WhatsApp, dopo l'acquisto da parte di
Facebook arrivano le chiamate vocali

WhatsApp, dopo l'acquisto da parte di ​Facebook arrivano le chiamate vocali

di Alessio Caprodossi
ROMA - Il tempo denaro e Mark Zuckerberg non ama perdersi in chiacchiere. A meno di una settimana dall'acquisto di WhatsApp, pagata 19 miliardi di dollari (4 cash, gli altri 15 in azioni), l'under 30 pi celebre del globo piazza il primo colpo con l'arrivo dei servizi vocali che consentiranno di effettuare chiamate direttamente con l'applicazione.



Da tempo in rampa di lancio, la novità sarà attiva entro maggio ed è stata annunciata ieri da Jan Koum, cofondatore di WhatsApp insieme a Brian Acton, dal palco del Mobile World Congress di Barcellona, sede della fiera elettronica più importante di Europa.



Ghiotta occasione per sancire la seconda vita di WhatsApp che lancia la sfida a Skype e Viber, i più popolari servizi per chiamate gratuite online che ora dovranno guardarsi le spalle per evitare la parabola discendente toccata agli sms, ammesso che l'app di messaggistica offrirà telefonate gratuite.



Nel frattempo WhatsApp continua a crescere senza soste - l'acquisizione di Facebook è valso l'incremento degli iscritti da 450 a 465 milioni in soli sei giorni - e il futuro sembra più roseo che mai poiché l'app resterà semplice, immediata e priva di pubblicità. La conferma arriva proprio da Mark Zuckerberg, attrazione numero uno della rassegna catalana: «WhatsApp resterà la stessa, non ci saranno cambiamenti perché la gente è contenta del servizio e sarebbe stupido modificarlo».



Stuzzicato sul prezzo dell'operazione, ritenuto da molti esagerato, mister Facebook ha respinto le accuse spiegando che l'acquisto consentirà di connettere il miliardo di utenti attivi sul social network, un'opportunità che «vale molto di più di 19 miliardi di dollari». Sollecitato sulla questione privacy, Zuckerberg ha ribadito che tutti i contenuti testuali e fotografici condivisi su WhatsApp non sono archiviati nei server della compagnia, mentre sullo scandalo Datagate non ha risparmiato una frecciata alla Nsa, colpevole di "poca trasparenza" con un'operazione «evitabile» che ha generato ripercussioni e sospetti per tutti i colossi del web.



La posizione di Facebook sul tema è chiara e mira a infondere fiducia negli utenti, anche se dall'altro lato non può sottrarsi al dovere di «continuare a rendere noti i dati sugli accessi». A proposito di privacy e grandi attese, a Barcellona c'è stato il tutto esaurito per il Blackphone (prezzo 629 dollari, pari a 460 euro circa), lo smartphone ideato per difendersi dallo spionaggio digitale. «È l'unico telefono al sicuro da attacchi esterni e con servizi certificati che garantiscano il rispetto della privacy», le parole di Phil Zimmermann, guru di sistemi criptati e capo di Silent Circle, società che insieme alla spagnola Geeksphone ha sviluppato il sistema operativo PrivatOS, una rivisitazione ad hoc di Android, e applicazioni come Silent Taxi e Silent Phone che permetteranno di parlare e condividere informazioni lontano da occhi e orecchie indiscrete.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Febbraio 2014, 09:26
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