Milan-Verona, Daniel Maldini esordisce in Serie A: è la terza generazione. «Un sogno»

Milan-Verona, Daniel Maldini all'esordio in Serie A: è la terza generazione. «Un sogno»
Il nonno, il padre e ora il nipote: voilà, ecco servita la terza generazione dei Maldini al Milan. Daniel, classe 2001 e un ruolo d'attacco che attorno al focolare di casa nessuno ha mai ricoperto, colleziona il suo primo gettone contro il Verona, 35 anni dopo papà Paolo (a Udine nel 1985) e 66 dopo nonno Cesare (contro la «sua» Triestina nel 1954) a distanza da 3899 giorni dall'addio al calcio dell'attuale direttore tecnico rossonero. Una dinastia da 7 Champions League, primo e ultimo capitano italiano ad alzare quella mitica coppa al cielo, da Wembley 1963 ad Atene 2007.
 
 

Una famiglia da record, senza eguali nel mondo: 994 presenze in Serie A solo nel Milan a cui si aggiunge quella di Daniel, 1354 complessive nei club e 140 in Nazionale. «Il mio esordio è un sogno - le sue prime parole da professionista -, peccato solo per il risultato perché potevamo vincere. Ho provato un'emozione davvero forte ma mio padre mi tranquillizza sempre».

E gli ricorda sempre l'importanza dell'umiltà e del mantenere i piedi per terra. Dalla tribuna, dove Paolo si siede assieme agli Stati Maggiori rossoneri, si nota uno sguardo orgoglioso, un fremito lungo un sospiro e poi gli ultimi due minuti da vivere nella doppia funzione di papà e dirigente. Non un prova memorabile per Daniel, complice il poco tempo a disposizione, ma una giornata indimenticabile: un solo pallone toccato tramutata in una spizzata piuttosto imprecisa di testa. Pioli prima di buttarlo nell'arena, alla ricerca di un gol da tre punti, lo aveva catechizzato con una carezza sulla spalla, chiedendogli di giocare sulla destra al posto di Castillejo, di muoversi verso l'interno del campo e di farsi trovare pronto qualora fosse capitata la palla giusta: «Ma non sono stato un buon veggente. Il ragazzo però ha qualità, il talento non basta ma lui si allena seriamente».

L'esordio in A, primo millennial della storia a vestire la maglia del Milan, è solo la realizzazione del primo obiettivo di una lunga serie: la promozione dalla Primavera 2 - il Milan è capolista con 12 punti di vantaggio, anche grazie ai 6 gol del figlio d'arte - è il prossimo ma la massima ambizione resta «la Nazionale maggiore», come aveva ammesso con ambizione lo scorso marzo, poche ore prima del suo debutto in Azzurro con l'Under 18.
In futuro avrà poi da sciogliere un dubbio non da poco: potrà decidere se raccogliere lo storico 3 dal padre, ritirato ma utilizzabile dai suoi figli. Il primogenito Christian si è fermato nella Primavera prima di iniziare a girovagare tra le serie inferiori, ora la scelta tocca a Daniel. «Sarebbe bellissimo - il pensiero di Paolo Maldini, rivelato nel corso degli anni - vedere quel numero sulle loro spalle ma non deve essere un'ulteriore pressione per loro, visto che comunque ne avranno parecchie se andranno avanti in questo sport». Tempo al tempo ma un Maldini che corre a San Siro può solo evocare dolci pensieri.

Ultimo aggiornamento: Domenica 2 Febbraio 2020, 20:52

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