Cresce in Italia l'internet delle cose:
oggi vale 1,55 miliardi di euro

Cresce in Italia l'internet delle cose: oggi vale 1,55 miliardi di euro
Lavatrici, termosifoni elettrodomestici tutti rigorosamente smart. Questo è l'internet delle cose che secondo gli ultimi dati sarebbe cresciuto in Italia fino ad arrivare al valore di 1,55 miliardi di euro. Nel 2014 si contavano 8 milioni di oggetti connessi tramite Sim cellulare (+33% sul 2013) per un valore di 1,15 miliardi, cui si aggiunge il mercato delle app che usano tecnologie di comunicazione diverse, come Wireless, WiFi e Bluetooth, pari a 400 milioni. Sono i dati dell'Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.



Gli ambiti per cui si attende la maggiore crescita nel 2015 sono Smart City, Smart Home e Smart Car. Sul primo versante, quasi metà dei comuni italiani con oltre 40mila abitanti ha avviato negli ultimi 3 anni almeno un progetto basato su tecnologie Internet of Things. I benefici potenziali, si legge nello studio, sono notevoli: un'adozione pervasiva di soluzioni per l'illuminazione intelligente, per la gestione della mobilità e per la raccolta rifiuti potrebbe far risparmiare ogni anno in Italia 4,2 miliardi di euro e migliorare la vivibilità delle città, tagliando l'emissione di 7,2 milioni di tonnellate di CO2 ed evitando l'equivalente di quasi 5 giorni l'anno per ogni utente della città in coda nel traffico sulla propria auto o alla ricerca di un parcheggio libero.



Sul fronte delle Smart Home, il 46% dei proprietari di casa si dice intenzionato ad acquistare prodotti, soprattutto per la sicurezza e il risparmio energetico, mentre per le auto intelligenti sembrano destinati ad aumentare ulteriormente i 4,5 milioni di veicoli connessi in Italia grazie a box Gps/Gprs per la localizzazione del veicolo e la registrazione dei parametri di guida a scopo assicurativo.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Aprile 2015, 15:21
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