Elena Ceste, autopsia conferma morte violenta: ipotesi asfissia

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E' rimasto in silenzio quando lo hanno arrestato, Michele Buoninconti, il marito di Elena Ceste, accusato di averla uccisa. Lo hanno riferito i militari di Asti che hanno condotto le indagini e che ieri mattina si sono presentati presso l'abitazione dell'uomo a Costigliole d'Asti per arrestarlo. L'indagato si è preparato un borsone e dopo è stato portato via dai carabinieri. Intanto conferma l'ipotesi di una morte violenta l'esame autoptico depositato in procura ad Asti sul cadavere di Elena Ceste, eseguito dal medico legale consulente del pm astigiano Laura Deodato. La relazione conferma quanto era emerso dal lavoro eseguito dal medico legale dei familiari della Ceste, Roberto Testi. Ovvero che la donna non morì ne' per suicidio ne' per morte naturale o accidentale. Escluse queste due ipotesi, resta plausibile soltanto la tesi della morte violenta. Dall'analisi dei resti del cadavere trovati nel piccolo canale a poche centinaia di metri di distanza dalla villetta di Costigliole, si ipotizza - considerato anche l'elemento che le ossa trovate sono intatte - che Elena Ceste possa essere morta per asfissia.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Settembre 2016, 10:31
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