Roma, Garcia mai così in discussione:
per la panchina idee Ancelotti e Lippi

Roma, Garcia mai così in discussione: ​per la panchina idee Ancelotti e Lippi

di Francesco Balzani
ROMA - Garcia resta, con poca convinzione. Della società, della squadra e soprattutto di una piazza che lo ha messo definitivamente alla berlina dopo la figuraccia di Borisov. Un disastro che conferma le enormi difficoltà del tecnico in campo europeo (3 vittorie in 20 gare di Champions) e attesta il peggior inizio di stagione del francese.





Per la prima volta la parola “esonero” non è tabù nonostante le smentite della società e le difesa d'ufficio di Florenzi: «È qui da tre anni e gode della nostra piena fiducia». L'apice è arrivato con la sconfitta di Borisov. Palermo potrebbe chiudere il cerchio. Proprio alla vigilia contro i rosanero del 31 maggio scorso, infatti, Garcia aprì la prima, grande crepa. «La Juve è irraggiungibile. Qui prima si vende e poi si compra», erano state le due frasi più forti. Dopo 4 mesi la Juve è nella zona bassa della classifica e sopra la Roma ci sono squadre tutt'altro che irraggiungibili.



Lo scudetto è un obiettivo fattibile, lo dicono pure i bookies che mettono i giallorossi in pole. Per questo non va perso tempo: credere ancora in Garcia o cercare altro? Pallotta è indeciso e si fida ancora delle opinioni di Sabatini e Baldissoni che ieri si sono visti per parlare della questione. «Garcia non è in bilico», il responso. Nel frattempo però telefonate a Ancelotti e Lippi sono arrivate. Il primo ha risposto di avere ancora piccoli problemi di salute dopo l'operazione alla tiroide, il secondo è disponibile. De Rossi, infine, è stato deferito per «offese plateali verso i tifosi avversari» nel derby del 25 maggio scorso.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Ottobre 2015, 15:55

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