Inzaghi, ora è tempo di ripagare la fiducia.
E Berlusconi assicura: "Non vendo il Milan"

Inzaghi, ora è tempo di ripagare la fiducia. E Berlusconi assicura: "Non vendo il Milan"

di Luca Uccello
MILANO - E' il momento di guardarsi negli occhi. Dopo le parole, le smentite e una prima telefonata il venerdì di Silvio Berlusconi a Milanello sarà diverso dagli altri. Domani il patron parlerà ancora alla squadra, prenderà qualcuno da parte, sicuramente Pippo Inzaghi che deve dimostrare di meritare ancora la fiducia del presidente.



Inzaghi non si sente abbandonato da Casa Milan. Adriano Galliani non lo ha mai lasciato. Ha seguito da vicino la situazione fin da lunedì e lo farà fino a sabato, Roma compresa. Una sorta di tutor. Ma Berlusconi stanco (lo pensano in tanti), preoccupato anche per il bilancio. Qualcuno ha ipotizzato una vicina cessione del pacchetto di maggioranza del club ma «nonostante le numerose smentite il presidente Silvio Berlusconi ribadisce, ancora una volta, che si tratta di ipotesi prive di fondamento». Parole diffuse ieri in mattinata che tranquillizano i tifosi rossoneri, non parte della famiglia che non vorrebbe più occuparsi del passivo che anche quest'anno dovrebbe aggirarsi attorno ai 60-70 milioni di euro.



Intanto Niang ieri è stato ceduto in prestito fino a giugno al Genoa e Mexes alla vigilia della trasferta contro la Lazio ammette: «Il 2015 è iniziato malissimo. Dopo le buone prestazioni con Roma e Real abbiamo un po' mollato».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Gennaio 2015, 10:51

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