Violenza stadi, Lotito: «Le celle negli stadi è mia proposta. Gli adesivi di Anna Frank? Creato mostro che non esisteva»

Violenza stadi, Lotito: «Le celle negli stadi è mia proposta. Gli adesivi di Anna Frank? Creato mostro che non esisteva»
«Quella delle camere di sicurezza negli stadi è una mia proposta di qualche anno fa, penso sia una cosa giusta». Così il presidente della Lazio, Claudio Lotito, commenta le parole del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che ha auspicato una nuova legge per consentire alle società di fare stadi di proprietà dotate di camere di sicurezza per i violenti. «Se i tifosi tedeschi o quelli polacchi vengono in Italia a sfogare la loro rabbia è perché noi glielo consentiamo. Questo è un tipo di comportamento che nuoce alla credibilità del sistema, sono persone che vanno eliminate dal circuito. Cominciamo a mettere le celle negli stadi e a fare processi per direttissima a chi viene colto in flagrante, togliendo anche i diritti civili», aggiunge Lotito a margine dell'incontro con i rappresentanti del governo sulla violenza e il razzismo nel calcio. Secondo il patron biancoceleste «penso sia anche fondamentale rivisitare la responsabilità oggettiva sulla base di alcuni comportamenti. Uno come me che deve fare più di quello che fa? Non possiamo mettere a presidiare un poliziotto per ogni spettatore. Bisogna fare dei protocolli per obbligare le società a certi comportamenti e poi sulla base di questi e c'è il singolo che disattende al rispetto della norma va colpito in modo certo e severo, così diventa da esempio».

«Gli adesivi di Anna Frank un fatto incontestabile? I fatti hanno dimostrato tutto l'opposto.
Penso sia più importante valutare chi uccide con la scusa dello sport piuttosto di chi espone cinque figurine, peraltro rinvenute non durante la partita ma tre giorni dopo all'interno dello stadio. Peraltro si trattava di 13 persone di cui 5 minorenni, abbiamo creato un mostro su una cosa che non esisteva e poi nascondiamo cose ben più gravi». Così il presidente della Lazio, Claudio Lotito, tornando a margine dell'incontro con il ministero dell'Interno sugli adesivi di Anna Frank con la maglia della Roma rinvenuti il giorno dopo Lazio-Cagliari del 22 ottobre 2017. Sempre secondo Lotito «a volte facciamo una battaglia su un 'buU' razzista, ma se viene detto per razzismo ha un significato mentre tante volte viene fatto come forma di contestazione».

 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Gennaio 2019, 21:08

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