«Posso abbracciare i prof?». E la Maturità finisce in lacrime
di Remo Gasperini
GLI STUDENTI
«E’ stata una bella emozione rientrare a scuola - dice Riccardo 5E -. Con quel che è successo non siamo riusciti a finire il programma ma dell’esame sono soddisfatto. Chi ho portato con me dentro? Mio fratello, per farmi coraggio. Ho deciso all’ultimo, ieri sera». Augusto, sempre al Volta, è arrivato accompagnato dalla mamma, pure lei diplomatasi nella stessa scuola di Piscille, ma ad assistere all’esame ha portato un amico molto allegro che alle spalle ha una maturità data cinque anni fa. E’ invece entrata da sola Marselda, indirizzo moda all’IIS Cavour Marconi-Pascal che un quarto d’ora prima ha ammesso: «Sono agitata, penso sia normale. Il periodo di lockdown è stato duro ma ce l’abbiamo fatta. Ho portato come elaborato la stilista Prada e ho con me anche un book con miei modelli. Spero di inserirmi subito nel mondo del lavoro». I VOLONTARI
Gli esami in sicurezza hanno visto impegnati tantissimi volontari, li ricorda Sandro Campana presidente Associazione carabinieri in congedo volontari della sezione di Perugia in servizio al Tecnologico Volta di Piscille: «Oltre la mia associazione operano il raggruppamento speciale di Protezione Civile, la Croce Rossa, il Gruppo comunale Perusia e altri gruppi come Corciano, il Cisom dei Cavalieri di Malta: siamo tutti nelle varie scuole del territorio. E’ dall’inizio dell’emergenza che non ci siamo fermati mai. Praticamente tutti i giorni o per i computer da consegnare alle scuole o a casa dei ragazzi: solo la mia associazione ha portato 329 computer facendo 7900 chilometri in un mese. E ancora abbiamo fatto servizio informativo all’ospedale, alle Asl, alla stazione dei treni e anche in centro durante la movida. Lo facciamo volentieri, per noi è una missione e ci dispiace che c’è chi pensa che abbiamo un interesse, invece è tutto volontariato gratuito. E’ bene ricordarlo».
IL FUTURO
Questo esame di maturità è stato etichettato anche come prova generale per il rientro a settembre ma le cose non stanno proprio così secondo i dirigenti scolastici. Dal Properzio di Assisi la presidente di commissione Maria Paola Sebastiani ammonisce: «In questi giorni, durante la maturità, la gestione sanitaria dei protocolli è impeccabile: mascherine, distanziamento, gel, tanti collaboratori scolastici pronti a pulire a fondo, tra un candidato e l'altro, ogni millimetro di spazio, il mouse, le maniglie, le sedie. Ma come faremo quando avremo mille studenti tutti insieme? Come farli stare in spazi angusti, che già erano insufficienti in epoca pre-covid? Abbiamo questioni complesse da gestire in vista della riapertura come trasporti, orari scolastici, spazi non a prova di distanziamento, collaboratori scolastici in numero insufficiente. Il tempo corre veloce e ancora non giunge alcuna indicazione». E dal suo profilo social, condivisa da moltissimi colleghi, la Sebastiani chiosa: «Non spegnete i riflettori, please»
Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Giugno 2020, 08:05
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