Il lievito manca nei supermercati: ecco perché è difficile trovarlo
di Silvia Natella
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Secondo un sondaggio di Nextplora, un’agenzia che raccoglie dati per le aziende, a marzo il 71 per cento degli italiani intervistati ha fatto il pane in casa e il 76 per cento una torta, percentuali del 50 per cento superiori al normale. Anche la farina è diventata un bene prezioso, ma con un po' di fortuna è più facile trovarla. Le ragioni che si celano dietro la carenza di lievito sono anche nelle sue caratteristiche. Nella produzione industriale del lievito ci sono dei processi chimici e dei tempi che non si possono accelerare.
I lieviti sono esseri viventi microscopici del regno dei funghi, quello alimentare è il Saccharomyces cerevisiae - altrimenti detto lievito di birra - che aiuta a far gonfiare gli impasti dei prodotti da forno. Quando manca l'ossigeno il lievito fermenta trasformando producendo energia, anidride carbonica ed etanolo. Nelle bevande viene utilizzato l’etanolo, mentre nella lievitazione del pane l’anidride carbonica gonfia la pasta e l’etanolo evapora.
Il lievito di birra normalmente acquistabile nei negozi di alimentari o nei supermercati è compresso in panetti da 25 grammi; per usi professionali lo si trova disponibile in confezioni da 500 g; gli vengono addizionate sostanze nutrienti che servono a tenerlo in vita fino a quando non verrà utilizzato. Tutti questi processi, tuttavia, sono lenti e le industrie hanno dovuto aumentare i turni di lavoro per far fronte all'aumento delle richieste.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Aprile 2020, 12:09
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