Juve-Dybala, rinnovo fino al 2022: guadagnerà come Higuain
di Timothy Ormezzano
La parabola bianconera della Joya ricorda quella di Pogba, anche se l'argentino non sta progettando alcuna fuga all'estero, con buona pace del Barcellona: «Sono molto contento e fiero di essere alla Juve. Vi ho fatto aspettare un po', ma il rinnovo arriva al momento giusto». Già, tra la sua doppietta all'andata dei quarti contro il Barcellona e la trasferta di domani a Pescara, anticamera del ritorno al Camp Nou blaugrana. Due viaggi per provare a rimpinguare il suo bottino stagionale in trasferta, fermo ai due centri segnati più di sei mesi fa alle friabili difese di Dinamo Zagabria ed Empoli. La sfida in Catalogna titilla anche Higuain, fermo pure lui ad appena due centri ma nelle ben 23 partite a eliminazione diretta giocate in Champions: un dato non all'altezza del Pipita.
PD21, sigla destinata a diventare un brand, non si sente arrivato dopo 82 presenze e 39 reti in bianconero (oltre a 16 assist, 178 dribbling e 137 occasioni da gol). Anzi, sa bene di dover «dimostrare ancora tanto». Profilo basso, ambizioni altissime: «Voglio aiutare la Juve ad alzare dei trofei».
Il primo posto nel ranking stagionale Uefa, che vede i bianconeri in fuga da Atletico e Real, non basta certo ad Allegri, che ricorda ai suoi di «non aver vinto ancora niente». Domani all'Adriatico l'ex centrocampista del Pescara disegnerà una Juve-2, per dare tregua a qualche titolarissimo. Scalpitano i vari Barzagli, Rugani, Lichtsteiner, Asamoah e Marchisio. Pochi cambi invece in attacco, dove potrebbe essere confermata la coppia in HD, ma con Lemina e Sturaro al posto di Cuadrado e Mandzukic.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Aprile 2017, 09:36
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