Terni. Pasqua, il commercio sorride: la sorpresa è il pampepato a tavola

Terni. Pasqua, il commercio sorride: la sorpresa è il pampepato a tavola

di Aurora Provantini

LA TENDENZA

L'uovo di Pasqua in tavola. Magari così in miniatura da mimetizzarsi con il tovagliato, ma rigorosamente di cioccolato e possibilmente con una sorpresa all'interno. Per i ternani è il Re della Pasqua. Infatti, col fatto che il cioccolato è aumentato del 40 per cento, lo comprano più piccolo. Scelgono il tipo di cioccolato - fondente, al pistacchio, al lampone, al caramello, al latte e se lo fanno preparare della cifra che dicono loro. Ci spendono dai 18 ai 100 euro, per un uovo artigianale, e le vendite sono esplose in questi giorni. Da Luca Calvani due settimane prima, ma lui è un cioccolatiere e da lui ci si va anche per decidere il tipo innesto e di decoro in anticipo e per concordare la grandezza del pacchetto che si potrà nascondere dentro.

IL BOOM

«Il boom è adesso, ma stiamo vendendo uova da almeno venti giorni. Tante uova davvero, almeno un trenta per cento in più rispetto alla Pasqua 2023 afferma Calvani nonostante il momento di crisi, non solo delle famiglie ma del cacao, che è arrivato a superare i seimila dollari a tonnellata. Ogni volta che facciamo un approvvigionamento, cioè ogni settimana, il prezzo varia. Comunque noi, intendo io e i colleghi di Terni, stiamo attenti a non far ricadere sul cliente finale gli ultimi aumenti. Anche perché il cioccolato sta fin troppo alto». Ma si vende più delle colombe. Anche quelle aumentate di prezzo, sempre a causa dei rincari delle materie prime, ma non si vendono a fette. Quindi per metterne una classica a centrotavola ci vogliono minimo 28 euro (per le farcite si arriva a spendere anche 40 euro). Comunque le colombe tengono bene il mercato.
«Non volano ma si vendono quanto le pizze dolci, che nel nostro territorio sono molto apprezzate e che costano un po' meno spiega Stefano Amici e sono comunque prodotti di pasticceria». «Per non parlare dei pampepati interviene Ivana Marchetti che produco tutto l'anno e che sto vendendo molto bene in questi giorni ». Il dolce Igp tipico del Natale, farà il suo debutto sulle tavole dei milanesi per Pasqua: «L' ho venduto a persone di fuori regione che lo hanno scoperto alla fiera di Milano e ad altre che andranno a passare le feste da amici in Lombardia». I cesti no. Quelle belle confezioni regalo con dentro la pizza di formaggio, quella dolce, la colomba, l'uovo di cioccolato e altri prodotti artigianali, non vanno più.
«Non è una questione di mode ma di capacità di spesa della famiglie argomenta Ivana Marchetti - che non rinunciano all'uovo di qualità a Pasqua o al panettone di pasticceria a Natale, ma oltre non possono andare. Infatti, per via degli aumenti, quest'anno stiamo vendendo uova molto piccole». A non far mancare quelle gigantesche ai ternani ci ha pensato l'amministrazione Bandecchi: ne ha fatte arrivare dieci nelle piazze centrali e alla Cascata. La sorpresa? Doppia. Un decoro urbano senz'altro originale ma anche il costo, che ricade sui cittadini.

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Marzo 2024, 09:23
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