Morte di Gazzoni Frascara, Ulivieri: «Mi disse: le ho preso Baggio. E io: così si retrocede»
«Perdo un amico, una parte di me. Provo un dolore grande, acuito dal momento che mi proibisce di esserci per salutarlo. Ero stato a trovarlo alcuni mesi fa«, racconta Ulivieri con commozione. Il loro era un rapporto fortissimo, «fatto anche di ironia». Alcune battute sono passate alla storia. «Io Gazzoni non lo voterei mai», disse nel '95 l'allenatore, di estrazione politica di sinistra, relativamente al proprio presidente, che si era candidato sindaco di Bologna con una lista civica di centrodestra.
La politica li fece ritrovare qualche anno fa: «Venni a Bologna - continua Ulivieri - in un circolo per un dibattito a
sostegno di Amelia Frascaroli (all'epoca candidata alle primarie del centrosinistra, ndr). E fuori, nel buio, trovai ad attendermi Gazzoni. Gli chiesi se fosse diventato dei nostri e mi rispose che poteva essere lì solo per me, per salutarmi. Ci abbracciammo calorosamente. Recentemente avevamo cominciato anche a darci del tu».
E storia fu pure lo scambio dopo il più grande colpo di mercato della storia recente del Bologna. «Ulivieri, le ho preso Baggio». Risposta: «Presidente, così si retrocede». Il Bologna andò in Intertoto, il rapporto tra Gazzoni e Ulivieri è andato molto oltre: «Una grande amicizia. Sono stati anni belli, quelli con il presidente, perdo un grande amico», dice il tecnico toscano.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Aprile 2020, 12:53
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