Variante Delta, boom di casi in vacanza. Allerta della Farnesina: viaggi all'estero rischiosi

Boom di casi in vacanza, alert della Farnesina: viaggi all'estero rischiosi

di Francesco Malfetano

In Europa Green Pass e vaccinazioni non bastano a contenere la variante Delta. E così, a stagione turistica ormai nel vivo, con migliaia di italiani pronti ad imbarcarsi verso le gettonatissime Spagna, Croazia, Grecia o Malta, la Farnesina è costretta a predicare cautela.

Il ministero degli Esteri, probabilmente scottato dai tanti casi di italiani bloccati in altri Paesi in quarantena e dalle loro polemiche sull'impossibilità di essere rimpatriati, ha deciso di intervenire con una nota. «Ogni spostamento può comportare un rischio di carattere sanitario» spiega il ministero: nel caso in cui si risultasse positivi al test per il Covid19 o anche solo se si è stati a contatto con una persona positiva, vanno seguite le norme disposte dalle autorità locali. In altre parole bisogna essere consapevoli che se in un ristorante di Barcellona o in un locale a Santorini si incrocia una persona positiva (e il ristoratore come dovrebbe tiene traccia dei clienti), si potrebbe essere costretti a sottoporsi a un tampone e ad un periodo di isolamento. Ma soprattutto bisogna tenere in conto che potrebbe essere «necessario sottoporsi ad un test molecolare o antigenico per l'ingresso in Italia o per il rientro nel nostro Paese da una destinazione estera» e quindi «i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo». A quel punto infatti non c'è Green Pass che tenga, bisognerà prolungare il soggiorno. Per questo la Farnesina «raccomanda di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all'estero, nonché di dotarsi di un'assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi al Covid».

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D'altro canto, oltre a restare bloccati in un altro Paese come già accaduto ai 300 studenti italiani ora a Dubai, c'è anche il pericolo di finire in quarantena in Italia. È successo ai 70 passeggeri di un volo tra Malta e Pescara atterrato mercoledì sera. A bordo sono stati trovati 9 positivi ma tutti i viaggiatori sono finiti in isolamento. Una misura drastica dettata dalla necessità di contenere i contagi di ritorno dalle ferie, già registrati in diverse regioni. Proprio nel pescarese ad esempio, nei giorni scorsi si è registrato un +422% di contagi con 33 nuovi casi, tra cui 16 di ragazzi rientrati dalla Spagna. Ma situazioni simili si stanno verificando ovunque. Da lunedì 7 casi del genere in provincia di Latina e 14 a Viterbo, 10 in Umbria (rientrati da Malta e Portogallo), 15 a Siracusa.

Oltre al mega-focolaio di Jesolo, in Veneto, dove un ragazzo rientrato dal Regno Unito, partecipando ad una festa dopo aver tenuto nascosta la positività riscontrata al di là della Manica, ha costretto in quarantena quasi 150 giovani.

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La mappa

D'altronde la mappa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) aggiornata a ieri non mente: l'Italia è verde con meno di 50 casi ogni 100mila abitanti mentre alcune tra le mete turistiche europee più frequentate dagli italiani no. Croazia, Grecia e la Costa Azzurra francese ad esempio sono arancioni con l'incidenza tra 50 e 200 e tassi di positività compresi tra l'1 e il 4%. Buona parte della Spagna invece, comprese le isole Canarie e le Azzorre, come anche Portogallo, Malta, Paesi Bassi e Cipro sono già rosse. Mentre le regioni spagnole Catalogna, Castilla e Navarra sono rosso scuro, in una situazione paragonabile (a livello di contagi ma per fortuna non di ospedalizzazioni) a quella registrata a inizio febbraio in Italia.

 

 
 

Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Febbraio 2023, 00:09
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