Paolo Rossi, l'addio social: da Vasco a Juve e Milan. Trapattoni: «I giocatori non dovrebbero andarsene prima degli allenatori»

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L’improvvisa scomparsa di Paolo Rossi ha sconvolto il mondo del calcio italiano e non solo: aggravatosi nel giro di pochi mesi, Pablito aveva solo 64 anni. Sui social in tanti, non solo tra gli ex compagni, hanno lasciato il loro ricordo per il bomber della Nazionale che in quella estate in Spagna fece sognare un’intera nazione: primo su tutti proprio un ex commissario tecnico azzurro, Giovanni Trapattoni«I giocatori non dovrebbero andarsene prima degli allenatori», le sue tristi parole.

IL PREMIER «Nell'estate del 1982 con i suoi gol ha regalato un sogno a intere generazioni. È stato il simbolo di una Nazionale e di un'Italia, unita e tenace, capace di battere avversari di enorme caratura. Addio a Paolo Rossi, indimenticabile campione. L'Italia ti ricorderà con affetto», le parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

BERLUSCONI E GALLIANI Il Monza «si unisce al dolore della famiglia per la morte di Paolo Rossi, degno avversario dei biancorossi quando vestiva la maglia del Lanerossi Vicenza, e grande attaccante, eroe del Mondiale vinto nel 1982 con l'Italia di Bearzot». È il messaggio di cordoglio del club brianzolo per la leggenda del calcio italiano, in cui si ricorda che «la sua unica stagione al Milan, 1985-86, coincise con l'arrivo di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani», oggi proprietario e ad del Monza, «che lo ricordano commossi».

GIORNALISTI, CALCIATORI, CANTANTI «Ciao Paolo. Eri ironico, disponibile, sempre allegro e pronto alla battuta. Mai un cenno di nervosismo, di insofferenza. Ti mando l’abbraccio più grande che posso», scrive Marco Lollobrigida, giornalista di RaiSport, con cui Rossi collaborava da qualche tempo per La Domenica Sportiva. «Io me lo ricordo quel giugno del 1978, in caserma a Taranto a fare il primo mese di naja, e si passava la giornata in attesa della notte, quando avevamo il permesso di riunirci in 500 in un camerone per vedere Paolo Rossi fare gol a tutti. Che tristezza», le parole del giornalista Paolo Condò.

«Per chi come me voleva fare il centravanti sei stato fonte d'ispirazione. Era il mio idolo da bambino», lo ricorda Pippo Inzaghi. «Ciao Paolo, rimarrai sempre nei nostri cuori». «Riposa in pace grande campione e sopratutto amico .

Ciao Pablito», scrive l'ex calciatore azzurro Alino Diamanti. «La crudeltà di quest'anno ci morde il ricordo più emozionante. Pablito. I nostri vent'anni, l'incantesimo di quei suoi goal a raffica, le nostre prime notti magiche e i clacson nella e il mondo, sfavillante, da prendere in mano. Grazie Pablito. Mi inchino e ti piango», twitta Andrea Vianello, direttore di RaiNews. «In Brasile quando dici che sei italiano ti rispondono così: "Paolo Rossi... E ti guardano con ammirazione e tristezza», scrive l'ex radiocronista Rai Riccardo Cucchi.

 

E ancora: «Ciao Pablito, eroe gentile dell'Italia», lo ricorda Vasco Rossipubblicando anche una foto del calciatore in maglia azzurra. «Rossi...era un ragazzo come noi...», scrive sul suo profilo instagram Antonello Venditti citando una frase della sua canzone 'Giulio Cesare'. E posta sul social un video di un suo concerto in cui Paolo Rossi sale sul palco e rivolto a Venditti dice: «Questo ragazzo del quale seguo le canzoni da quando avevo 15 anni, ci ha portato anche fortuna: durante i mondiali dell'82 ero in camera insieme a Cabrini, avevamo solo una cassetta, di Antonello Venditti, ed era 'Sotto la pioggia', che parlava tra l'altro del presidente Pertini che tanto ci ha portato fortuna. Ecco, per 40 giorni abbiamo ascoltato Antonello....».

LE SUE EX SQUADRE «Ti abbiamo ammirato in maglia azzurra, ti abbiamo abbracciato in maglia rossonera, il nostro ricordo per sempre al fianco del tuo dolce sorriso, ciao Pablito», twitta il Milan ricordandolo con una foto mentre vestiva la maglia rossonera esultando per un gol. Ne fece solo due in maglia rossonera, ma non banali: li mise a segno in un derby contro l'Inter. «A volte semplicemente non esistono parole per esprimere il dolore che tutti noi stiamo provando», scrive il profilo Twitter ufficiale del Vicenza.

«Che brutta notizia, questa mattina»,  il lungo messaggio della Juventus per ricordare Rossi, in bianconero nelle giovanili, tra il 1973 e il 1975 e, soprattutto, dal 1981 al 1985. «Paolo è un'intera generazione di juventini che ha esultato con lui, davanti a televisori che, mese dopo mese, diventavano a colori. Ma le nostre gioie continuavano a essere, meravigliosamente, in bianconero - il ricordo del club - e se cercate nelle vostre camere, o nelle vostre soffitte, probabilmente lo trovate, un poster di quella Juve incredibile». E ancora: «Se avete trovato quel poster di quella Juve magnifica, apritelo, e salutate in modo speciale quel ragazzo con il nove sulle spalle. Perché come lui ne nascono pochi. Ciao, Pablito».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Dicembre 2020, 11:27

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