 2021, 15:21
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