Basta con le diffamazioni nei confronti degli azzurri sul tema del razzismo e dell'inginocchiamento a Euro 2020. Questa è la dura presa di posizione dell'Assocalciatori, che «stigmatizza senza alcuna riserva la campagna diffamatoria e strumentale svolta nei confronti dei giocatori della nazionale italiana» per quanto riguarda il tema del razzismo. «Tutti gli azzurri sono nostri iscritti - prosegue l'Aic alla vigilia di Belgio-Italia, partita nella quale presumibilmente gli uomini di Roberto Mancini si inginocchieranno, in segno di solidarietà nei confronti dei Diavoli Rossi -, tutti hanno prestato volto e immagine rendendosi diretti protagonisti nelle numerose iniziative contro ogni forma di razzismo e discriminazione che da anni portiamo avanti insieme a decine di organizzazioni e associazioni impegnate sul tema».
Aic: «Gli azzurri non sono razzisti»
«La nostra associazione e gli associati sono da sempre attenti al tema della discriminazione tanto che, solamente tre mesi fa, è stato modificato il nostro statuto che ora recita testualmente, all'articolo 3, 'L'AIC è un'associazione di diritto privato, apolitica e apartitica che si ispira ai principi dell'art. 3 della Costituzione Italiana contro ogni forma di discriminazione'», dicono ancora dall'associazione dei calciatori.
«L'Assocalciatori - prosegue il sindacato calciatori - ha aderito all'Osservatorio contro il razzismo nello Sport di Unar per rendere ancora più forte l'azione tesa al raggiungimento dei propri principi statutari.
«La nazionale italiana deve unire e non dividere - dichiara Umberto Calcagno, presidente Aic -. Ora gli azzurri devono poter preparare in tranquillità la difficile sfida che ci attende domani, lontani da polemiche e da assurde accuse. Quando si tratterà di lottare contro ogni forma di razzismo e discriminazione, come sempre noi ci saremo, perché si possono fare molti gesti, non solo uno, per testimoniare questo impegno», conclude.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Luglio 2021, 10:19
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