Vandali al Santuario Madonna dello Splendore, il priore: servono le telecamere
di Francesco Marcozzi
L’episodio più grave risale al 2017 quando fu vandalizzata la statua della Madonnina collocata a ridosso del nuovo parcheggio al servizio del parcheggio. Nei pressi della statua, situata in una nicchia ricavata all’interno di un grosso ulivo, vennero trovati pochi cocci della testa e delle mani con il simulacro della Madonna che era stato decapito. Allora si pensò che la statua sarebbe servita per organizzare riti satanici. In realtà non venne mai ritrovata. Un altro episodio riguarda il taglio del tubo che porta l’acqua al prato antistante l’ulivo nel quale viene ospitata la statua. Ed ancora vanno ricordate le stelle sataniche dipinte sulla porta principale del Santuario che padre Simone fece cancellare prima che arrivassero i fedeli per la messa mattutina.
Altri episodi sono avvenuti nel corso di alcune notti. I vandali riuscirono a penetrare in chiesa e a raggiungere la dispensa dove erano conservati i cibi della mensa. I vandali o forse ladri non riuscirono a forzare la serratura ed allora conficcarono un coltello sulla porta riuscendo ad andar via indisturbati. Alla luce di questa lunga serie di fatti di cronaca padre Simone ha risolto un appello al sindaco: «Il Santuario ha bisogno di una telecamera».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Agosto 2020, 12:09
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