«Due mesi dopo – racconta – in trenta fra familiari, amici e dipendenti ci trovavamo a fare la nostra prima vendemmia; senza sapere neanche con quali forbici tagliare i grappoli». Nei primi sette anni il raccolto va ad aziende storiche della zona, ma poi vista la qualità di quei grappoli, nel 1999 padre e figlio decidono di ristrutturare il rustico e costruire una cantina. Nascono così gli Amarone Teste Dure, una Riserva che incarna il carattere di Mariano e Alfredo, e il Lussurioso, seguiti dal Ripasso Bugiardo, «scambiato – afferma Buglioni – per un Amarone da un esperto di vini che, una volta saputo si trattasse di un Ripasso disse: se non è un Amarone è un vino bugiardo», dal Valpolicella Superiore Imperfetto e dal Recioto Narcisista, oltre ad altre etichette di bianchi, rosati e spumanti. Non solo vino, ma anche ristorazione, sin dall’inizio dell’avventura.
«Le diffidenze iniziali – spiega – ci convinsero ad aprire un’osteria in centro a Verona (Osteria Del Bugiardo) per portare la cantina ai clienti.
Fu per noi un grande colpo di fortuna. Abbinare vino alla ristorazione e poi all’ospitalità (Dimora Buglioni Wine Relais) è stato fondamentale; se non lo avessimo fatto non avremmo riscosso questo successo in un tempo così breve». Questo sì che è turismo enogastronomico, senza compromessi, in perfetto stile Buglioni.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Maggio 2020, 06:00
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