Paredes, la nota lieta della Juve nella serata amara di Parigi

Paredes, la nota lieta della Juve nella serata amara di Parigi

di Timothy Ormezzano

La Juventus è tornata da Parigi mostrando il bicchiere mezzo pieno della reazione e del pareggio sfiorato contro il Psg. Il rischio, di questo passo, è di arrivare a gioire per una mancata scoppola o una sconfitta onorevole, dopo che Allegri si era detto contento del pareggio in casa della Fiorentina: un cambio di mentalità pericoloso del club per cui “vincere è l’unica cosa che conta”. Ad ogni modo, a proposito di salvare il salvabile, la Juve si gode la personalità, la qualità e le geometrie di Paredes. Se a Firenze dopo un buon inizio l’argentino era calato nella ripresa, a Parigi contro la squadra del suo recentissimo passato è successo l’esatto contrario. Paredes ha giocato con grande autorevolezza, spesso in verticale, avviando anche l’azione del 2-1. I numeri dicono che negli ultimi venti anni nessun bianconero esordiente in Champions ha mai toccato 102 palloni come lui, che martedì è stato il migliore juventino per efficacia dei passaggi (95%) e per passaggi completati (82, con appena 4 errori).
«Paredes? I giocatori di un certo livello si vedono subito da come stoppano la palla e pensano la giocata», l’endorsement di Allegri. L’ultimo arrivato, sul gong del mercato, è già al timone. Poco ma sicuro, l’ex Psg può fare sicuramente di più, ma intanto è già l’esatto profilo che serviva alla Juve, priva di un playmaker del genere dai tempi di Pirlo. Ecco il geometra chiamato a dettare ritmi e spazi della manovra. «Peccato per il risultato, ora testa al campionato», il telegramma di Leandro, già sintonizzato su Juve-Salernitana di domenica sera. Il suo amico Di Maria sarà di nuovo fuori uso: punta a recuperare per la fondamentale sfida di Champions di mercoledì allo Stadium contro il Benfica. Ancora da valutare Szczesny, ma è probabile che domenica la porta sia di nuovo di Perin che a Parigi si è confermato affidabile.
C’è poi chi al Parco dei Principi ha dato il peggio.

Quattro ultrà juventini sono stati fermati dalla polizia francese per «pubblica provocazione a sfondo razziale». Prima si sono esibiti in un saluto fascista, poi hanno fatto il verso della scimmia ai tifosi parigini. Un altro episodio da censurare, dopo i cori antisemiti intonati da una parte del settore ospiti juventino sabato scorso al Franchi di Firenze.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Settembre 2022, 06:05

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